Esattamente.
Ma più che da "complottardi", mi sembra questo il semplice comportamento di chi sa di vivere in uno spazio a tre dimensioni.
Se fossimo in uno a quattro - dove ci si può togliere la camicia senza prima essersi levata la giacca - allora potrei anche credere sia possibile impiccarsi alla maniglia di una porta.
Del resto mi comporto similmente anche per quel tale che la pistola l'aveva posata sul comodino, o quell'altro soffocatosi in carcere con un sacchetto, con in servizio guardie mai più viste, come non lo erano state prima.
Guarda caso personaggi che in quei momenti storici avrebbero potuto opporsi a taluni avvenimenti poi realizzatisi.
In questi episodi è chiara la volontà di firmare il delitto.
Mandi.
Luigi
P.S.: per altro non credo neppure alla gente fucilata con indosso il pastrano, senza che questo venga minimamente scalfito.
Ciò mi ricorda all'opposto - in tutti i sensi - la fine di un mio avo, fuoriuscito in Francia ai tempi del Fascismo, e morto tanto ufficialmente quanto improvvisamente di polmonite.
Riconsegnati i suoi averi alla famiglia, questa non si stupì del fatto. Con i buchi che aveva il suo cappotto, hai voglia i colpi d'aria...