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Re: Come si costruisce un'opera

Fabio_4°>06 ha scritto:Lacrime d'acciaio...
..... e di storia... :( :( :(
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Gianfranco
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Re: Come si costruisce un'opera

Dopo l'anello abbiamo montato la torretta,che non avrebbe dovuto differire molto da quella dell'immagine postata.
:-)(-: :-)(-: Gianfranco e Graziella
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Torretta metallica per mitragliatrice.Tipica delle Tipo 200
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Gianfranco
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Re: Come si costruisce un'opera

Gli effetti dell'esplosione per la demolizione dell'opera ci permettono di osservare come veniva appoggiata la piastra di protezione in tre parti per mitragliatrice alla putrella a doppio Tsottostante(FIAT NP 30) prima di venire immorsata nel calcestruzzo.(vista dall'esterno)
Siamo al Centro di Fuoco 35 VIII° Settore di Copertura GaF "Bardonecchia"
:-)(-: :-)(-: Gianfranco e Graziella
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Centro di Fuoco 35-Caposaldo Sueur
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Re: Come si costruisce un'opera

Vediamo come era applicato il mimetismo dei malloppi applicando sopra al calcestruzzo pietre.Queste ultime cadute nella parte centrale dei malloppi permettono di vedere lateralmente come venivano applicate.
:-)(-: :-)(-: Gianfranco e Graziella
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Moncenisio-Malloppo per mitragliatrice del Centro 23bis caposaldo Roncia
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Moncenisio-Malloppo binato per mitragliatrici del Centro 22 Caposaldo Rioncia
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Re: Come si costruisce un'opera

Gianfranco ha scritto:Ciao Roberto,ho visto dalle tue ottime foto che nell'Opera 6 e probabilmente anche in altre sono presenti delle scanalature lungo le pareti.Ti chiedo se non ti è mai capitato di trovarle percorse da fili o tubazioni perchè qui da noi,o almeno nel IX° Settore mi è capitato di trovarle desolatamente vuote con fili e tubazioni scorrere altrove come si può vedere nella foto allegata e riguardante il Centro 23bis-Caposaldo Roncia-IX° Settore Moncenisio. Ciao e grazie
(:comp:) Cerco di rispondere qui dove mi sembra più consono a questa domanda fatta in un altro topic.
Anche nel XVI e XVII settore queste scanalature sono quasi sempre vuote, anche perché i lavori sono rimasti indietro e ben poche opere sono state completate negli impianti e comunque hanno subito l'asportazione di tutto quello che era vendibile od utilizzabile nell'immediato dopoguerra.
Il loro scopo era sicuramente quello di ospitare tubi per ventilazione e o cavi per l'impianto elettrico.
Dico questo avendo trovato alcune rare opere con appunto tracce di questo uso come anche ti aveva evidenziato Leandro.
Nelle foto se ne può avere un esempio.
Invillino-Gr Ovest Op4.JPG
Invillino-Gr Ovest Op4.JPG (149.37 KiB) Visto 10292 volte
Qui si può vedere la scanalatura predisposta per l'impianto elettrico con la nicchia per l'interruttore con a fianco quella per il lume a petrolio, mentre sopra il passaggio per i tubi di ventilazione che qui erano previsti esterni.
Cuel des Jerbis Op2.JPG
Cuel des Jerbis Op2.JPG (185.82 KiB) Visto 10292 volte
Qui invece nella scanalatura è stato cementato un tubo di eternit per la ventilazione


Spostandoci invece nel Vallo Orientale è più facile trovare segni di utilizzo qui di seguito 3 foto dove si vede tubi di ventilazione in eternit, in ferro e cavo telefonico
Cruscevie.JPG
Cruscevie.JPG (164.02 KiB) Visto 10292 volte
Strane.jpg
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Vallo romano.JPG
Vallo romano.JPG (162.47 KiB) Visto 10292 volte
Naturalmente dalla mia esperienza esplorativa ho potuto constatare che non ci sono delle regole ferree, probabilmente molto era dovuto al modus operandi della ditta costruttrice che pur attenendosi ad un progetto aveva discrezionalità nel portarlo a termine, come anche spesso le costruzioni andavano avanti e prendevano forma a seconda dell'arrivo dei materiali.
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Re: Come si costruisce un'opera

RMV ha scritto:
Gianfranco ha scritto:Ciao Roberto,ho visto dalle tue ottime foto che nell'Opera 6 e probabilmente anche in altre sono presenti delle scanalature lungo le pareti.Ti chiedo se non ti è mai capitato di trovarle percorse da fili o tubazioni perchè qui da noi,o almeno nel IX° Settore mi è capitato di trovarle desolatamente vuote con fili e tubazioni scorrere altrove come si può vedere nella foto allegata e riguardante il Centro 23bis-Caposaldo Roncia-IX° Settore Moncenisio. Ciao e grazie
(:comp:) Cerco di rispondere qui dove mi sembra più consono a questa domanda fatta in un altro topic.
Anche nel XVI e XVII settore queste scanalature sono quasi sempre vuote, anche perché i lavori sono rimasti indietro e ben poche opere sono state completate negli impianti e comunque hanno subito l'asportazione di tutto quello che era vendibile od utilizzabile nell'immediato dopoguerra.
Il loro scopo era sicuramente quello di ospitare tubi per ventilazione e o cavi per l'impianto elettrico.
Dico questo avendo trovato alcune rare opere con appunto tracce di questo uso come anche ti aveva evidenziato Leandro.
Nelle foto se ne può avere un esempio.
Invillino-Gr Ovest Op4.JPG Qui si può vedere la scanalatura predisposta per l'impianto elettrico con la nicchia per l'interruttore con a fianco quella per il lume a petrolio, mentre sopra il passaggio per i tubi di ventilazione che qui erano previsti esterni.Cuel des Jerbis Op2.JPG Qui invece nella scanalatura è stato cementato un tubo di eternit per la ventilazione


Spostandoci invece nel Vallo Orientale è più facile trovare segni di utilizzo qui di seguito 3 foto dove si vede tubi di ventilazione in eternit, in ferro e cavo telefonicoCruscevie.JPGStrane.jpgVallo romano.JPG Naturalmente dalla mia esperienza esplorativa ho potuto constatare che non ci sono delle regole ferree, probabilmente molto era dovuto al modus operandi della ditta costruttrice che pur attenendosi ad un progetto aveva discrezionalità nel portarlo a termine, come anche spesso le costruzioni andavano avanti e prendevano forma a seconda dell'arrivo dei materiali.
Grazie Roberto per la risposta,come già detto la mia esperienza fortificatoria è limitata al Moncenisio(Quindi MOLTO limitata) e in maniera molto incompleta a settori limitrofi,il tutto a livello di visite.Come già detto pur essendo la maggioranza delle Opere al Moncenisio ultimate nel 1935 le scanalature sono desolatamente vuote.Il fatto poi che queste scanalature sono presente anche in Ricoveri in cui non erano presenti l'impianto elettrico e neppure quello di ventilazione non ha fatto altro che aumentare i miei dubbi.
La foto postata riguarda le scanalature presenti sulle pareti del Ricovero L un manufatto per 16 uomini
:-)(-: :-)(-: Gianfranco e Graziella
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Moncenisio Caposaldo Rivers-Ricovero L
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Re: Come si costruisce un'opera

Gianfranco ha scritto:Come già detto pur essendo la maggioranza delle Opere al Moncenisio ultimate nel 1935 le scanalature sono desolatamente vuote.Il fatto poi che queste scanalature sono presente anche in Ricoveri in cui non erano presenti l'impianto elettrico e neppure quello di ventilazione non ha fatto altro che aumentare i miei dubbi.
Qui le opere sono di qualche anno più giovani, posso solo dirti che per i ricoveri, ce ne sono alcuni completamente privi di scanalature con solo le nicchie per la lampada a petrolio, mentre altri in cui sono presenti, assieme al posto per la lampada di illuminazione.
Quindi era previsto un impianto elettrico per illuminare gli interni, deduco che non avendo gruppo elettrogeno (almeno che non fosse del tipo campale) avessero una linea elettrica che li alimentava, magari proveniente dalle vicine opere.
Una soluzione che è stata adottata anche nel riutilizzo mi viene in mente ad esempio Cereschiatis o Tratte dove nell'opera c'erano due generatori uno per la stessa e l'altro per alimentare opere limitrofe.
Posto due foto del ricovero per 40 uomini sbarramento Cavazzo-Cuel di Mena gruppo Cuel di Mena op,2 dove sono presenti le scanalature.
Col di Mena op.2_01.jpg
Col di Mena op.2_01.jpg (235.6 KiB) Visto 10273 volte
Col di Mena op.2_02.jpg
Col di Mena op.2_02.jpg (234.33 KiB) Visto 10273 volte
P.s Ribadisco che probabilmente non c'era una unica maniera di costruire, ma che c'erano delle variabili, dovute a cosa non saprei :roll: però ad esempio in certe opere del XVII settore i tubi di ventilazione erano in un canale nel pavimento ricoperto con piaste di cemento.
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Gianfranco
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Re: Come si costruisce un'opera

Anche qui al NW all'interno di alcuni Ricoveri si trovano queste scanalature,in altri invece no.Mi è capitato di trovare dei serbatoi circolari in eternit per acqua(Non so se potabile) in un paio di ricoveri.Riguardo invece all'impianto elettrico con fili,interruttori rigorosamente fuori dalle scanalature ci è capitato di rintracciarlo in un solo ricovero.In nessun caso comunque ho potuto notare la presenza di gruppi elettrogeni installati,quindi presumo che ci si servisse di gruppi elettrogeni portatili.
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Re: Come si costruisce un'opera

Non si tratta proprio di un' opera ,ma dei collegamenti via cavo ,come menzionato precedentemente da Roberto ,tra le varie Postazioni od Opere di uno stesso sbarramento .
In questo caso i collegamenti sono relativi a quelle di Sella Cereschiattis ,lungo la strada militare, poco oltre l' OP.1 / OP.7 per poi ,attraversando una carrareccia che sale verso Cuel des Jerbis ,raggiungere le OP.1 e 2 di questo sbarramento .
Allegati
strada militare Sella Cereschiatis  m. Glazzat
strada militare Sella Cereschiatis m. Glazzat
1.Ceresch.str.mil.033.jpg (190.27 KiB) Visto 10190 volte
cordonatura sulla scarpata stradale
cordonatura sulla scarpata stradale
2.Ceresch.cord.031.jpg (171.29 KiB) Visto 10190 volte
particolare tubo passa cavi
particolare tubo passa cavi
3.Ceresch.part.cord.030.jpg (193.33 KiB) Visto 10190 volte
cordonatura che attraversa il sentiero
cordonatura che attraversa il sentiero
4.Ceresch.cord.024.jpg (217.56 KiB) Visto 10190 volte
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Re: Come si costruisce un'opera

Visto il tubo passa cavi penso che si tratti di un'opera riattivata.E' possibile?
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cavalli
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Re: Come si costruisce un'opera

senza ombra di dubbio colleganti fatti alla riattivazione
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Re: Come si costruisce un'opera

cavalli ha scritto:senza ombra di dubbio colleganti fatti alla riattivazione
Grazie Andrea,la tua conferma mi è stata utilissima.
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Re: Come si costruisce un'opera

Già esiseva quel corrugato arancione? Pensavo fosse "una scoperta" più recente.
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Re: Come si costruisce un'opera

:roll: Qualcosa non mi torna:
Cuel des Jerbis non è stato riattivato, quindi i cavi dovrebbero essere quelli posati alla fine degli anni 30 e non torna con il tubo corrugato che come già detto da Gio è "moderno".
La posizione dove si trova è oltre tutte le opere riattivate di Cereschiatis e anche ammesso che fosse un ripristino a seguito di frane o smottamenti del cavo di Cuel des Jerbis che senso avrebbe avuto?
Non è invece che è la linea elettrica di Malga Glazzat ?
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Re: Come si costruisce un'opera

Se la malga di Glazzat alta ha l' energia elettrica da linea e non da generatore autonomo ,è possibile che quel cavo sia anche dell' Enel ,ma mi sembra un lavoro non degno da Enel .
Mario
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