Federico ha scritto:La qualità della vita.
Ci avete mai pensato bene a questa frase?
Io la trovo agghiacciante, come ha detto Luigi. E come ha detto belpietro, inserendo nel discorso il concetto di qualità , che è totalmente soggettivo, si arriva a piè pari al problema da lui posto: il paletto, dove lo mettiamo?
Perchè attenzione: una legge è, o dovrebbe essere, oggettiva e generale. Mentre il limite è necessariamente soggettivo, legato alle opinioni di ciascuno. In questioni come queste, la maggioranza è secondo me un criterio aberrante da cui far dipendere determinate scelte, che sono definitive al massimo grado. Si parla di vita: che c'è oppure no. Può la maggioranza imporsi e determinare quindi la morte di qualcuno?
La qualità della vita, inoltre, per chi non lo sapesse, sta alla base di tutti iragionamenti eugenetici tanto in voga all'inizio dello scorso secolo. Ebbero la loro massima espressione in Germania sotto Hitler e - sorpresa - in Svezia, fino agli anni 70 (!).
Ciao
asp asp. Io sono per il rispetto della volontà di ognuno di noi, purchè lecita.
3 settimane fa sono stato al funerale di un mio compagno di classe, che aveva un tumore al cervello. Il tumore era benigno, ma il problema lo attanagliava da circa 23 anni.
Marco ha iniziato a spegnersi quando aveva 15 anni. Il tumore, nella zona del cervelletto, via via che si ingrossava gli toglieva vita; schiacciava i nervi etc, e lui perdeva l'uso delle gambe etc etc. Lo hanno operato 17 volte, ma poi il tumore ricresceva.
Tre anni fa, all'ultima operazione, dissero al padre che quella purtroppo sarebbe stata l'ultima. Pensate che vita può aver passato Marco.
Quando è morto, qualcuno ha sbottato 'ha finito di soffrire, si è liberato'.
Un bel cazzo.
Noi compagni della 5^C Meccanici gli siamo stati amici fino in fondo. Forse siamo stati così uniti proprio grazie a Marco. Comunque almeno un paio di volte all'anno lo si andava a trovare. Fino a quando si è potuto lo abbiamo portato fuori, poi stavamo a cena a casa sua.
Noi compagni della 5^C Meccanici sappiamo bene che Marco, se avesse potuto, sarebbe restato attaccato a quella vita di stenti con le unghie. Altro che liberazione.
Per questo non voglio girare il pollice, ne in un senso ne nell'altro.
Io sono per la consapevolezza di ogni individuo e sulla garanzia della sua personale libertà (non voglio che Luigi si accanisca sul mio corpo
)
Ma guarda te se tocca a me fare il liberista.
Per il discorso sul volontariato, per cui dovevo una risposta.. ma il tempo è tiranno (per fortuna).
Credo che portare la discussione su di un tema così delicato ai livelli da mercato del pesce (non qui dentro), com'è occorso in questa occasione, consenta a gente che non ha nessuna cognizione di causa di potersi esprimere su questioni più grandi di loro.
Sia ben chiaro che non sto parlando di nessuno dei presenti, perchè vi ritengo tutti dotati di capacità intellettive consone all'argomento.
Fa parte della democrazia, mi direte. E avete ragione.
Credo che tanta gente, se avesse purtroppo modo di toccare con mano queste situazioni, ragionerebbe in ben altri termini.
Ragazzi ho sentito gente che solitamente arria al culmine della propria cultura quando si sintonizza sul Grande Fratello, pontificare sul tema...
Le suore che hanno accudito Eluana hanno tutta la mia stima, ma il padre resta sempre una delle due persone che più gli ha voluto bene durante la sua vita.
Come spesso accade ne è stata fatta una questione da fede calcistica, non da Fede religiosa, e come sempre tutto è capitolato nel calderone del pretesto politico.
Intanto almeno non si è parlato della crisi galoppante, dell'avvocato Mills etc etc.
Nessuno di noi ha cambiato opionione, forse ci capiamo un pò più reciprocamente (Luigi non avrai la mia milza). Quindi chiudo qui.. vado di la a commentare la grande idea liberista che ha avuto il nostro Presidente del Consiglio da Giardino: nazionalizzare le banche. Nemmeno Bertinotti avrebbe osato tanto.