Nel proprio giardino lambito dal fiume Livenza, non lontano dal cuore di Sacile e nello stesso tempo vicino alla ferrovia, durante la Seconda guerra mondiale la famiglia Balliana aveva costruito un rifugio antiaereo. Il 5 novembre 1944 Sacile venne bombardata, un ordigno cadde proprio in questo giardino e fece 17 morti, di cui 12 bambini; di questi, cinque erano i figli di casa Balliana. La casa, distrutta dal bombardamento, è stata ricostruita all’inizio degli anni ’50. Nel giardino Luigi Balliana fece erigere un anfiteatro a gradoni con al centro una statua in ferro della Madonna, a perenne ricordo di questa tragedia e nello stesso tempo a monito per le generazioni future. Inoltre le donazioni di Luigi e Carmela Balliana consentirono l’ampliamento della sede della scuola media, divenuta insufficiente per i tempi nuovi, intitolata oggi a Mario e Pierantonio Balliana, e la fondazione di un asilo per l’infanzia.
Recupero rifugio antiaereo sotto piazza Manin.
Durante i lavori di pavimentazione di piazza Manin è stata rinvenuta una galleria antiaerea risalente alla seconda guerra mondiale; i cunicoli si sviluppano secondo un percorso a Z attraverso un largo corridoio in muratura voltata. Gli interventi di recupero consistono in un nuovo varco di accesso con scala che si apre sul piccolo vestibolo sottostante, la collocazione di lampade industriali alimentate a neon collocate negli angoli degli ambienti per scandire la sequenza dei cunicoli. Aria e luce vengono filtrati attraverso lunghi cilindri in acciaio zincato del diametro di 15cm calati all’interno degli sfiati esistenti.
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Casa ristrutturata: le ruspe cancellano l'ultimo bunker
SACILE Demolito un rifugio antiaereo, in via Martiri Sfriso. Era uno dei pochi in area privata, rimasti in città. A testimoniare i rischi dei bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale e le paure vissute dalla gente. Le ruspe sono entrate in azione e lo hanno ridotto a un cumulo di rovine. «Un peccato: era meglio un recupero», è stato il commento di alcuni cultori delle memorie storiche di Sacile. La proprietà è privata e la villetta neo-classica è destinata all'ampliamento e al lifting capillare. Durante la Secondo guerra mondiale, la città subì decine di incursioni dal cielo. Il "bunker" è sopravvissuto agli attacchi bellici, ma non ai riatti del terzo millennio. La costruzione seminterrata è stata cancellata: le ruspe hanno polverizzato cemento e mattoni, oltre a un pezzo di memoria collettiva. «Rifugio antiaereo dimenticato: è l'ennesima occasione persa per rilanciare Sacile».
Recuperato a Lestans un rifugio antiaereo della seconda guerra
I volontari della Somsi hanno riscoperto e pulito il tunnel. Era utilizzato dai tedeschi assieme alla pista per i ricognitori .
https://messaggeroveneto.gelocal.it/por ... 1.13581921