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Equipaggiamenti storici (e forse non)

Ricordo di aver visto durante un'escursione in zona Tolmezzo (1982) in distanza dei reparti di Alpini, alcuni di loro avevano dei mezzi che sembravano motociclette ma al posto della ruota posteriore avevano dei cingoli, chi era con me ha detto che erano degli alpenscooter.
Pare, da quanto ho trovato, non fossero un unico tipo. Qualcuno conosce le loro caratteristiche tecniche? Sono stati dismessi o ce ne sono ancora, magari in riserva?

Un'altra curiosità, che mi ha anche un po' fatto inalberare (come quando mi trovo gente convinta che gli americani abbiano piazzato mine atomiche nell'Isontino) riguarda i lanciafiamme: qui mi ero inalberato perchè durante la pandemia qualche c**l*one aveva auspicato l'uso di quest'arma per le strade*, ma quali reparti ne sono ancora dotati? Dove li usano (p.es. la Francia li ha ritirati nel 2002) di solito sono affidati ai genieri. E quali sarebbero le regole per impiegarli? A discrezione dei singoli reparti oppure occorono ordini superiori?

*Il presidente della Campania li aveva nominati per iperbole, ma qualche disgraziato, pare di un partito oggi al governo, lo aveva fatto seriamente.
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

Rispondo relativamente al lanciafiamme per quel che so e ricordo.
Dopo i modelli bellici 35, 40 e 41, nel dopoguerra il nostro esercito adottò il modello 55 e il T-148, quest'ultimo dovrebbe essere ancora in servizio.
Quando ho fatto il servizio militare, nel 1981/82, nel mio battaglione, custoditi nell'armeria della CCS c'erano 6 lanciafiamme spalleggiabili. Ricordo che ne abbiamo portato uno per l'addestramento in bianco per il combattimento nei centri abitati, quindi con istruzione teorica sull'impiego, so che nel reparto alcuni ufficiali e sottufficiali avevano l'idoneità all'impiego dell'arma, noi militari di leva non lo abbiamo mai usato. Penso che l'eventuale formazione e impiego di una squadra di flammieri sarebbe dipesa dal comando del gruppo tattico o di battaglione, a seconda delle esigenze. L'arma era impiegabile nei centri abitati e contro bunker e postazioni difensive, la gittata utile poteva essere di una trentina di metri, comunque recentemente dovrebbero esserci miscele e combustibili più sicuri e che consentono gittata maggiori.
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

Periodicamente si torna sempre a parlare di mine nucleari e lanciafiamme, è un trend che dura praticamente da quando è nato questo forum :D

Per i lanciafiamme ho visto su un manuale sulla gestione del parco armi, artiglierie, NBC ecc, che sono ancora menzionati i T-148 con relative istruzioni per lo stoccaggio. Il manuale aveva 10 anni circa.
Quindi esserci ci sono, quante scorte e personale addestrato all'uso ci sia poi, questo è altro discorso. Onestamente non ho mai conosciuto nessuno che me ne ha parlato "seriamente" nè qualcuno che fosse abilitato all'uso. Ricordo una vecchia discussione per cui si era detto che nei reparti alpini il 4° li avesse in armeria, ma erano come sempre chiacchiere da bar. Non vedo molto bene il connubio paracadutisti-lanciafiamme, nè il connubio forze speciali-lanciafiamme, ma tutto può essere.

Sulla stessa pubblicazione c'erano altri materiali che sono stati spesso oggetto di discussione in passato, per ragioni molto differenti. Ad esempio il SIDAM, di cui recentemente mi stavo chiedendo la fine (forse sono ancora sotto quella tettoia dove erano stati fotografati molti anni fa), il folgore e le LF57 (meno misteriose ovviamente in quanto in armeria spesso si trovavano).
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Alberto Marchesi
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

Ciao, ragazzi. Qualche dato sull' Alpenscooter:
Veicolo da collegamento e ricognizione con ruota posteriore sostituita da un carrello cingolato in gomma
Poteva montare anteriormente un pattino da neve o una ruota a seconda dell'uso su neve o prato
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

Spunto interessante quello riguardo la pistola mitragliatrice LF-57 , mi ha incuriosito non avendone mai sentito parlare e quindi ho fatto qualche approfondimento .

RARA PISTOLA MITRAGLIATRICE ITALIANA FRANCHI LF-57
IN DOTAZIONE ALLE TRUPPE SPECIALI NEGLI ANNI ´70.
FAMOSO PER L´USO DA PARTE DEI MERCENARI IN AFRICA

http://www.80g.it/il-san-luigi-della-franchi/

https://www.all4shooters.com/it/galleri ... nchi-lf57/
Allegati
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

la p.m. Franchi l'avavamo in dotazione al c.do b. alp. Tridentina per l'ufficiale di servizio al comando. Tutti i partecipanti a tale servizio facevano regolarmento i tiri con detta arma
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

riguardo alla Franchi ricordo una foto (che purtroppo non ho salvato) con due ufficiali , uno del San Marco con una Beretta M12 e l'altro alpino con LF57 in Bosnia o Kosovo
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

Alberto Marchesi ha scritto: mer ott 18, 2023 9:08 am Ciao, ragazzi. Qualche dato sull' Alpenscooter:
Veicolo da collegamento e ricognizione con ruota posteriore sostituita da un carrello cingolato in gomma
Poteva montare anteriormente un pattino da neve o una ruota a seconda dell'uso su neve o prato
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Vel. max 28 km/h
Quindi quelli che avevamo visto allora erano nuovi: forse li stavano provando? Dal rapporto cilindrata/potenza erano monocilindrici?
Era tarda estate, davanti avevano la ruota.
Sono ancora in dotazione? Dopo di allora non li ho mai più visti, a parte una volta in fotografia (che pare sia stata ripresa fra il 1985 e il 1990).

Il militare nella foto cosa sta usando? Un calcolatore balistico? Un cifratore in fonia? Avevo visto diversi apparecchi che somigliano a quello.
axtolf ha scritto: mer ott 18, 2023 8:43 am Periodicamente si torna sempre a parlare di mine nucleari e lanciafiamme, è un trend che dura praticamente da quando è nato questo forum :D
E non sai quanti, spesso in malafede, dicono che sul Carso Triestino :o oltre che in zona Gorizia le mine nucleari c'erano, intendedo che fossero state collocate: un consigliere dei Verdi (mi pare si chiamasse Viviàn) aveva detto senza mezzi termini che "sul Carso ci sono le mine atomiche" e lo diceva nel 1998! Quello l'ho sempre relegato nella categoria "bugiardi" (nel 1998 si votava per la Regione).
Al caso ne scriverò più avanti, ma avevo raccolto una storia più moderata su uno strano tipo di interruzione/sbarramento o chissà che altro collocato sul Carso Triestino, circa delle mine al napalm, anche queste ovviamente mai collocate.
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

mine al napalm? questa mi giunge nuova mi sa tanto di bufala (:-x)
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

cavalli ha scritto: mine al napalm? questa mi giunge nuova mi sa tanto di bufala (:-x)
Anche per come l'ho sentita fa un po' sorridere: un tizio, verso il 1978, va a fare motocross (allora si poteva) sul carso e vede come dei tombini, collegati fra loro da una condotta, che sembrano in corso di installazione. Nessuno in vista. Torna la settimana dopo e dice che per poco dei militari non gli sparavano addosso. Con circospezione torna dopo un mese e mezzo e non si vede nulla, solo che la terra sarebbe stata smossa e ricompattata, dei tombini (ntauralmente!) nessuna traccia. Cosa "potevano essere" quei tombini è venuta fuori molto dopo, circa verso il 1995. Non è che era solo... una fognatura? Tombini, uniti da una condotta... :lol:

L'idea di suo di collocare trappole incendiarie non è tuttavia nè assurda e nemmeno originale: furono collocate dagli inglesi sulle coste della Manica in vista dell'invasione tedesca che poi non avvenne e pare anche dagli israeliani sui loro confini o parte di essi durante la perenne contesa coi vicini. Oltre a dissuadere il nemico, fiamme e fumo avrebbero nascosto i movimenti dei difensori.
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

senza ombra di dubbio era previsto la posa di campi minati e l'attivazione di ostruzioni già predisposte
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

Fino a che anno è stato in dotazione il fucile Garand?
Fra le tante "strane storie" si diceva che ai militari di leva venisse dato quello (quindi non un'arma automatica) e spesso, dove dovevano operare fuori dai poligoni... scarico! Eeeh? Una variante diceva che avevano solo un colpo nel caricatore. :?
Un ferroviere mi aveva raccontato di aver visto dei soldati con quello in spalla in una stazione durante l'emergenza dell'inverno 1990-91 (di che reparto fossero non sapeva, li ha visti dal treno di cui doveva dare il via libera, lui era capotreno, nè mi ha detto quale stazione fosse). Io non li ho mai visti e andavo da Trieste a Gorizia e VV ogni WE in quel periodo per ragioni sentimentali.
Anche per questo trovo un delirio di onnipotenza svolgere controlli di frontiera con soldati in assetto da guerra (e questi non credo abbiano i fucili scarichi) quando non avveniva nemmeno in piena guerra fredda!
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

Quella del fucile carico/scarico credo dipenda dal comandante della caserma, dal periodo, dalla località (cte presidio)... Io nel 71-72 son stato in 3 caserme. La prima si montava col garand con il caricatore inserito e l'arma era custodita in camerata. La seconda con il fal con il caricatore incelofanato e nastrato in tasca: penso sarebbe stato un bel problema caricare l'arma... La terza con il fal con caricatore inserito.
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

da noi (1977 a Mestre) di guardia in caserma col Garand e caricatore in tasca (con solo 6 colpi).
quando scortammo la bandiera del reggimento 2 caricatori pieni in tasca ed eravamo una dozzina
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Re: Equipaggiamenti storici (e forse non)

Come facevi ad avere il caricatore da 6 colpi per il Garand?
Quello che ricordo io ne aveva 8 e se lo inserivi uno andava direttamente in canna!
Per quello che riguarda il FAL a Merano 1969 , davano il caricatore sigillato, ma in ordine pubblico si introduceva il caricatore da 20 colpi , ma senza inserire il proiettile in canna. In caso di necessità si sarebbe dovuto armarlo. Il Garand era usato solo dai conducenti dai servizi, oltre che dalla guardia alla porta centrale (era più scenoso).

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