ok, è bello leggere le vostre risposte ma mi raccomando il rispetto per le idee altrui, giuste o sbagliate che siano.
e il coso lì lasciamolo fare
Dal punto di vista strettamente tecnico, sono le convenzioni internazionali a definire cosa è "guerra", cosa è "crimine di guerra", chi è "soldato".Abbadia ha scritto: Da che ci sono le guerre, "noi" siamo sempre i buoni, i valorosi, gli eroi, gli "altri "i cattivi, i vili, i marrani e continuera' a capitare.
Le " nostre " sono azioni di guerra , le "altre" sono atti di terrorismo.
Questo è esattamentequello che succederà (e succede).Abbadia ha scritto:
E cosa ottieni ? Che una delle due parti deve sopraffare l'altra ed é esattamente quello che i predicatori della violenza nelle moschee dicono; é chiaro che ognuno poi , in questo caso fa il tifo per la sua "squadra"
Brava nesinesi ha scritto:Scusa Abbadia ma non capisco cosa cazzo dici! Il rispetto ci deve essere per le pratiche che non prevaricano la dignità degli esseri umani, in senso di individui. E ti parlo di semplici norme, non riferite prettamente alle faccende religiose. Io da semplice essere umano, non rispetto affatto tutte le pratiche culturali dei vari popoli. Non mi sembra degno di rispetto seppellire una donna adultera sino alle spalle mentre i famigliari e i parenti prendono a sassate la sua testa per vederla prima insanguinata, poi sfigurata ed infine fracassata. E questo in nome di cosa della cultura? Ti devo rispettare se a casa tua fai morire la tua donna di parto perché in ospedale il medico è un uomo e non può toccarla? I mezzi giusti per cercare di ottenere che queste pratiche cambino non so di preciso quali possano essere, ma non chiedermi di “rispettare”. Non ho mai rispettato il razzismo sudafricano, non rispetto la pena di morte Statunitense, non rispetto il papà della bellissima e intelligentissima bambina di colore che abita al mio paese, che studia con mia nipote e che non frequenterà nulla dopo la scuola media perché non è nata con “l'accessorio” e che quando sarà maggiorenne tornerà alla sua patria a sposare il marito che hanno da tempo scelto per lei. Non per questo mi ergo a giudice e non per questo ho intenzione di farmi esplodere nelle piazze di quei paesi affinchè la loro Cultura cambi; ma non mi chiedere di rispettare chi uccide la femminilità delle figlie con l'infibulazione.Abbadia ha scritto:E trovo giusto che queste diversita' siano rispettate, chiaramente sempre nel rispetto degli altri e di quelle degli altri.
Se per tradizione a casa mia si infibulano le donne tu devi rispettare questo mio modo di vedere ( sempre esempio e a prescindere da l merito ) , ma io non posso permetterti di obbligarmi a infibulare le mie di donne.
Tollero, questo posso farlo, mio malgrado posso tollerare, ma il rispetto in senso di stima e considerazione è proprio tutta un'altra storia.
>>New Age mode ON<<Abbadia ha scritto:...
Tenete conto che sono anche contrario ai compromessi...quindi la mediazione é un po' contraria al mio vivere, ...
Ciao
Abbadia Ga Tau
A parte il fatto che queste poche parole mi sembrano soltanto evasive, mi compiaccio ed allo stesso tempo mi stupisco che tu sia tanto "integro" da riuscire ad usare con classe l'arma del compatimento.Abbadia ha scritto:Devo dire che la reazione di nesi me la sono cercata...direi che quasi me la aspettavo, per evitare di essere frainteso avevo scritto: " ( sempre esempio e a prescindere dal merito ) " parlando dell'infibulazione.
Il mio era solo un esempio esagerato per spiegare il concetto, ma il dubbio che avrei scatenato le ire di nesi mi é rimasto, quindi non mi stupisce..
Mi stupisce un po' il fatto che quando parla di diritti e di rispetto parli al femminile : ok le donne sono le meno rispettate...ma.... ....