Sembra ieri ma accadde 50 anni fa

[Zuma48]

Sembra ieri ed è passato già mezzo secolo.
Stazione di Pordenone, Venerdì 17 aprile 1970, primo binario.
Ore 22,32 si parte, viaggio solitario per tutta la notte con cambi a Venezia e Milano.
Si arriva a Chivasso la mattina presto, nella sala d’aspetto della stazione vedo dei ragazzi che, a occhio, potrebbero avere la mia destinazione. Dopo averli “annusati” attacco bottone e scopro che effettivamente i miei sospetti erano fondati, anche loro diretti alla S.M.Alp. e, guarda caso, anch’essi friulani, sono Aldo Procacciali e Roberto Sesso,conosciuti a Lignano ,classico ritrovo balneare friulano .Con loro Egidio Tessaro .
Passa il tempo ed il gruppo si ingrossa. Verso le otto di mattina saliamo sul treno che ci avrebbe portati ad Aosta. Dopo cento chilometri e quattro ore di viaggio su un treno ancora a carbone ,arriviamo a destinazione. Sul piazzale antistante la stazione vediamo un autocarro militare con accanto un graduato che, con un sorriso sadico, agita l’indice facendoci cenno di raggiungerlo.
Uno di noi gli mostra il palmo della mano come per dire «aspetta» e ci fiondiamo nel bar di fronte dove, per darci coraggio, ci facciamo un paio di grappini. Euforici e con una certa spavalderia ci dirigiamo verso il sergente (Randi) che ci fa salire sul cassone, coperto, dell’A.C.L.
Dopo alcuni minuti l’autocarro si ferma, una voce urla «Scendere! Veloci!». Evidentemente eravamo arrivati in caserma. Uno alla volta i miei compagni di viaggio smontano dal camion, al mio turno mi accorgo che al bordo del cassone stava per saltare Tessaro ma… si blocca con la valigia in mano. Aveva riconosciuto nel caporal maggiore ACS addetto a riceverci un suo ex compagno di scuola e, gli dice «Compagnon che ci fai qui?» e lui per tutta risposta mi urla «Di corsaaa!». Detto Compagnon e´diventato un noto politico ( forse ormai EX ) locale .
In quell’attimo abbiamo capito la musica che lì si suonava e con un «Ma va in mona!», detto a mezza voce, e´salto a terra ed e´iniziata, di corsa, la nosrta avventura alla “Cesare Battisti”.
Avevamo organizzato una rimpatriata per l´occasione ,ora la speranza e´di poterci ritrovare a settembre, con un pensiero a quelli già “andati avanti”.

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