La questione finanziaria che lega Russia e Cina agli USA è complessa. No: complicata, almeno per le mia modeste capacità di comprensione.cavalli ha scritto:Luigi è da augurarsi che Russia e Cina li tengano a freno
Da un lato abbiamo gli USA che sono indebitati in maniera astromica. Grossa parte di questo debito (e qui parlo solo del debito pubblico, non di debito privato, quello delle obbligazioni di società USA) è nelle mani di due stati esteri, Russia e Cina (anche qui: non si considerano i Treasure Bonds in mani private estere).
Solitamente, in campo economico, i creditori possono avere grossa mano negli affari del debitore. Lo tengono sorvegliato da vicino, ne possono influenzare le iniziative, negarne alcune, favorirne altre ecc. ecc. . Di più: se dal campo legale e lecito, si sconfina nell'illecito e nel criminale, vedi usuraio/strozzino con le sue vittime, il creditore dispone lettralmente della vita del debitore. D'altro canto è anche vero che se il creditore è molto o troppo esposto con un debitore sarà nel suo interesse che il debitore sopravviva, perchè solo in questo modo sopravvive peril creditore la certezza (speranza?) di veder ripagato il debito.
Russia e Cina sembra che si comportino più come che teme che il loro debitore affondi che altro. Anche in occasione della questione georgiana, i russi hanno si criticato gli USA ma non più di tanto, più che altro indirizzando le critiche verso ben precise persone NON (ancora?) rivestite di cariche ufficiali, provati cittadini speciali, per così dire (McCain, anzi: il suo enturage). Molto blanda come presa di posizione. Dall'altro, invece, abbiamo il debitore che nella stessa occasione non solo ha agito nel giardino del creditore, ma che addirittura se ne esce con dichiarazioni ufficiali, politicamente impegnative, in cui si bacchetta pesantemente il creditore, addirittura minacciando espulsioni dal consesso mondiale che conta ecc. ecc.
Strano, no?
Vero è che i bilanci di stato russi e cinesi, con tutti quei dollari in pancia, temono come la peste una ulteriore svalutazione del dollaro (come se una bella parte del bilancio di un'azienda fosse di azioni Lehman Bros. Fino alla settimana scorsa erano attivi magari per miliardi. Oggi quella posta di bilancio è zero. Roba da fallimento...), però qui siamo oltre. O sanno perfettamente che la situazione è MOLTO (ma davvero MOLTO) peggiore di quello che noi comuni mortali possiamo immaginare, e quindi fanno di tutto per tenere botta col dollaro, e quindi evitano di fare qualsiasi onda che possa far affondare la barca, oppure sanno che c'è un piano di salvataggio (in cui magari loro avranno parecchia carne e niente ossa) o ancora la minaccia di cui parla Luigi è ben lungi da essere flatus vocis, anzi: tutt'altro.
Bel guazzabuglio...
Ciao