Luigi ha scritto:
... Alquanto improbabile, temo.
Mandi.
Luigi
Per la serie: e se? Nel senso: ciò che segue è pura speculazione (per di più accaldata).
C'è un ameno Paesello, con qualche milione di cittadini (di preciso quanti siano non si sa. Poi ci sono degli ospiti indesiderati, diciamo così. Anch'essi a milioni.). Ma da sempre (nel senso: da ben prima della fondazione di questo Paese) la sua popolazione è l'archetipo del migrante. Vive infatti sparsa, e orgogliosamente distinta dagli autoctoni, ai 4 angoli del mondo. Il Paesello, a dispetto delle sue dimensioni e della sua popolazione residente, decisamente esigua, possiede però le FF.AA. più agguerrite del pianeta. E pure 200+ testate atomiche. Molte più della Corea del Nord, che è ancora in fase di test. Fase ampiamente superata dal Paesello, grazie anche al fatto di aver appaltato ad altri costi e rischi di questa fase. Il Paesello si è ben guardato dal firmare trattati internazionali circa queste testate né fa parte di un qualche consesso internazionale che possa controllarle, anche se solo sulla carta.
Ora: cui prodest il TNP? Cioè: se le Grandi Potenze disarmano il nucleare, in base agli accordi che hanno sottoscritto tra loro, e assieme a loro fanno lo stesso i Paesi che possono essere ricondotti alle loro rispettive cosiddette sfere d'influenza, chi rimane col pallino in mano?
Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui (ancora) il TNP non ha ricevuto piena applicazione. Non tutti sono convinti del fatto che lasciare il pallino in mano ad uno solo sia, come dire, sommamente intelligente. Del resto una veloce scorsa agli esponenti storici del movimento pacifondaio (ex 68ini &co), fenomeno tipicamente occidentale, potrebbe illuminare sulle influenze che quasta parte di mondo ha subito negli ultimi 40 anni. Uno di costoro, tra l'altro, ha ottenuto un successo elettorale di tutto rispetto alle ultime elezioni europee.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86