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Sul Don trovate piastrine militari ARMIR

Il Medio Don continua a restituire cimeli di un passato ormai lontano, ma mai dimenticato. Qui quasi centomila nostri ragazzi immolarono la loro vita in una guerra sbagliata. “Abbiamo - dice con la voce piena di soddisfazione al telefono da Rossosch il professor Alim Morozov - 5 piastrine, che, purtroppo, non sono in buone condizioni e a fatica si lasciano decifrare. Siamo pronti ad inviarle alle famiglie dei caduti o a lasciarle in esposizione al museo”.

Una appartiene certamente ad un alpino, le altre sono di fanti o di militari del Genio. In località  Tropilo, dove si ergeva la linea di difesa della Divisione Cuneense, è stata rinvenuta quella di Pietro Bressano, classe 1916, Primo reggimento alpino, 11esima compagnia, matricola 529/79/915. Due altre sono state ritrovate a Novaja Kalitva.
Alim Morozov è il maggior specialista russo della campagna del Don, una vera leggenda per i tanti italiani venuti a Rossosch: chi a rivedere i luoghi dove aveva combattuto in gioventù chi a portare un fiore in una terra lontana che si è presa per l'eternità  un proprio caro.

“Sono sempre stato mosso - spiega il professore - dalla curiosità  di sapere cosa fosse successo ai miei conoscenti”. Morozov, che allora aveva 10 anni, visse per mesi a contatto di gomito con gli italiani, che poi rivide passare mestamente per le strade della sua città  verso la prigionia dopo l'avanzata sovietica.

“Sulle battaglie si è già  scritto tanto e probabilmente non si aggiungerà  niente di nuovo - precisa Morozov -, ma è il lato umano quello che va ancora studiato, i rapporti tra la gente”. Il professore sta preparando un secondo volume, dal titolo “La mia scoperta dell'Italia”, in uscita tra la fine del 2010 ed il 2011 - se verrà  trovata una casa editrice russa disposta a sostenere le spese di pubblicazione -. Il suo primo bellissimo libro con prefazione di Mario Rigoni Stern è stato tradotto in italiano in due edizioni dal Museo di Rovereto.

Morozov è un fiume in piena quando parla di tutte le storie che conosce. Le sue parole a fatica riescono a trasmettere i sentimenti reali di quel mondo di umanità  uscito prostrato dalla barbarie della guerra. La vicenda più commovente è certamente la storia di un amore tra un dottore italiano Giacomo e la sovietica Nina, troncata dopo la fine della guerra per l'intervento della polizia politica di Stalin.

Giuseppe D'Amato
DATI PIASTRINE

1. 33813 22 Zerboni Natale, Cl. 1914. Di Ettore e Toqnacca Maria. Zelbio Veleso, Como

2. Matr. 529\79\915\ Bressano Pietro, Cl. 1916. 1 Rgt. Alp. 11 comp. Monastero Vasco. Trovato Topilo.
3. 74 87 - 55 C Bigoni Adriano, Cl. 1919. Di Giuseppe e Maselli Laura. Ferara. Trovato v. Donscoi. (Vicino Nuova Kalitva).
4. M 36 36 … Amisano Evasio? Cl. 1916. 4 Rgt. Genio. Rasignano. Trovato v. Donscoi. (Vicino Nuova Kalitva).
5. 25886(43) Ferrary Pietro, Cl. 1922. 90 Rgt. Fant. Di Pietro e di Facchetti Francesca. Dello Bresia

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