Se non ho capito male il lanciagranate automatico da 40mm (
qui i suoi dati ed alcune foto) è stato recentemente acquisito dall'E.I. e dovrebbe essere installato sui Defender del "Col Moschin".
Ieri sera, però, (l'ho visto pure io) era installato su di VM che portava anche una MG42 montata di fronte al passeggero (sembra di tornare indietro con la memoria ai tempi delle pattuglie esploranti nel deserto Libico-Egisiano durante la IIGM).
Credo che la come arma di bordo si tenda ancora a preferire l'MG42 alla Minimi. Io, in ogni caso, la preferirirei anche come arma di squadra.
Ho la netta impressione che il 7,62 sia molto più efficace del 5,56 (ma non l'ho mai sparato).
Questa critica del 5,56 riguardante la sua efficacia è presente da un po' nell'US Army.
Si diceva che il 5,56 permetteva al soldato di portare più caricatori, dato che pesa meno, ma i critici rispondono che la cosa è inutile se per mettere fuori combattimento un nemico di colpi gliene devi sparare due, invece che uno. A questo si aggiunga che nel peso odierno di tutto l'armamentario relativo al fucile che un soldato si porta dietro (lanciagranate fissato sotto alla canna e sue munizioni, eventuale telescopio, visori notturni e relative batterie ecc.) la percentuale di questo relativo ai caricatori (5,56 o 7,62) non è molto grande per cui...
Queste qui sopra sono le critiche all'M16 e derivati, molto in sintesi, di un Sottufficiale dei marines.
Egli era in Vietnam e visse sulla sua pelle il passaggio dall' M14 (arma più o meno equivalente al nostro FAL) all' M16.
Il suo ragionamento è il seguente: il Garand M1 risolse il problema del tiro semiautomatico, assente sui fucili precedenti; l'M14 risolse il problema della scarsa quantità di colpi "on board" del Garand e della sua incapacità di tiro in automatico. Riamane un mistero, per lui, quale sia il problema dell'M14 che l'M16 avrebbe risolto dal momento che la scarsa letalità del proiettile da 5,56 non ha, per lui, portato vantaggi sul fronte della maggiore autonomia di fuoco efficace. Secondo la sua esperienza le raffiche sparate nei cespugli e nel sottobosco Vietnamita da un M16, in occasione di sospetta o effettiva presenza di nemici, sparate per liberare i fianchi del suo reparto, erano molto meno efficaci di quelle dell'M14, essendo i piccoli e leggeri proiettili da 5,56 molto facilmente deviati e/o fermati dalla ramaglia. Inoltre lo shock dell'impatto del 7,62 mette fuori combattimento un nemico (anche se non colpito mortalmente), fermandolo, molto più efficacemente del 5,56.
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86