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Je suis Parisienne una bella fava!

Adesso sono tutti parigini, a parole.
Io invece no. Non vorrei essere uno di quelli che deve assistere inerme ad uno scempio del genere.

Resistenza!

Non so come, ne quando, ma se c'è da andare a tirarli fuori uno a uno...
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Luigi
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

Vorrei anche sperarlo!
"Je suis parisienne", se la memoria non mi inganna, significa infatti "Io sono parigina". Va bene che, visti i tempi, non me ne stupirei più di tanto, ma insomma un poco di decenza...

Osservato questo, mi verrebbe da chiedere quale scempio, quale resistenza, e soprattutto chi andresti a tirare fuori uno per uno.
Però me ne guardo bene, e terrò per me la mia curiosità.

Mandi.
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

E hai anche ragione

ma mi pare che qui, oltre a mettere la bandiera francese su fèisbuc (patetico), oltre a guerre da tastiera dell'armata QWERTY, non si faccia molto altro.
Non parlo dei militari o dei servizi, ma della popolazione.

Non dico certamente di uscire a prendere a schiaffi il primo che passa imbacuccato con la kefia, ma iniziare almeno una resistenza morale, un 'marcare' il nostro territorio.
Lo so che sarai sarcastico, ma forse sarà la poca gente che ha i nostri ideali che, se ce ne fosse bisogno, potrà buttare un germoglio di 'non ci sto'.

Per il 'parisienne' ho ripreso un fèisbuc pensiero di un utente donna... sinceramente ammetto la mia ignoranza
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

Scusa Hellis, ma alla tua veneranda età ancora ti fidi delle donne? (:88:)

Per il resto, tutto sono tranne che sarcastico.

Parli di marcare il proprio territorio... cominciamo allora col mandare a casa le truppe d'occupazione straniere che da settant'anni bivaccano sul suolo della nostra Patria?

Cominciamo col chiedere conto alle Boldrini, ai Napolitano, ai Renzi, agli Alfano della scellerata politica mondialista che vuole l'annichilimento di ogni confine, di ogni frontiera, di ogni popolo, di ogni terra?

Ci vogliamo ricordare del porcaio immane scatenato proprio dai francesi in Libia e Siria, due nazioni sovrane che fungevano - pur con tutti i loro limiti - da argine alla follia islamista? "Chi è causa del suo male, pianga se stesso".

Abbiamo già dimenticato - del resto a questo serve la mobilitazione mediatica curata dall'Agit-Prop - quali responsabilità, ammesse dagli stessi protagonisti, abbia l'Occidente nella creazione e supporto delle varie Al Qaeda, ISIS e compagnia cantante?
Ovviamente poi sarebbero sfuggite di mano ai creatori... #credici.

Infine una modesta notazione umana: come mai si devono piangere i 130 morti francesi, con lacrimucce, minuti di silenzio e l'immonda "Marsigliese" diffusa dagli altoparlanti, e dei 225 morti russi di meno di quindici giorni fa non è fregato nulla?
Almeno una strofa dell'inno russo, decisamente più bello?

Il terrorismo islamista è come la febbre nell'influenza: non è la causa, ma solo un sintomo.

Cura le cause, e anche i sintomi spariranno.
Certo è decisamente più alla portata dell'occidentale medio mettere la bandierina francese sul suo profilo FB o scrivere l'ennesima idiozia su un qualche blog, piuttosto che riflettere su queste parole:
http://www.riscossacristiana.it/il-fium ... olo-deotto

Se non si fossero trasformate le periferie europee in casbah, se non si fossero alimentati, vezzeggiati e importati i terroristi, se non si fossero eliminati i poderosi anticorpi che l'Europa possedeva, a Parigi non sarebbe morto nessuno.
Per altro proprio un francese, oltre quarant'anni or sono, aveva compreso tutto. Se vuoi fare qualcosa, leggiti "Il campo dei Santi" di Jean Raspail.

Ovviamente tutto proseguirà invece secondo i canali già tracciati.
Già si parla di articolo 5 e altre folli amenità. Ingiustizia e disordine verranno ulteriormente incrementati.
Come sempre, c'è del metodo in questa follia.

Mandi.
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

Mumble, non so se sono più affascinato dall'immagine di Hellis che si infila in un buco nel deserto per tirar fuori topi barbuti (rimanendo per ovvi motivi incastrato) o da quella di Luigi che apprezza l'inno russo in compagnia di Putin.

Che ne pensate delle richieste di un esercito europeo?
Premesso che indietro non si torna (perché, poi?) sarebbe più utile alla causa di questa guerra strana?
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

esercito europeo?^ se funzionerà come l'unione europea siamo a posto, e poi che bisogno c'è ,ci sono collaborazioni con francia, slovenia, ungheria , comandi multinazionali vds. solbiate olona, tanto per citarne alcune e poi c'è ancora quell'unitile organizzazione chiamata NATO. Vogliono creare altri posti per generali in attesa di comando?
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

A breve mi sembra una soluzione piuttosto improbabile.
Un combattente per compiere il proprio dovere in modo efficiente deve essere sicuro di avere un fratello alla sua sinistra, uno a destra e uno dietro (un fratello, non un collega). Se quello di destra parla inglese, quello di sinistra tedesco e da dietro giungono urla ungheresi la vedo dura :cry: .

Tuttavia centralizzare potrebbe portare a maggior efficienza e minori costi (diciamocelo, il budget della difesa non salirà, sarà già tanto se non viene ridotto ulteriormente). Potremmo pur dire di avere l'atomica! :-P

Piccola controindicazione: le "truppe d'occupazione straniere che da settant'anni bivaccano sul suolo della nostra Patria" (cit. :D ) non ce lo lascerebbero mai fare, tantomeno quelli con l'inno orecchiabile...
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

Tutto vero, lo stato delle cose è quello descritto da Luigi.
Per questi motivi parlo di resistenza a casa nostra; non voglio andare in nessun deserto a cavare nessuno da nessun buco.
Mi riferisco sempre qui, a casa nostra.
Alfano, Renzi, Napolitano, i Francesi che bombardano ad minkiam la Libia (ma leggetevi anche cosa stanno combinando in Niger e in Mali), gli ammerregans etc etc, tutto vero.
Può succedere che si arrivi davvero al caos totale e allora forse, nel loro piccolo, serviranno dei pennuti d'antan? Solo per salvare il nostro misero orticello, che è quello che ci da da mangiare.

Esercito Europeo. Da Ex Europeista convinto mi viene una colica al solo pensiero.
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

Hellis ha scritto:Può succedere che si arrivi davvero al caos totale e allora forse, nel loro piccolo, serviranno dei pennuti d'antan? Solo per salvare il nostro misero orticello, che è quello che ci da da mangiare.
È proprio questa la soluzione di fondo - l'unica effettivamente percorribile - cui giunsero infine tutti i più grandi scrittori del Novecento (quelli che non vincono il premio Nobel, per intenderci).

John Tolkien, Giovannino Guareschi, Ernst Jünger come altri: sgomenti di fronte alle allucinazioni dei totalitarismi moderni (liberali tanto quanto socialisti, nazionali o internazionali che fossero questi ultimi) trovarono nell'agire quotidiano e limitato la sola possibilità di intervento sulla realtà.
Che fosse il tenere pulito dalle erbacce i campi che si conoscono del primo, o la conservazione del seme per le generazioni a venire del secondo, o il passaggio al bosco del terzo, è solamente agendo sul reale a noi vicino che si possono ottenere dei risultati.

Le sciocchezze del "siamo tutti parigini", la mobilitazione a comando delle lacrime, servono solo a soddisfare gli ego ipertrofici dell'occidentale medio.
Risultati sul campo: zero virgola zero.
Inutile, solo come esempio, commuoversi per i terremotati di Haiti o gli alluvionati delle Filippine. Significa solo aderire alla medesima visione del mondo che accomuna le degeneri classi dirigenti occidentali ai loro finti avversarî islamisti.

Certo, per le smisurate ambizioni di chi pensa di cambiare il mondo con un messaggio su Twitter, è un ben doloroso risveglio.
Ma vuol dire anche riappriopriarsi di quel senso del limite, del finito, il cui smarrimento è la causa prima del caos che ci avvolge.

Per quanto poi riguarda l'Europa, essa è già stata unita in passato; pur con tutte le imperfezioni di questo mondo. Basta pensare a Roma o all'Impero.
La perdita di ogni fiducia nella UE e nel suo europeismo d'accatto - nonché la sua scomparsa, quanto prima - è il primo e salutare passo da compiere perché un giorno l'Europa torni ad essere Europa.

Mandi.
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P.S.: quale sarebbe "l'inno orecchiabile"?
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

Luigi ha scritto:Per quanto poi riguarda l'Europa, essa è già stata unita in passato; pur con tutte le imperfezioni di questo mondo. Basta pensare a Roma o all'Impero.
Ma il cuore di Roma non era l'Europa, era il Mediterraneo, non a caso chiamato Mare Nostrum (da non confondere con l'omonima inefficiente operazione dei Romani di oggi). I barbari di allora cacciavano cinghiali e portavano dolmen sulla schiena (oh, io ho studiato sui fumetti :--"" )
Se i governanti di oggi fossero come quelli di ieri le follie religiose verrebbero messe a posto senza tanti moralismi.

Ovviamente l'inno orecchiabile è quello russo, la Marsigliese andrebbe bene al massimo per una trasmissione televisiva di Rete4 o Rai1 :|
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

Infatti il problema dell'Europa non sono gli Europei ma i governanti.
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

Siamo tutti francesi?Forse, in quanto l'attacco è stato portato al cuore di una città occidentale, dove molti di noi sicuramente saranno stati, e vi avranno passato qualche vacanza. Un attacco alla nostra cultura, se vogliamo, ed allora si, posso dire di sentirmi un po' (ma poco, eh...) francese, e vabbè. Però poi mi viene da pensare alla solita, ambiziosa ed un po' tronfia politica estera francese, ed allora mi sento già un po' meno francese. I nostri cugini come al solito hanno alzato la cresta, combinato casini in giro per il nordafrica ed il medio oriente senza sapere come gestire quanto da loro stessi combinato, e poi?E poi eccoli a chiedere aiuto alla comunità internazionale, che ci pensino gli altri, adesso, e risolvere i guai. Tipicamente francese, direi...
P.s: a proposito di ISIS, alla faccia delle 'guerre sante'...

http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,983.html
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

E' quel 'siamo tutti francesi' per un giorno, due giorni ad essere patetico, inutile, irritante.
Per il 95% di quelli che si sono sentiti 'parigini' mettendo la bandiera francese per un giorno sul profilo fèisbuc, resta una frase che non vuol dire nulla e non serve a nulla. Io adoro il senso pratico, e non ce ne trovo.
Sarebbe meglio essere meno effimeri e più pragmatici, pronti a difendere l'orto davanti a casa anche con le zappe.
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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

Il senso pratico, caro Hellis, non si compera in qualche centro commerciale.
Per questo, nella società del virtuale, ve ne è tale scarsità.

Poi vuoi mettere: inserire la bandiera francese nel profilo FB quali rischi comporta? O canticchiare la Marsigliese, senza nemmeno riflettere un istante che del Terrore essa è l'inno?
Un'azione diretta - come telefonare al 112 per segnalare il marocchino che spaccia sotto casa - presenta invece decisi profili di incompatibilità con la propria incolumità fisica (come da dettagli in cronaca).

Oltre al senso pratico, infatti, nella nostra società latita anche il coraggio.
E latita il coraggio perché le persone non sono più attaccate alla vita, e così non hanno alcun motivo per rischiarla, la vita, se necessario.
Del resto si valutano gli altri secondo il numero di "amicizie" ottenute su FB. Fai tu.

Ripeto, l'islamismo è soltanto una conseguenza...

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Re: Je suis Parisienne una bella fava!

...SU-24 abbattutto.
Dai rispolverate lo schioppo che si torna sul Don, stavolta in quota Nato.

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