CACCIATORI DELLE ALPI
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clandestini

Ascoltando il telegiornale sento dell'ennesimo sbarco di clandestini, per la maggior parte magrebini, sulle coste di Lampedusa e mi sono chiesto che fine fanno queste persone una volta che vengono prese in consegna dalle forze dell'ordine?
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Re: clandestini

CACCIATORI DELLE ALPI ha scritto:Ascoltando il telegiornale sento dell'ennesimo sbarco di clandestini, per la maggior parte magrebini, sulle coste di Lampedusa e mi sono chiesto che fine fanno queste persone una volta che vengono prese in consegna dalle forze dell'ordine?
vengono portati nel centro di accoglienza di Lampedusa....poi se questo e' pieno vengono smistati negli altri centri di accoglienza sparsi per l'Italia e poi....una volta identificati e se il Loro governo li riconosce come propri cittadini vengono rimpatriati.
Le spese x il rientro dovrebbero essere a carico del nostro governo ma non so se c'e' anche qualche contributo dall'europa, presumo di si.
Per quanto riguarda i centri di accoglienza vitto ed alloggio dovrebbero esser a spese nostre.
Per quanto riguarda quelli non identificati....non so.

beh, io so questo
Alp. Malaguti Daniele
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grazie per la delucidazione, cmq sono dell'idea che attualmente per l'italia e l'europa sia tra peggiori problemi da risolvere, penso pure che è ora che il nostro governo e l'UE si decidano ad intervenire con provvedimenti forti per cercare di contrastare questa "invasione" perchè è di questo che si tratta, perchè altrimenti prepariamoci a vivere in un paese di extracomunitari.
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Luigi
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CACCIATORI DELLE ALPI ha scritto:grazie per la delucidazione, cmq sono dell'idea che attualmente per l'italia e l'europa sia tra peggiori problemi da risolvere, penso pure che è ora che il nostro governo e l'UE si decidano ad intervenire con provvedimenti forti per cercare di contrastare questa "invasione" perchè è di questo che si tratta, perchè altrimenti prepariamoci a vivere in un paese di extracomunitari.
Il tuo ragionamento, caro Cacciatore, non ha lacune logiche solo sotto una ben specifica ipotesi: che anche la UE ed il nostro governo considerino questa, come te e molti altri fanno, un'invasione.
Che così non sia mi pare si possa riconoscere dalle tre leggi sull'imigrazione che abbiamo avuto in Italia (Turco-Napolitano, Bossi-Fini, Amato-Ferrero: perchè sempre "doppie", quanto a "paternità "?), le quali, al di là  di una differenza di facciata, non hanno fatto altro che rafforzare il fenomeno.
E allora è secondo me utile porsi la solita domanda: cui prodest?

Spunto di riflessione finale: si considerino le cifre ufficiali sulle vittime dell'aborto in Italia, a partire dalla sua legalizzazione, si considerino quelle sugli ingressi di immigrati extracomunitari nello stesso lasso di tempo, e si traggano le conclusioni che si preferiscono.
Visto il similare ordine di grandezza dei due numeri, la mia opinione è semplicemente questa: una generazione di italiani assassinati colla complicità  del loro stesso governo è stata sostituita da una generazione di stranieri.
Perchè?

Mandi.
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Federico
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Luigi ha scritto:
CACCIATORI DELLE ALPI ha scritto:grazie per la delucidazione, cmq sono dell'idea che attualmente per l'italia e l'europa sia tra peggiori problemi da risolvere, penso pure che è ora che il nostro governo e l'UE si decidano ad intervenire con provvedimenti forti per cercare di contrastare questa "invasione" perchè è di questo che si tratta, perchè altrimenti prepariamoci a vivere in un paese di extracomunitari.
Il tuo ragionamento, caro Cacciatore, non ha lacune logiche solo sotto una ben specifica ipotesi: che anche la UE ed il nostro governo considerino questa, come te e molti altri fanno, un'invasione.
Che così non sia mi pare si possa riconoscere dalle tre leggi sull'imigrazione che abbiamo avuto in Italia (Turco-Napolitano, Bossi-Fini, Amato-Ferrero: perchè sempre "doppie", quanto a "paternità "?), le quali, al di là  di una differenza di facciata, non hanno fatto altro che rafforzare il fenomeno.
E allora è secondo me utile porsi la solita domanda: cui prodest?

Spunto di riflessione finale: si considerino le cifre ufficiali sulle vittime dell'aborto in Italia, a partire dalla sua legalizzazione, si considerino quelle sugli ingressi di immigrati extracomunitari nello stesso lasso di tempo, e si traggano le conclusioni che si preferiscono.
Visto il similare ordine di grandezza dei due numeri, la mia opinione è semplicemente questa: una generazione di italiani assassinati colla complicità  del loro stesso governo è stata sostituita da una generazione di stranieri.
Perchè?

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Te sempre a mettere il dito nella piaga eh, Luigi? :lol:

Scherzi a parte ciò che dici è vero. Sorprende - o forse no - che pochi, e nessuno dei main stream media, lo dicano chiaro e tondo.

Come nessuno dice che in occidente si assiste da qualche decennio ad un processo in costante moto accelerato che prevede la sparizione di fette sempre più grosse di economia reale, sostituita (ma solo per fatturato, realizzato da molto meno addetti e i cui utili sono goduti da pochissimi) da quella finanziaria.

Credo che i due processi, immigrazione e economia di carta anzi: virtuale, vadano a braccetto. O, il che è peggio, la prima è effetto della seconda.

Ora stiamo vivendo, ma nessuno ce lo dice a chiare lettere, la (possibile? probabile? certa?) crisi nera dei mercati finanziari. Siamo vicini al punto in cui i triliardi di dollari virtuali che girano per il mondo, aumentando - chissà  perchè - ad ogni passaggio (mi ricorda la proverbiale m***a dei cazziatoni najeschi, che aumenta ad ogni passaggio), vorranno essere incassati da qualcuno (cioè noi, i risparmiatori), mentre dall'altra parte del processo non ci sarà  nessuno a renderceli.

In tutto questo, i nostri governanti presenti e recenti passati che fanno? Intendo dire: oltre a pompare soldi veri (nostri) in un sistema morto, elargendo crediti d'emergenza a operatori finaziari (privati) sull'orlo (o ben oltre) il fallimento, stanno forse cercando soluzioni? Hanno forse messo un freno alla fuga di imprese dal paese? Hanno forse favorito il lavoro in qualche modo? Si sono impegnati nel rendere favorevole lavorare nel nostro paese? In una frase, hanno forse cercato di conservare l'economia reale, quella fisica, l'unica che potrebbe forse, con tanta fatica e aiuto, traghettare il paese oltre il crash? No, anzi: hanno fatto e fanno il contrario.

Ciao
Art. Federico
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Hellis
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...da qualunque parti la si guardi, si fa il botto. Non è questione di 'se', ma di 'quando'.
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Luigi
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Federico ha scritto: Te sempre a mettere il dito nella piaga eh, Luigi? [...]
Intanto bentornato.
E, davvero, ogni tanto mi vergogno un po' a trasformare il forum in una specie di tribuna personale. Però quando non agisco di iniziativa mi ci tirano per i capelli :)
Del resto torno da un viaggio (non turistico) nel Belgio, per cui puoi ipotizzare il mio stato d'animo. Se già  è difficile vivere in un paese per metà  costruito da muratori forse liberi, ma certo non del mestiere, figurati a passare qualche giorno in uno che non ha un solo mattone sano.

Ai problemucci finanziari in corso avevo accennato, dall'alto della mia incompetenza, già  nella discussione sul Finis Italiae.
Quanto hai scritto mi permette però di rimestolare ancora un poco la letamaia, anche perchè si ricollega al tema di quali interessi muovano davvero i nostri governanti (senza grosse differenze di colore, quindi senza vere strade alternative da percorrere, almeno subito).
Poichè non sono il solo a seguirlo (mal comune mezzo gaudio, diciamo), penso che altri possano confermare che quanto sta accadendo era stato preventivato almeno da un anno dal giornale on-line di FDF. Cioè, in poche parole, l'ex responsabile culturale di un movimento politico di reietti, un giornalista cacciato dal giornale della Conferenza ecumenista italiana (o episcopale? Ora non ricordo bene) e un paio di esperti finanziari di nicchia avevano previsto quello che ora Prodi & C apprendono con sorpreso stupore, tanto da tentare di vendere pure, anche se solo per un paio di giorni, la favola che quanto avviene oltre Atlantico non toccherà  l'Europa.

Ora, questo fatto pone due sole alternative: o la nostra dirigenza politico-burocratica è fatta di incompetenti di livello fantascientifico, o non serve gli interessi della Nazione, ma quelli di altri.
La prima tesi è molto diffusa fra la gente che, spesso non per colpa solo sua, limita la sua OSINT a Paolo Mieli o Emilio Fede, sempre con l'accortezza di applicarne i risultati solo alla controparte.
Ma qui sarebbe chiaramente fuori luogo, per cui non rimangono evidentemente margini di manovra.
E allora bisogna riconsiderare il tutto, a partire magari - solo per fare un esempio - dal rivoltolamento degli italiani (affinchè dalle loro tasche cadessero pure gli ultimi centesimi della "moneta di occupazione" loro imposta) realizzato magistralmente dalla triade Bersani/TPS/Visco "the fisco", e chiedersi se le risorse così recuperate servono a meglio combattere gl iincendi, o sono invece comprese nei miliardi di euro che ogni giorno la BCE brucia per sostenere le borse, e che ricordano i 60.000 mld. di lire bruciati da altri (altri?) una quindicina di anni fa; azione che a me rammenta anche da vicino l'effetto del botulino che talune signore di sessant'anni si fanno iniettare senza economie, e che è solo quello di peggiorare - e non poco - la situazione già  difficile.

E a questo punto, passando dall'analisi strategica alle previsioni, vien da domandarsi se certi accenni ai fucili dei giorni scorsi non siano volti a incoraggiare determinate reazioni, del resto già  abbastanza preventivabili in persone che si trovano da un giorno all'altro a fare la fame, reazioni magari favorevoli a ben precise derive, del resto già  in corso.
Prima che qualcuno mi dia del visionario complottista, accusa per altro del tutto lecita, riporto un breve passo tratto dal forum di Pagine di Difesa e firmato da Ezio Bonsignore. L'intervento partiva dal tema del cambiamento climatico, per cui evito di inserirlo tutto (ma se qualcuno è interessato basta che lo dica), ma le conclusioni sono generali e interessanti:

"... andiamo verso un tipo di società  imperiale/aristocratica in cui alla stragrande maggioranza della popolazione verrà  concesso solo lo stretto necessario... Stiamo tornando verso un tipo di società  in cui un piccolissimo gruppo di privilegiati vanno in giro con il tiro a sei e vivono in palazzi stupendi con una marea di servitù, mentre tutti gli altri tirano avanti a piedi come possono. Per tutti noi, non ci saranno più auto, né elettrodomestici, né tantissime altre cose - semplicemente perché il nostro lavoro, con cui in sostanza pagavamo questi beni, non è più necessario."

Con una sola postilla, che la società  prossima futura sarà  forse di tipo imperiale, ma in una versione rovesciata, deformata e parodistica di quella originaria, sacra, romana e germanica.
E che per realizzarla un po' della vecchia ricetta del solve et coagula, in questo caso a livello di popoli, e non solo (vedere Sarkozy che chiama Monti), è piuttosto indicata.
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Luigi

P.S.: sei troppo critico con gli amministratori del basso impero. L'Alitalia è ancora nostra.
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Ottimo Luigi, e grazie per il bentornato. Belgio eh? Deve trattarsi di un viaggio interessante.

L'Alitalia è ancora nostra perchè è quello che il famoso Gordon Gekko (Michael Douglas in Wall Street di Oliver Stone) chiama "un polmone" cioè un sacco pieno d'aria, senza sostanza. Nel caso di specie è un sacco pieno di voti, cioè di tutto tranne che di qualunque cosa possa anche solo minimamente interessare ad un operatore di linee aeree. In pratica: quello che c'era da svendere/regalare agli amici degli amici è già  stato devoluto.

Secondo me la classe dirigente nostrana è composta dei due tipi: incompetenti (ma direi ignoranti tout court) e di servitori di altri padroni: noi non ci facciamo mai mancare nulla! :D

Mah... io la vedo brutta. Perchè non vedo nemmeno la possibilità  di una reazione, anche molto violenta (si: sto parlando di sangue che scorre) degli italiani contro la criminale insipienza dei nostri governanti. Altri popoli, forse, reagirebbero così, ma noi no. E, purtroppo, temo che con le buone non si cambierà  mai nulla.

A meno che la crisi finanziaria che aleggia sulle nostre teste, non scoppi in tutta la sua enorme potenza (effetto non voluto. La crisi che scoppia è come il coperchio che qualcuno, nel proverbio, non fa...). Forse, allora, dalla brace in cui ci si troverebbe, potrebbe uscire qualche cosa di meglio.

Ciao
Art. Federico
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In che parte del Belgio eri???? due settimane fa avevo su i miei, e a fine mese tocca a me...
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A proposito dei nostri dirigenti politici (ma allargherei il discorso a tanti burocrati) vi consiglio vivamente di leggervi la lettera che il Dr. Marco Gianni (Avvocato italiano che da molti anni vive e lavora all'estero) ha spedito al quotidiano Italia Oggi (che l'ha pubblicata sul numero di ieri).

Detta lettera è talmente interessante e per certi versi divertente che Libero di oggi la riprende per intero, ripubblicandola (e il fondo di Vittorio Feltri la presenta in prima pagina, sotto al titolone "CI VERGOGNAMO DI VOI").

La posterei qui ma siccome non si può e soprattutto occupa tutte le pagine 2 e 3 di Libero, sarebbe oltretutto difficile.

Se riuscite, però, leggetevela: dice molte delle cose che ci stiamo ripetendo da tempo.

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Riprendo questo virgolettato interessante, per uino spunto molto elementare
Luigi ha scritto: "... andiamo verso un tipo di società  imperiale/aristocratica in cui alla stragrande maggioranza della popolazione verrà  concesso solo lo stretto necessario... Stiamo tornando verso un tipo di società  in cui un piccolissimo gruppo di privilegiati vanno in giro con il tiro a sei e vivono in palazzi stupendi con una marea di servitù, mentre tutti gli altri tirano avanti a piedi come possono. Per tutti noi, non ci saranno più auto, né elettrodomestici, né tantissime altre cose - semplicemente perché il nostro lavoro, con cui in sostanza pagavamo questi beni, non è più necessario."
Facendo il punto della situazione, attualmente siamo 6 miliardi di persone che galoppano verso il collasso causato dalle fonti di energia che vedono, in un futuro remoto, la fine della produzione.
Perfetto. A mio parere sta iniziando l'adeguamento al fatto che fra 20 anni (30...40?) sarà  concesso solo a pochi il poter accendere l'interruttore della lavatrice. E meno ancora saranno quelli che potranno utilizzare un'auto, mentre gli aerei in volo (che non dispongono di nessuna tecnologia all'orizzonte che gli conceda di affrancarsi dal petrolio) si conteranno sulle dita di poche mani.
Detto questo si deve anche pensare che non sarà  più possibile spremere i campi con un'agricoltura intensiva e meccanizzata, quindi i 6 miliardi di persone non potranno essere 'nutriti' da madre terra.
Quindi lo stato sociale dovrà  essere completamente rivisto... si torna indietro (privilegi per pochi)? o poco a tutti?
Mi ripeto. Per me l'inizio del cambiamento sociale a cui stiamo assistendo e che il virgolettato sopra sottolinea, è l'inizio di un adeguamento.. e questa sarà  la parte morbida della curva di discesa.
Intanto dobbiamo fare i conti col fatto che l'industria attuale, per consentire a tutti di comprare la lavatrice, quindi per sopravvivere a se stessa, sforna milioni di lavatrici al giorno... mentre per assurdo ci stiamo avviando su una strada in cui in pochi la potranno accendere... è il collasso, il botto.

Intanto la grande finanza prepara chi sta vivendo al di sopra delle proprie possibilità  di consumo energetco, inculandogli (scusate il termine) i risparmi accumulati, in modo da abbassare personalmente e senza clamori le aspettative di benessere.
Siate positivi: lo fanno a fin di bene. L'alternativa sarebbe una drastica svalutazione, che susciteterebbe ben più clamore (vedi argentina)

E i clandestini che ci azzeccano? intanto ci fanno inezioni con gente che si accontenta di molto meno e ha una aspettativa di benessere ben più bassa della nostra. Insomma, vale la legge del 'chi si accontenta gode'.
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Hellis ha scritto:In che parte del Belgio eri???? due settimane fa avevo su i miei, e a fine mese tocca a me...
Kinshasa. O così mi è parso dalla composizione etnica :?

Riguardo al tuo ultimo intervento, io non credo (e per la verità  non lo crede nemmeno Bonsignore) che il cambiamento sarà  dovuto alle scarse materie prime.
Questa è solo la scusa principale con cui lo faranno passare (basta pensare al documentario di quel figuro di Al Gore).
Più tardi comunque posto anche il resto dell'intervento.

Saranno privilegi mostruosi per pochissimi.
Pensiamo a come vive un Bill Gates, e come vivono 300 mln di suoi compatrioti.
Per avere un confronto, si pensi solo al fatto che quando Guglielmo II (che era l'imperatore del più avanzato paese del mondo) voleva fare il bagno si faceva portare la vasca da un vicino albergo. Non una gran differenza rispetto al bigoncio di molti suoi sudditi (come si dice bigoncio in tedesco?)
Invece che andare avanti siamo andati indietro, mi pare...

Mandi.
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beh se non sei troppo lontano da Ostende... su di là  di hanno la birra buona (almeno quella). C'è quella dei frati... come si chiama azzzz....

bigoncio in tedesco, si dice tinozza.
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Hellis ha scritto:beh se non sei troppo lontano da Ostende... su di là  di hanno la birra buona (almeno quella). C'è quella dei frati... come si chiama azzzz....

bigoncio in tedesco, si dice tinozza.
La birra dei Frati Trappisti se non sbaglio. Poi c'è la Stella Artois, ma siamo decisamente più sul commerciale, anche se si tratta di una delle marche più antiche d'europa. Buone birre, in generale, lassù in quei dintorni. ma del resto lassù è pure la patria della cervogia, e quindi...

Ciao

P.S.: ma non si diceva tinozzen?
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Luigi ha scritto:
Hellis ha scritto:In che parte del Belgio eri???? due settimane fa avevo su i miei, e a fine mese tocca a me...
Kinshasa. O così mi è parso dalla composizione etnica :?

Riguardo al tuo ultimo intervento, io non credo (e per la verità  non lo crede nemmeno Bonsignore) che il cambiamento sarà  dovuto alle scarse materie prime.
Questa è solo la scusa principale con cui lo faranno passare (basta pensare al documentario di quel figuro di Al Gore).
Più tardi comunque posto anche il resto dell'intervento.

Saranno privilegi mostruosi per pochissimi.
Pensiamo a come vive un Bill Gates, e come vivono 300 mln di suoi compatrioti.
Per avere un confronto, si pensi solo al fatto che quando Guglielmo II (che era l'imperatore del più avanzato paese del mondo) voleva fare il bagno si faceva portare la vasca da un vicino albergo. Non una gran differenza rispetto al bigoncio di molti suoi sudditi (come si dice bigoncio in tedesco?)
Invece che andare avanti siamo andati indietro, mi pare...

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In questo discorso, che giudico rigoroso, si inserisce secondo me la questione dell'eugenetica, materia che sempre dalla patria della cervogia, da oltre Manica e da oltre Atlantico (cioè da paesi nei quali il Cattolicesimo - direi Cristianesimo ma non vorrei essere frainteso - ha evidentemente lasciato solo qualche vaga traccia, come gocce di pioggia che facilmente e velocemente scivolano via) da qualche decennio in qua si propugna ad ogni piè sospito, ìin qualunque occasione e con qualunque mezzo da parte di persone ammantate di autorità , col risultato che più passa il tempo e meno i piccoli, che siamo noi, si scandalizzano.

Ciao
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