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Roby
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Dal Molin sì, Dal Molin no

BASE USA/ DA COMUNE VICENZA OK A REFERENDUM AMPLIAMENTO.

Il consiglio comunale di Vicenza ha approvato con 25 sì, 2 no e 3 astenuti il ricorso a un referendum popolare sull'allargamento della base americana del Dal Molin. La delibera, proposta dalla maggioranza di centrosinistra, prevede la "indizione di una consultazione popolare (referendum) sulla destinazione dell'area aeroportuale Dal Molin ove è previsto l'insediamento di una base militare americana".
Soddisfato il sindaco Achille Variati (Pd), per il quale "in questi casi è legittimo acquisire il parere della popolazione. La responsabilità  oggi è quella di non lasciare la città  zittita, di non continuare in un silenzio che potrebbe trascinare Vicenza in una diaspora anche interna dolorosa e pericolosa".
"Al commissario Paolo Costa - prosegue - il governo Prodi non ha dato potere di negoziato ma esclusivamente l'obiettivo di realizzare l'allargamento. Ho parlato con il governo - continua - che ha da salvaguardare una ragion di Stato, ma questa deve sapersi coniugare con le ragioni della comunità . Sarebbe drammatico - conclude - per la nostra libertà  e democrazia che la ragion di Stato fosse imposta con i manganelli".


Quale sarebbe il giusto criterio per questa decisione?
E' giusto che il progetto venga avverito come una minaccia, come una penalizzazione da parte dei Vicentini?
Ricordiamoci che si parla dell'ampliamento di una base già  esistente, ma sembra che a Vicenza il tutto venga avvertito come una invasione nuova e mai vista. La Ederle è attiva da decenni e, diciamocelo, nessuno si è mai lamentato.
Un referendum mi sembra una soluzione poco logica, visto che l'area è comunque destinata ad un utilizzo militare.
E' giusto mettere a repentaglio interessi commerciali, credibilita', e cooperazione internazionale per l'ampliamento di una base che a Vicenza può portare miglioramenti?

Ciao a tutti.
Roby
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Luigi
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Re: Dal Molin sì, Dal Molin no

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cupro
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Re: Dal Molin sì, Dal Molin no

Roby ha scritto:BASE USA/ DA COMUNE VICENZA OK A REFERENDUM AMPLIAMENTO.

Il consiglio comunale di Vicenza ha approvato con 25 sì, 2 no e 3 astenuti il ricorso a un referendum popolare sull'allargamento della base americana del Dal Molin. La delibera, proposta dalla maggioranza di centrosinistra, prevede la "indizione di una consultazione popolare (referendum) sulla destinazione dell'area aeroportuale Dal Molin ove è previsto l'insediamento di una base militare americana".
Soddisfato il sindaco Achille Variati (Pd), per il quale "in questi casi è legittimo acquisire il parere della popolazione. La responsabilità  oggi è quella di non lasciare la città  zittita, di non continuare in un silenzio che potrebbe trascinare Vicenza in una diaspora anche interna dolorosa e pericolosa".
"Al commissario Paolo Costa - prosegue - il governo Prodi non ha dato potere di negoziato ma esclusivamente l'obiettivo di realizzare l'allargamento. Ho parlato con il governo - continua - che ha da salvaguardare una ragion di Stato, ma questa deve sapersi coniugare con le ragioni della comunità . Sarebbe drammatico - conclude - per la nostra libertà  e democrazia che la ragion di Stato fosse imposta con i manganelli".


Quale sarebbe il giusto criterio per questa decisione?
E' giusto che il progetto venga avverito come una minaccia, come una penalizzazione da parte dei Vicentini?
Ricordiamoci che si parla dell'ampliamento di una base già  esistente, ma sembra che a Vicenza il tutto venga avvertito come una invasione nuova e mai vista. La Ederle è attiva da decenni e, diciamocelo, nessuno si è mai lamentato.
Un referendum mi sembra una soluzione poco logica, visto che l'area è comunque destinata ad un utilizzo militare.
E' giusto mettere a repentaglio interessi commerciali, credibilita', e cooperazione internazionale per l'ampliamento di una base che a Vicenza può portare miglioramenti?

Ciao a tutti.
Roby
Caro Roby, il progetto del Dal Molin non è avvertito da tutti i vicentini come un pericolo o come penalizzante.
Quando si parla dei vicentini, infatti, si dimentica che la bagarre è orchestrata da poche migliaia (tremila circa "contatisi"
nelle ultime amministrative) capeggiati da quattro sgallettati in cerca di notorietà  e di poltrone che si sono assunti l'onere
(ma chi glielo ha chiesto...?) di erigersi a paladini di tremabondi e indifesi cittadini in nome di una pseudo democrazia
strettamente a senso unico. Una democrazia che non tiene conto dei diritti degli altri, farcita di atti discriminatori e
prepotenti, lesiva delle liberta di una maggioranza comunitaria vicentina, con iniziative spesso fuori da ogni contesto civile
e penalmente perseguibili. Sono giunti a chiedere al loro scudiero di fermare i lavori al dal Molin per abusi edilizi nel progetto
mentre loro continuano sfacciatamente ed "eroicamente" a bivaccare nei loro, quelli si, tendoni abusivi.
A tutto questo si aggiunga la caduta di stile di un primo cittadino che non brilla certo per la sua imparzialità  e che di fatto
ha consegnato il governo della città  in mano ai no dal Molin infischiandosene altamente di quel circa cinquanta per cento
di vicentini che non lo hanno votato. Ed ora viene a parlare di dare voce ai vicentini? e con cosa? con un referendum che,
e lui amministratore dovrebbe ben sapere, non ha assolutamente alcuna rilevanza pratica così come può esserla una
chiacchera da cortile.
Io credo che gli avvoltoi della speculazione edilizia e dei super condomini con annessi mega-ipermercati e spianate d'asfalto
per parcheggi abbiano già  pronti progetti con lottizzazione e urbanizzazzione dell'area e ai quali non vi sarà  alcun
comitato ad opporsi salvando così l'economia della città  :twisted: (:-x) :twisted: (:-x) (:-x) (:-x)
non rimpianti, ma solo sane nostalgie.
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Re: Dal Molin sì, Dal Molin no

Bravo Cupro concordo in toto!
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Re: Dal Molin sì, Dal Molin no

cupro ha scritto: Io credo che gli avvoltoi della speculazione edilizia e dei super condomini con annessi mega-ipermercati e spianate d'asfalto
per parcheggi abbiano già  pronti progetti con lottizzazione e urbanizzazzione dell'area e ai quali non vi sarà  alcun
comitato ad opporsi salvando così l'economia della città  :twisted: (:-x) :twisted: (:-x) (:-x) (:-x)
Ciao Cupro

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Re: Dal Molin sì, Dal Molin no

Ci sono due discussioni aperte sullo stesso tema... Per la base a Vicenza vi invito a continuare qui, per quanto riguarda l'altro thread direi di continuare a parlare, ovviamente se volete e se ci sono altri spunti per la discussione, dei rapporti tra USA e Italia.
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Re: Dal Molin sì, Dal Molin no

Dal Corriere del 29/07/08:

Accolto il ricorso sulla Dal Molin di Vicenza, ribaltata decisione del Tar. «Referendum non si deve fare»

ROMA - Il consiglio Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Difesa contro l'ordinanza del Tar del Veneto che il 18 giugno scorso aveva accolto la domanda di sospensione dei provvedimenti relativi alla realizzazione del progetto Dal Molin di ampliamento della Base militare Usa di Vicenza.

REFERENDUM NON SI DEVE FARE - Il via libera all'ampliamento della base militare Usa di Vicenza non può dipendere dall' esito della consultazione della popolazione interessata e non risultano «riscontri concreti» sui rischi di danno ambientale indicati nella ordinanza del Tar del Veneto: spiega ancora la quarta sezione del Consiglio di Stato nella sentenza con cui ha annullato l'ordinanza del Tribunale Amministrativo. «Non rientra nella procedura di autorizzazione ad un insediamento militare, di esclusiva competenza dello Stato, la consultazione della popolazione interessata - è detto in una nota - nè tanto meno essa è prevista nella procedura risultante dal Memorandum del 1995; tale consultazione è stata soltanto ipotizzata nelle dichiarazioni del Ministro della Difesa pro tempore in sede parlamentare». Palazzo spada sottolinea, inoltre, che «la realizzazione di infrastrutture sul territorio nazionale, finanziata dagli Stati Uniti, è disciplinata dal Memorandum del 1995, che prevale sulla disciplina italiana e comunitaria in materia di procedure ad evidenza pubblica per l'assegnazione delle commesse pubbliche». Quanto ai profili di danno ambientale segnalati nell'ordinanza del TAR, la quarta sezione li ritiene «privi di riscontri concreti, anche in relazione alla successiva autorizzazione alla progettazione dell'intervento sul lato ovest dell'Aeroporto - per cui si è rivelato determinante l'impulso del Commissario straordinario - che ha spostato il progettato ampliamento su una area già  destinata prevalentemente ad attività  aeroportuale e di cui è prevista la dismissione da parte della amministrazione militare italiana, senza quindi alcun cambio di destinazione d'uso».


....e finalmente si ragiona....

Ciao a tutti.
Roby

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Re: Dal Molin sì, Dal Molin no

Roby ha scritto:Dal Corriere del 29/07/08:

Accolto il ricorso sulla Dal Molin di Vicenza, ribaltata decisione del Tar. «Referendum non si deve fare»

ROMA - Il consiglio Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Difesa contro l'ordinanza del Tar del Veneto che il 18 giugno scorso aveva accolto la domanda di sospensione dei provvedimenti relativi alla realizzazione del progetto Dal Molin di ampliamento della Base militare Usa di Vicenza.

REFERENDUM NON SI DEVE FARE - Il via libera all'ampliamento della base militare Usa di Vicenza non può dipendere dall' esito della consultazione della popolazione interessata e non risultano «riscontri concreti» sui rischi di danno ambientale indicati nella ordinanza del Tar del Veneto: spiega ancora la quarta sezione del Consiglio di Stato nella sentenza con cui ha annullato l'ordinanza del Tribunale Amministrativo. «Non rientra nella procedura di autorizzazione ad un insediamento militare, di esclusiva competenza dello Stato, la consultazione della popolazione interessata - è detto in una nota - nè tanto meno essa è prevista nella procedura risultante dal Memorandum del 1995; tale consultazione è stata soltanto ipotizzata nelle dichiarazioni del Ministro della Difesa pro tempore in sede parlamentare». Palazzo spada sottolinea, inoltre, che «la realizzazione di infrastrutture sul territorio nazionale, finanziata dagli Stati Uniti, è disciplinata dal Memorandum del 1995, che prevale sulla disciplina italiana e comunitaria in materia di procedure ad evidenza pubblica per l'assegnazione delle commesse pubbliche». Quanto ai profili di danno ambientale segnalati nell'ordinanza del TAR, la quarta sezione li ritiene «privi di riscontri concreti, anche in relazione alla successiva autorizzazione alla progettazione dell'intervento sul lato ovest dell'Aeroporto - per cui si è rivelato determinante l'impulso del Commissario straordinario - che ha spostato il progettato ampliamento su una area già  destinata prevalentemente ad attività  aeroportuale e di cui è prevista la dismissione da parte della amministrazione militare italiana, senza quindi alcun cambio di destinazione d'uso».


....e finalmente si ragiona....

Ciao a tutti.
come volevasi dimostrare :--"" (:s:) :wink:
non rimpianti, ma solo sane nostalgie.

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