CACCIATORI DELLE ALPI
Sergente maggiore
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Difesa Aerea

Sul Volumetto "Bella Italia Armate Sponde" nel capitolo che tratta della difesa aerea missilistica,vengono elencati in ordine numerico e divisi per Reggimento (4° e 5°) vari siti missilistici per le Batterie Hawk, quello che non capisco è se questi siti venivano usati solo per lo schieramento in campagna delle batterie per esercitazioni e in caso di guerra, o le batterie si trovavano li stanziate in modo permanente con tutto il personale addetto?
Il 5° Rgt Contraerei di San Donà  del Piave aveva la 1°-2°-3° Btr stanziate in modo permanente rispettivamente a Basiliano-aquileia-fontanafredda mentre a San Donà  c'erano la Cp Trasmissioni ,BCS e la BSCF e comando di gruppo.
Mentre per il capitolo dedicato alle varie Caserme presenti sul territorio nazionale ho notato alcune dimenticanze quali:
Verona manca la Caserma "Passalacqua"
Bergamo manca la Caserma "Li Gobbi"
Spoleto la Caserma "Nino Bixio" fu chiusa nel dopo guerra
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Gio
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Si già  è parlato di Siti c/a e il riferimento era a quello di Placencis. Se cerchi nel sito lo trovi. I Siti erano fissi e protetti e operativi h24. Ciò non toglie che alla bisogna si poteva mettere tutto su ruote e spostarsi come mi sembra essere avvenuto dopo i missili su Lampedusa. O si sono spostate solo le quadrinate da 12,7?
Per le manchevolezze sul libro:non si può avere tutto dalla vita. Come già  detto c'era molto e troppo anche se per quanto riguarda il Lazio mancava molto.
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wintergreen
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Di errori ce ne sono tanti, ma effettivamente non si poteva pretendere tutto, altrimenti che divertimento c'era per noi!
leoperutz
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Il 5. Rgto di A/C Missili

Il 5. Rgto di A/C, con sede a Mestre, era organizzato su due gruppi. Il primo gruppo aveva base e comando a San Dona di Piave. Il gruppo era composto da 4 batterie ( non 3) in quanto a San Dona', oltre a BCS e comando, aveva sede anche una batteria operativa vera e propria.
Ad ogni batteria corrispondeva una sede logistica e un sito missilistico, localizzato nelle vicinanze ma completamente indipendente. Il sito era naturalmente operativo sulla base di 24 ore ma erano previsti diversi "stati di prontezza", ovvero, con una turnazione periodica che coinvolgeva tutte e 4 le batterie, il sito veniva posto in diverse condizioni di operativita' che stabilivano il grado di reattivita' ad una minaccia aerea. Nello stato piu' alto, il sito doveva essere in grado di reagire immediatamente ad un allarme aereo, comunicato dal comando aereo territoriale. Il che significava: radar in funzione, missili "riscaldati", alimentazione elettrica commutata sui generatori, codice criptati di trasmissione inseriti e tutto il personale necessario presente sul sito. I gradi di prontezza diminuivano gradualmente sino ad uno stato "rilassato" in H24, che prevedeva sostanzialmente il solo presidio del sito ad opera di un corpo di guardia e la reperibilita' del personale. Con la fine della guerra fredda nel 1989 gli stati di prontezza si sono rapidamente ridotti anche per ragioni di bilancio e gia' alla fine del 90 se ne contavano sostanzialmente solo due: H12 e H24 con poche differenze.
Il comando di riposizionamento della batteria veniva eseguito in due diverse condizioni. In condizioni tattiche la batteria doveva mantenere la protezione aerea degli obiettivi assegnati anche durante la rilocazione. Per questo si procedeva alla suddivisione in 2 sezioni, ciascuna dotata di un armamento e di un apparato radar il piu' possibile equivalente. Mentre la prima sezione si riposizionava, la seconda era in copertura. Quando la prima aveva raggiunto la destinazione e la piena operativita' veniva impartito l'ordine di riposizionamento alla seconda, che si ricongiungeva alla prima. In condizioni normali invece aveva luogo il riposizionamento strategico della intera batteria, con tempistiche e logistiche che variavano da caso a caso naturalmente ma che non prevedevano nessuna forma di operativita'.
L'ordine di riposizionamento tattico era abbastanza frequente perche' faceva parte della normale attivita' addestrativa mentre, durante il mio servizio alla 4., ricevemmo un solo ordine di riposizionamento strategico e fu durante la I guerra del Golfo, quando il 1 Gruppo fu assegnato alla difesa aerea della base NATO di Incirlik in Turchia. L'ordine rientro' a causa dell'evolversi rapido della guerra.
Le esercitazioni di lancio avvenivano in un sito di addestramento localizzato in Sardegna, a Perdasdefogu, non prevedevano il trasporto della batteria ma solo del personale che trovava sul sito una batteria di addestramento apposita.
Le quadrinate da 12,7 facevano parte della cosidetta "difesa contraerea vicina", erano utilizzate per la difesa stessa del sito, a cortissimo raggio, ( non per il presidio dello spazio aereo) e durante i riposizionamenti.
Mi risulta che il 5.Rgto sia stato chiuso nel 2000 e i siti dismessi. Nella Caserma Zampa della 4 batteria, credo abbia trovato sede un reparto di Trasmissioni, ma non ne sono certo.
Con GoggleEearth sono chiaramente visibili dall'alto i siti missilistici. Allego una foto della zona di Sacile, con la caserma Zampa, sede logistica della 4 e a sud-est, il sito. Sono riconoscibili in quelle due specie di "occhiali" in alto, le due sezioni, ognuna composta da 3 rampe di missili Hawk (le piazzole che si "irraggiano" dagli occhiali). In basso erano posizionati i radar di acquisizione (3, di diversa portata ed altezza) e di inseguimento (2, uno per ciascuna sezione) con gli shelter per il controllo e le trasmissioni, piu' alloggi, casematte e strutture logistiche varie.
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Immagine GoggleEarth dei siti della 4 batteria C/A Missili di Fontanafredda.
Immagine GoggleEarth dei siti della 4 batteria C/A Missili di Fontanafredda.
4batteria.jpg (111.05 KiB) Visto 13666 volte
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Gio
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Grazie per la qualità  delle informazioni e benvenuto tra noi.
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spitfirexyz
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A completamento della esauriente descrizione fatta da Leoperutz, nel periodo 1979/80 le batterie ruotavano
a turno, fra gli stati di prontezza di 20', 3 h, 12 h, 12 h/V (la memoria non è freschissima :oops: forse equivalente a 24h).

La "sezione tattica" era denominata AFP ed era così composta

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La disposizione standard della batteria.

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Un saluto

P.S. un interessante website/forum in lingua tedesca sul sistema Hawk
(scusate se lo faccio notare, il logo e banner sono una mia creazione :oops: )

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claudio75
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Dei filmati molto interessanti.
Certo che chi ha girato quele immagini in Italia avrebbe rischiato la forca.

Sul manuale che ci hanno dato con parsimonia alla SARVAM di Viterbo: c'è una sezione dedicata ai compiti dell aviere missilista con tanto di bella foto di un Nike-hercules angarato.
Dal manuale si deduce che la manutenzione e la movimentazione di detti giocattoli, era prevista anche la partecipazione di personale di truppa.
Se queste azioni venivano espletate in realtà  non lo posso sapere.
Quello che di sicuro avveniva il personale di truppa scelto poteva collaborare alla stesura dei piani di volo.
NB. i piani di volo sono classificati riservati.
Posso dire con certezza che l'accesso alla sala operativa degli schermi radar era off limit.(tranne lo scrivente).
Nota.
in fase di operatività  ovvero con operazioni in corso:la sala è off limit mentre in opportune condizioni era aperta al pubblico ci venivano anche le scolaresche in visita.
Io intervenni in sala operativa in condizione di operatività  per riparare una perdita d'acqua. Comunque vidi due oblo di lavatrice opachi e un buio pesto che non vedevo il lavoro che dovevo fare.(quante bestemmie quel giorno)
MI SCUSO DI AVER SFORATO DAL TOPIC MA UN PO DI NOSTAGIA ME LO PERDONATE.
Tre settimane fa mi son fatto un giretto vedeste che scatafascio.
mi sono rifiutato di fare foto.Voglio tenermi solo dei bei ricordi.
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spitfirexyz
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Nel 1979 successe un putiferio perchè venne trovata una confezione di pellicola Kodak vicino ad un gruppo elettrogeno.
La scatolina di cartone era tutta consumata e usurata ma si cercarono comunque gli autori del misfatto, senza successo, ovviamente.
Comunque qualche foto ci scappava, specie nell'area lancio, più lontana e meno visibile :-)

Nelle batterie Hawk, alla fine degli anni 70, alcune figure di operatore radar erano coperte anche da personale di truppa
con precisi incarichi (321M etc). Buona parte del personale addetto ai lanciatori era composto da personale di truppa.
Come operatore del radar CWAR mi son trovato spesso negli angusti confini della BCC, circondato da stellette e divise
di ogni forma, grado e nazionalità , compresi i temutissimi valutatori NATO.
Non era molto rassicurante aprire il portello di ingresso dello shelter della BCC, dopo una lunga corsa per mettere l'apparato
in "Remote", e trovarsi di fronte il Comandante di batteria, insieme a qualche Maggiore statunitense o a rudi Tenenti Colonnelli Italiani.
Ancor meno rassicurante passare un paio d'ore di fronte ad uno schermo radar con il loro occhi dietro la schiena intenti a scrutare
ogni tuo movimento, per poi compilare un dettagliato rapporto e assegnare una valutazione.
Il valutatore di Reggimento, di Gruppo o NATO ti seguiva poi anche nei controlli che venivano fatti all'apparato dopo la fase Volo.

Ma una volta imparato a gestire la pressione era tutto piuttosto coinvolgente anche perchè, tutto sommato, i "bersagli" da intercettare
erano poi aerei veri (F104, G-91, F4 etc)! :D

Un saluto
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Luigi
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Tutto ciò è impossibile.

È stato scientificamente dimostrato da un'équipe del Mindife come i soldati di leva non fossero in grado di compiere operazioni più complicate del pulire latrine o ramazzare cortili.
Già  nello strofinare le pignatte sono emerse forti limitazioni operative dei suddetti
:P 8) :wink:

Mandi.
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spitfirexyz
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Beh, in effetti pulire latrine o ramazzare cortili non è che ci riuscisse molto bene... :roll:

Anche per quanto riguarda l'aspetto estetico...meglio lasciar perdere :D

Un saluto


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cavalli
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è tutto questo con 150 lire al giorno! e poi la leva non serviva.
Per lo sbraco la colpa è sempre del superiore responsabile.
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni

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spitfirexyz
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"...Per lo sbraco la colpa è sempre del superiore responsabile..."

Infatti le punizioni erano severissime e implacabili :D

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A parte gli scherzi la vita militare, intesa come attività  giornaliere, rapporti con i superiori etc. etc.
era sicuramente particolare. Magari passavi giornate (o notti) intere con l'interfono in testa mentre i vari tecnici,
in genere marescialli, cercavano di far funzionare un apparato.
Mica potevi metterti a salutarli o scattare sull'attenti ogni volta e alle 5 del mattino, a loro non importava molto se avevi
un bottone mancante sulla mimetica.
Con il Maresciallo XX abbiamo fatto un figurone in una valutazione Nato eseguendo tutta la serie di controlli
successivi alla fase volo alla perfezione. Conoscendo bene l'inglese, leggevo la sequenza delle operazioni direttamente
dal manuale e lui le eseguiva, tutto ciò con a fianco un graduato americano che scriveva le sue belle note.

Ai tempi la batteria era ospitata all'interno della caserma di Alpini di Codroipo e non essendo molto abituati
alle formalità  si era un po' a disagio quando, per qualche motivo, si passava una giornata intera in caserma.
Anche alla batteria comando di San Donà  di Piave mi son sempre sentito un pesce fuor d'acqua.

Un saluto

P.S. l'unico, grosso, problema era che non si andava a casa...MAI! Non è un caso che il sistema Hawk sia anche conosciuto come:
Holiday And Weekend Killer

:D
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Luigi
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spitfirexyz ha scritto: Ai tempi la batteria era ospitata all'interno della caserma di Alpini di Codroipo e non essendo molto abituati alle formalità  si era un po' a disagio quando, per qualche motivo, si passava una giornata intera in caserma.
Bisogna considerare che era pure un CAR. Se non erano formali lì... :wink:
Mandi, e grazie per i bei racconti!
Luigi
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spitfirexyz
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Due gallerie di immagini attuali di alcuni siti Hawk in Germania
nella regione dello Schleswig Holstein.

Nindorf
http://www.flarakbtl36.de/nd1007/nd1007.htm

Deinstedt (BOC)
http://www.flarakbtl36.de/ds1007/ds1007.htm

Saluti

Un ringraziamento ai "ragazzi" del Flarakgrà¼ppe 36
Allegati
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