Dai rispolverate lo schioppo che si torna sul Don, stavolta in quota Nato.
no, no, no , ci hanno già provato in due ed è finita come sappiamo
tornando quasi serio: tra chi (Turchia) finge di combattere IS (ISIS o come vi pare) e bombarda principalmente i Curdi , e chi (Russia) bombarda tutti gli oppositori di Assad buoni (???) e cattivi sinceramente la mia preferenza è x i secondi.
come ho già sostenuto in altra sede a proposito di Gheddafi, Assad non è un santo (e trovatemene uno, anche tra i nostri vicini) ma penso che a noi, occidente, faccia più comodo lui piuttosto che un'alternativa che ad essere ottimisti è molto frammentata, se non chiaramente ostile.
Naturalmente hai ragione, M57.
I santi stanno in Paradiso, quaggiù ci si deve accontentare del meno peggio.
Come non era un santo Reagan, trent'anni fa, così non lo è Putin oggi. Il problema è che le alternative (allora come oggi) sono quelle che sono: il cocainomane premio Nobel per la Pace, per non dire altro.
Dove secondo me sbagli - secondo me, sia chiaro - è quando fai coincidere il nostro interesse (mio, tuo, di Hellis) con quello dell'Occidente.
Christopher Lasch ha scritto un libro dal titolo emblematico, al riguardo: "La ribellione delle élites".
Le classi dirigenti occidentali, con la fine della Guerra Fredda, hanno diviso il loro destino da quello dei popoli che "amministrano".
Non ha nessuna importanza, per il loro potere, quale sorte ci spetti.
Basta del resto vedere cosa è accaduto in questi giorni: poche idiozie ripetute ad libitum in TV e sui (a)social networks, e ci fanno fare quello che più loro aggrada.
Purtroppo per noi, i russi non sono i libici o gli iraqueni; e Vladimir Vladimirovic Putin non è Saddam Hussein o Gheddafi.
Temo ci siano toccati in sorte tempi interessanti da vivere... il meno che ci aspetta è l'embargo su "Masha e orso"
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
In quello che ha scritto Luigi, le elites occidentali a cui non frega nulla del destino dei popoli che 'amministrano', ci vedo del vero.
Oggi per il cittadino medio europeo il nemico percepito numero 1 è rappresentato dai tagliagole islamici, ma il 'nostro braccio armato' è alleato con chi lo foraggia, lo appoggia.
ma il 'nostro braccio armato' è alleato con chi lo foraggia, lo appoggia.
Esatto; col bombardare o meglio prima di bombardare, bisognerebbe tagliare questi appoggi finanziari e logistici .
Dove vanno a finire tutte quelle autocisterne col petrolio dell’isis ?
Qualcuno le compra...per no parlare di Arabia Saudita, Qatar e non so bene chi altro.
Le classi dirigenti occidentali,
scusate sarò idealista o troppo ingenuo, ma queste classi dirigenti le eleggiamo noi votando o peggio NON votando.
Per mei i francesi sono quelli che da decenni hanno accolto e protetto molti terroristi, anche nostrani e quindi di loro mi interessa poco o nulla (e magari passo per cinico visto che ci sono di mezzo dei morti e molti di questi giovani).
Io non sono francese, nemmeno americano, inglese, tedesco e russo ...... rimango italiano.
Come dicono gli anglosassoni (e mi spiace assai citarli) ..... giusta o sbagliata questa è la mia Patria.
E leggendo parecchio su Facebook sono anche molto deluso dalla pletora di Generali e Colonnelli in pensione che, dopo essere stati zitti per tutta la carriera, aver preso lo stipendio e godersi una buona pensione, non perdono minuto per denigrare Italia ed Italiani (aggiungendo spesso una G prima della L, cosa che reputo un'infamia da parte di chi ha portato le stellette) accumunando tutto e tutti (ma con che faccia comandavano i soldati di leva? cosa raccontavano? non diventavano rossi dalla vergogna?).
E sono anche tutti improvvisi tifosi ed amici di Putin ..... contenti loro, a me piace poco, molto poco .... il lupo perde il pelo ma non il vizio.
E noi Ufficialetti per qualche mese pensiamo ancor oggi che l'Italia e gli Italiani siamo noi che ci "crediamo", gli altri sono "stranieri" .....
Scusate le considerazioni a voce alta, magari fuori argomento ..... ma l'amarezza e la delusione sono tante
Nicola ha scritto:E' la stagione giusta per invadere la Russia...
Ma no, è come le feste dove non conosci nessuno: basta rompere il ghiaccio.
E non c'è nulla come un simpatico scambio di megatoni per riuscirvi...
m57 ha scritto:scusate sarò idealista o troppo ingenuo, ma queste classi dirigenti le eleggiamo noi votando o peggio NON votando
#CREDICI
Gli ultimi tre governi italiani, solo come esempio, non sono stati scelti da noi.
L'ultimo a soddisfare parzialmente tale condizione era quello Berlusconi, eliminato nel 2011 con quello che i tecnici chiamano "colpo di stato".
Si può dire invece che ogni popolo ha i dirigenti che merita, ma non è la stessa cosa.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
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Gli ultimi tre governi italiani, solo come esempio, non sono stati scelti da noi.
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I cittadini italiani NON hanno MAI scelto un governo, al massimo hanno eletto deputati e senatori, che poi hanno cambiato bandiera a loro piacimento.
I governi, sin dai tempi della mitica DC, sono stati costruiti in base a quanto decidevano i partiti, interpretano a loro piacere le indicazioni degli elettori .
Chi ha la mia età ricorderà governi presieduti da quasi sconosciuti, vedi Goria o il mitico Adone Zoli, o da non politici ex banchisti come Ciampi e Dini.
Quando ci chiamano “cittadini elettori” ci prendono per i fondelli!!!
Come disse un certo Karl Marx (Opere scelte): In una democrazia parlamentare la sovranità dei cittadini è limitata alla possibilità di decidere una volta ogni tre o sei anni quale membro della classe dominante dovesse mal rappresentare il popolo nel Parlamento”
wintergreen ha scritto:Quando ci chiamano “cittadini elettori” ci prendono per i fondelli!!!
"Il n'y a qu'une fatalité, celle des peuples qui n'ont plus assez de forces pour se tenir debout et qui se couchent pour mourir. Le destin d'une nation se gagne chaque jour contre les causes internes et externes de destruction" (Charles de Gaulle)
L'inganno democratico è sicuramente fra le cause di tale distruzione.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Qualche giorno fa, niente meno che sulla masson-mondialista Radio24, nella trasmissione di Nicoletti, un sondaggio estemporaneo secco (scelta brutale: A o B) ha dato dei risultati che, sebbene me li aspettassi, mi hanno sorpreso per le proporzioni.
La domanda era: state con Putin o con Obama?
Risultato 90% pro Putin.
Anche parlando in giro con conoscenti, generalmente trovo i medesimi risultati. In pratica, specialmente sulla Siria (ma anche su Ucraina, Crimea eccetera) la gente ha mangiato la foglia.
Altra esternazione (sorprendente) di Radio24: Minoli se ne esce, qual fosse la più banale delle ovvietà, verità palmare, che la Turchia, si sa, ha come minimo un atteggiamento ambiguo, per non dire complice, dell'Isis.
Mai sentito nulla del genere prima. E di solito loro (Radio24) sono un po' più avanti degli altri (che poi seguono a ruota).
Quindi parrebbe che in una certa misura si sia deciso che Putin può uscire dal recinto delle bestie ed entrare a far parte della periferia del genere umano per così dire.
Atteggiamento che se alle elites di sicuro fa schiumare di rabbia, deve per forza essere da loro adottato dal momento che, per il momento, l'opinione pubblica conta ancora qualcosa: i loro servi (i politici) per il momento ancora dipendono dal voto popolare. Ed essendo la gente massicciamente a favore di Putin, diventa difficile per i politici mantenere la loro posizione (o meglio quella a loro ordinata) di demonizzazione del buon Vlad.
Ma attenzione: Oscar Giannino (sempre Radio24) ha detto: è chiaro che per Iraq e Siria, anche supponendo una sconfitta totale dell'ISIS, sarà ben difficile ritornare ad uno status quo ante. Più facile che si giunga ad una suddivisione dei territori per linee etnico-religiose. Cioè, pari pari, il progetto di Israele per l'area, che dagli anni '80 del 900 (almeno) i sionisti propugnano. Il che significa che il processo continua.
Probabilmente si è giunti ad un momento di stallo, in cui si deve decidere come liberarsi dell'incomodo russo perchè, del resto, Assad must sempre go: in questo la musica non è cambiata per nulla.
E la musica è che per gli Anglo la Russia deve morire: si tratta di una situazione simile per molti versi alla ossessione dei Romani per i Cartaginesi.
Stando all'ex ministro degli esteri francese, le cose hanno cominciato ad andar male per Assad in certi ambienti, quando egli - per lealtà nei confronti dell'alleato Russo - rifiutò i permessi per il passaggio di un metanodotto diretto in Turchia e proveniente dal Golfo sul suolo siriano. Da quel momento egli è diventato un mostro, compaiono gli oppositori, che si armano eccetera. Il metanodotto, ovviamente, serve a rifornire l'Europa di gas arabo invece che Russo, togliendo così alla Russia un notevole asset.
Anche gli accordi russo cinesi sulla costruzione di una ferrovia ad alta velocità dalla Cina alla Germania (ci si sta già lavorando: una volta ultimata si stima che un container potrà arrivare ad Amburgo in tre giorni partendo dalla Cina: infinitamente più veloce che il viaggio in nave) sono molto mal visti dagli anglo. Ed infatti gli Uiguri (musulmani di etnia turca) si stanno scaldando non poco ultimamente. En passant: i piloti del jet russo abbattuto dai turchi sono stati presi sotto il fuoco dei ribelli turcomanni al regime di Assad. Curiosi questi ultimi: il Turkmenistan sta dall'altra parte del Mar Caspio, "piuttosto" lontano dal confine siro-turco. Che ci fanno li sti Turcomanni?
La Turchia è la chiave, o meglio meno una delle chiavi (motivo del suo essere nella NATO) che gli anglo usano per demolire la russia. Il vecchio sogno pan turco non è mai morto: le tribù caucasiche (che dai tempi di Attila pare che non siano capaci di trovar pace) di etnia turca sono (in pratica si trovano in tutti gli "stan" ex sovietici più varie zone pachistane, afghane e cinesi) spesso e volentieri blandite da Ankara che in certi suoi ambienti molto profondi non ha mai abbandonato l'idea (l'ultimo fu Gengis Kahn) di riunirle tutte nuovamente in un'unica entità. Cosa che ai Russi (e ai Cinesi) ovviamente non piace. Del resto i Turchi e i Russi si combattono da secoli anche per questi motivi (il possesso dei territori su cui vivono le tribù di etnia turco-mongola).
Quindi almeno uno degli aspetti della situazione siriana attuale è da leggersi come una proxy-war contro la Russia: è lei il vero obiettivo nel mirino di certi ambienti. Tutto fa brodo pur di colpirla.
Ambienti hanno motivazioni economiche, storiche (la vendetta per i confini e le espulsioni dei membri di una certa etnia molto vendicativa sotto agli zar) e pure messianiche (per questa etnia, stando all'Alleanza, la terra è loro e di nessun altro. La realizzazione del possesso arriverà con la venuta del messia e si deve accelerarne l'arrivo).
Naturalmente a ciò si aggiunge il fatto che una qualsiasi unione russo-europea (e cioè il possesso del continente mondo) è sommamente malvista sia dagli anglo (sarebbe una forza economica e strategica non fronteggiabile) sia dalla etnia di cui sopra (che reputa sua la Terra).
, ci hanno già provato in due ed è finita come sappiamo 
