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Presidio alle opere

http://www.cinquantennale12.org/dobelli/soprav.html

Si tratta del sito del 12° corso dell'Accademia di Modena anno '55 o giu di lì ...

Ho linkato questo per l'attinenza con i ns. interessi, ma tutti i contributi/ricordi sono da leggere anche perchè la maggior parte si riferisce alle truppe alpine.

Buona lettura
"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"

(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
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axtolf
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Consiglio di leggere tutti i racconti del personaggio in questione. Ho riso parecchio non solo per le vicende ma anche per il modo in cui sono raccontate...
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axtolf ha scritto:Consiglio di leggere tutti i racconti del personaggio in questione. Ho riso parecchio non solo per le vicende ma anche per il modo in cui sono raccontate...
... un altro pezzetto tratto da una serie di ricordi del Gen. Primicerj sempre nel medesimo sito:

>>>
VAL PIà™ UN ALPINO ALL'INFERMERIA
OVVERO
LO SPIRITO DI CORPO

Spirito di Corpo: strana denominazione con definizioni non sempre comprensibili riportate nelle varie "librette".
Bristot porta la sua mula lungo un sentiero che sembra aver dimenticato il concetto di curva, dritto filato su per un bosco fino a perdersi fra i baranci sotto le crode. E poi... poi Bristot lo conosce bene, perché è la seconda volta che oggi lo percorre per far arrivare il rancio al plotone che bivacca sulla forcella e sa che bisogna attraversare una specie di cengia, comoda per lui, ma non per la Gigia, can de l'os'cje, alla quale dovrà  togliere di nuovo i "laterali" e caricarseli sulle spalle.
Ogni passo un respiro, ogni respiro... un moccolo, a volte vero, altre volte annacquato, come quelli che tollera anche il Cappellano oltre i duemila...
Bristot è stanco e non sa quando potrà  arrivare lassù. Ma proprio là  doveva cacciarsi il plotone? Si siede, cerca di asciugare il sudore, ma si accorge che non gli basterebbero tutti i fazzoletti segnati sulla "scheda corredo".
Un sospiro, con tutti gli annessi e connessi e poi via fino al limite del bosco. Un'altra sosta... voci che si avvicinano... sta scendendo verso di lui una squadra dei cosiddetti Raggruppamenti di frontiera.

Bristot stacca il cappello appeso al carico centrale, se lo caccia in testa, riprende a camminare, incrocia il piccolo reparto...
Gli urla: "Buffaaa!" e sparisce dietro un albero per sedersi nuovamente e togliersi quel cappello che lo fa tanto sudare.
Ma episodi simili non verranno mai descritti nelle "librette"...
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della serie di quando gli ALPINI erano ALPINI!
saluti
Andrea
chi osa s'infrange

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