Dep.Misti,Territoriali,Sez.Mag.

[Gio]

Interessante testimonianza anche perché, se non rara, quasi unica.
Sintetizzando: i richiamati come te, in un futuro richiamo che avrebbe compreso le unità (Cp di Sicurezza e altro), avreste costituito il nucleo preposto ad accoglierli e dare loroinformazioni e i materiali secondo tabelle. Una sorta di fureria: quella che è stato il primo impatto per tutti noi quando giungemmo per la prima volta in caserma? Era questo lo scopo ed è stata pure la tua impressione? Operavate in borghese?
Comunque grazie. Magari se ne accodassero altri.

[giampaolo]

Innanzitutto una precisazione ed una richiesta di scuse:ho erroneamente parlato di deposito quando avrei dovuto usare invece il termine "Sezione di magazzino" ,che è appunto il tipo di ente preposto al ricevimento e vestizione dei richiamati; per il resto : sì,non ci è stato richiesto di indossare l'uniforme,e sì,la trafila cui saremmo stati destinati era appunto quella descritta.Non ci è stato invece comunicato,neppure in via confidenziale,quali sarebbero state le unità da costituire per mobilitazione,notai solo su un appunto a noi destinato che era previsto in precedenza di costituire pressola Sez.di magazzino in cui mi trovavo,due battaglioni meccanizzati;e,al riguardo,mi chiesi dove avrebbero preso i cingolati necessari...

[Gio]

Grazie per la precisazione e ..... avanti altri richiamati !

[Gio]

Pensandoci bene potevano ricevere i mezzi da Lenta. Molti hanno scoperto dalla stampa solo adesso quanti mezzi ci sono accantonati. Ora certamente di più per i tanti reparti soppressi ma anche alla tua epoca ce n'erano molti magari proprio adatti alla busogna...

[giampaolo]

Ignoro quanti mezzi in condizioni di efficienza fossero accantonati,tuttavia,se ve ne fossero,sarebbe stato più logico assegnarli ai reparti motorizzati che erano in vita e non a quelli di mobilitazione,tenuto conto dei tempi necessari sia al dispiegamento che al necessario addestramento di amalgama.Ricordo che erano previsti tempi che per le compagnie di sicurezza erano di due-tre giorni ma,ad esempio,per i gruppi di artiglieria (questi certamente disponevano di pezzi accantonati che,pur non essendo l'ultimo grido,mantenevano una certa efficacia) erano previsti 30 giorni.
Se un conflitto (alla Tom Clancy o alla "Terza guerra mondiale" di Hackett) si fosse sviluppato ,o si tratteneva l'armata rossa al Piave o i cingolati li avrebbero presi in consegna loro,visto che le loro tattiche prevedevano avanzate di 80-100km giornalieri,e tenuto inoltre conto che l'ordine di mobilitazione (giorno "M" ) sarebbe partito dal governo di cui ipotizzo,dati i precedenti storici e una certa italica tendenza al piede in due scarpe,una certa esitazione nell'impartirlo,così da dimostrare,una volta occupati dal nemico,la nostra bontà nei suoi confronti....sarò antipatriottico ma non mi fido...recentemente,e questo può essere argomento di discussione,è emerso un piano,denominato "Alabarda" che prevedeva ,nel caso di morte di Tito e conseguente avvicinamento all'URSS,di cedere,senza colpo ferire,il porto e la città di Trieste ai sovietici.POi come questo sarebbe stato gradito agli alleati è un altro discorso che potremmo sviluppare (certo è che non sarei stato a guardare,giuramento e governo legittimo o no...)

[Gio]

Tanto per parlare.
Ti chiedi perché tenere in vita reparti motorizzati con tanti mezzi cingolati accantonati. Forse per lo stesso motivo che mi son chiesto perché accantonare fal quando molti reparti in vita ancora con il garand…. Penso, ed è un mio modesto pensiero, che i reparti motorizzati dovevano operare per la difesa interna del territorio mentre i meccanizzati avrebbero costituito unità di rinforzo/sostituzione di quelle operanti a dx e sx del Tagliamento…. E poi all’epoca c’è stato un lungo dilemma: ruota o cingolo. Winter e Jolly, lettori assidui come me di tutto quello leggibile a quei tempi, lo possono testimoniare. Quanto all’addestramento: richiamando le classi non da molto congedate (bersaglieri e fanti meccanizzati) che avevano fatto 12, e prima ancora 15 mesi di naja, penso lo fossero abbastanza. Sicuramente molto più di alcuni reparti in via con personale con qualche mese/settimana di addestramento…. Certamente gli arancioni avrebbero inviati carri in continue ondate e non mi consolava che i primi potessero esser gli ungheresi. Per tutto il resto condivido il tuo pensiero.

[wintergreen]

Il problema era che quelli appena congedati conoscevano FAL e MG42, mentre non conoscevano i Garand e i Bren e magari MAB e Breda.
E poi si diceva che la prime 100 ore sarebbero state fondamentali, ma in 4 giorni non c'era neppure il tempo di mandare le cartoline di richiamo!
Altro dubbio: i materiali accantonati quanto erano pronti all'uso?

[1°San Giusto]

Le brigate motorizzate era previsto che rimanessero su ruota, in quanto dovevano spostarsi velocemente su tragitti lunghi per contrastare teste di ponte aviotrasportate e di sbarco. Le autoblindo Puma erano state progettate per sostituire i carri M47 dei battaglioni corazzati e conferire a questi una velocità pari ai battaglioni motorizzati, i quali nel tempo avrebbero dovuto ricevere le blindo trasporto truppe. Il battaglione San Giusto era l'unico nel V CdA a mantenere una fisionomia prevalentemente motorizzata in quanto avrebbe dovuto sostenere i combattimenti nelle zone più impervie del carso triestino e nei centri abitati, e tale rimase finché fu operativo. Con questo mi collego alla citazione dell'Operazione Alabarda, che se non ricordo male fu una delle tante esternazioni dell'allora presidente Cossiga e, per come venne riportata dalla stampa, lasciò estremamente dubbiosi e perplessi molti politici e militari. Non si capisce per quale motivo si doveva cedere Trieste senza colpo ferire dopo che si era costituito un apposito Comando Truppe Trieste, con la prevista mobilitazione di reparti quadro e di sicurezza e una pianificazione operativa che prevedeva la difesa almeno per alcuni giorni e forse, se la situazione fosse stata favorevole, magari anche qualcosa d'altro...

[wintergreen]

Concordo sulla singolarità del piano Alabarda. Tanto valeva dire che ci si sarebbe ritirati sul Piave senza combattere ! Una precisazione, per sostituire gli M47 si pensò alle Centauro e non alle Puma.

[1°San Giusto]

Giusta precisazione Wintergreen, il mio è stato evidentemente un lapsus. Ho attribuito le Puma, che sarebbero andate invece ai battaglioni motorizzati, al battaglione corazzato. In effetti le Centauro garantivano la necessaria mobilità unita alla potenza di fuoco del cannone da 105. Per quanto riguarda il piano Alabarda, andrebbe ben capito di che cosa si trattava in realtà e se le parole e il concetto siano stati riportati correttamente dalla stampa.

[Gio]

Winter, guarda se ti piace. Per esempio io non sapevo di una Sez Mag ad Alba (magari hanno attinto da li per vestirti: i materiali ruotavano).
Siamo a conoscenza di dove fossero i Dep Misti prima e le Sez di Mag POI. Appunto: poi. Tra la situazione al 1968 e quella in cui diventano Territoriali 1978 c'è il vuoto. Poi anni dopo spariscono per elevare ad autonome le loro Sezioni di Magazzino e cominciamo a sapere dove fossero. Naturalmente c'è di mezzo anche la ristrutturazione e magari liberandosi caserme, più agevoli per conservazione e vigilanza, ci saranno stati trasferimenti. Quando abbiam parlato degli OdB ne abbiam visto di "movimenti" specialmente se si scende al livello compagnia/batteria e distaccamenti vari....

[Leonardo]

Molto interessante, quindi Alba fu sede di un reparto militare anche nel dopoguerra.
Indubbiamente avevamo un grande Esercito, ramificato capillarmente su tutto il territorio: in passato avevo tentato di fare un'elenco, oltre che delle caserme, anche delle infrastrutture "minori", come i depositi munizioni, carburanti, materiali genio, ponti radio, centri nodali, ecc... ovviamente mi sono arenato ed ho ristretto la ricerca alla sola provincia di Vicenza e limitrofi!
Tornando ai depositi: oltre ai depositi dei CMZ di cui stiamo discutendo, esistevano anche quelli della Sussistenza (vestiario, materiali vari), penso ad esempio a Candiolo, Alessandria, Verona, Mestre, ecc., alcuni di dimensioni molto grandi, probabilmente anche questi avrebbero avuto un qualche ruolo nell'ambito della mobilitazione

[Gio]

Per Alba a me risulta anche, anni 60 inizio 70, distaccamento del 2° Rgt Alp CAR.

Pure limitandoti alla provincia di Vicenza ne trovi di siti militari e non certo minori: Site Pluto docet
A proposito della provincia in questione questa foto trovata su fb descrive un giro di materiali da Trento a Montecchio Maggiore a Udine...

[Leonardo]

Documento interessantissimo, perché si riferisce a tempi relativamente recenti: i CIL erano in vita tra la fine anni '90 e gli inizi dei '00.
Altra cosa interessante è la sede della 541^ Sez. di Magazzino a Montecchio Maggiore.
La 541^ era la sezione con sede a Schio (VI) nella storica caserma Pietro Cella (già caserma degli alpini ante guerra); mentre a Montecchio, caserma Ghisa vi era uno Stabilimento Veicoli da Combattimento.
Il tuo biglietto testimonia il cambio di sede della 541^, ipotizzo avvenuta a metà anni '90; altra cosa interessante è la sopravvivenza di alcune sezioni di magazzino fino ad anni in cui già era in corso il passaggio all'esercito di volontari e conseguente abbandono degli stessi piani di mobilitazione.

[wintergreen]

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Per Alba a me risulta anche, anni 60 inizio 70, distaccamento del 2° Rgt Alp CAR.
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Hai dati più precisi?