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Luigi ha scritto:
nesi ha scritto: L'11 settembre è stata una macabra, indiscriminata, ingiustificabile carneficina di civili, [...]
Ma preceduta da molte altre, anche se meno eclatanti.
Il primo WTC, ad esempio, viene ben prima della UNOCAL.
E da dove origina? Dal fatto che, per difendere l'Arabia Saudita e liberare il Kuwait, le truppe occidentali si fossere accasermate sul sacro suolo arabo (con il beneplacito dell'ONU ed ovviamente dietro consenso dei paesi del posto, allora alquanto impauriti da Saddy... ma questo sembrano dimenticarselo tutti).

Perchè non sono stati colpiti il Brasile o la Svezia?
Perchè non sono, nel bene e nel male, il simbolo della "civiltà " occidentale.
Allo stesso modo per cui le BR non rapirono ed uccisero un qualche segretario locale della DC, ma Aldo Moro.
Mandi.
Luigi

P.S.: a seguire, un altro articolo di uno dei frequentatori della Osteria
"Vecio Friul" apparso oggi sul "Corriere della Sera".

PATTI PERICOLOSI di ANGELO PANEBIANCO
In una intervista al Corriere (28 luglio) Giuliano Amato si è detto preoccupato che possa emergere in Italia un «maccartismo antiislamico». E' una giusta preoccupazione. Però bisognerebbe individuare una linea di confine che consenta di decidere cosa sia maccartismo e cosa no. Prendiamo le tesi che Magdi Allam, giorno dopo giorno, con grande lucidità , illustra su questo giornale. Allam sostiene che per ignoranza, ignavia, superficialità , abbiamo permesso, nel corso degli anni, che la rappresentanza dell'Islam italiano venisse «sequestrata» dai Fratelli Musulmani e dai wahhabiti, pericolosi gruppi fondamentalisti che controllano gran parte delle moschee e degli altri luoghi di aggregazione musulmana nel nostro Paese. Gruppi la cui ideologia è impregnata di odio per l'Occidente, e che non perseguono il fine dell'integrazione dei musulmani in Italia ma quello del proprio radicamento territoriale come corpi separati. Pare si sia verificata una grave distorsione del meccanismo della rappresentanza. A partecipare nei luoghi di aggregazione è soprattutto la minoranza dei fondamentalisti militanti, mentre la maggioranza di musulmani venuti per lavorare in pace non partecipa. Risultato: la minoranza estremista si è presa il cento per cento o giù di lì della «rappresentanza islamica». E' maccartismo dire che è suicida tollerare questa situazione?
Non corriamo solo rischi di attentati a breve termine. Corriamo anche rischi a più lungo termine: come fare crescere potentati islamici fuori controllo, in grado di intimidire i tanti musulmani non rappresentati proprio perché non estremisti. Per non parlare del fatto che i luoghi di aggregazione dominati da quei gruppi sono brodo di coltura dei futuri kamikaze. Coltiviamo con cura la leggenda secondo cui esisterebbe un Islam «moderato». Ma gli esperti ci spiegano che non esiste. Esistono musulmani che apprezzano la democrazia, i diritti civili, la parità  giuridica fra uomini e donne, e che non vorrebbero essere governati dalla legge islamica. E poi ci sono gli altri, quelli con cui non si capisce su cosa dovremmo «dialogare».
L'Italia è un Paese di grandi talenti e intelligenze private, individuali, ma anche, spesso, di grandi esibizioni di stupidità  pubblica. Non andrà  a finire che saremo l'unico Paese al mondo a battezzare come «Islam moderato» niente meno che i Fratelli Musulmani? Non sarà  proprio con loro che andremo a fare quella «consulta islamica» di cui ha parlato il ministro Pisanu? Magari accontentandoci di qualche frase di condanna del terrorismo in Europa (dagli stessi che seminano odio contro il nostro modo di vita, esaltano la guerra santa, inneggiano ai kamikaze in Palestina e in Iraq)?
In Gran Bretagna venne fatto un patto tacito con i fondamentalisti. E' finito male. Ma almeno si era trattato di una scelta deliberata. Noi rischiamo di fare un «compromesso storico» con l'estremismo senza neppure saperlo (per esempio, grazie all'ignoranza di amministratori locali che, come ha documentato Allam, finanziano moschee controllate dai Fratelli Musulmani). Ci sono purtroppo molti modi per soffrire e per morire. Il più stupido è rinunciare a difendersi per paura di apparire retrivi nei salotti e nei giornali ove si decide cosa sia politicamente corretto e cosa no.
Ottimo articolo questo di Panebianco. Per certi versi abbastanza sorprendente visto che sembra voler tracciare dei confini ben netti ed inequivocabili, cosa per la quale l'autore non è che sia famosissimo. E per fortuna che si cita sempre più spesso Magdi Allam, ottima penna. Oggi è vicedirettore del Corriere. Tempo fa scriveva su Repubblica ma se ne andò (o se ne dovette andare), probabilmente stufo di essere sfottuto dai suoi colleghi, illuminati progressisti, tipo Travaglio & co., perchè scriveva le stesse identiche cose che scrive oggi.

Interessante anche l'accenno all'"ignoranza di amministratori locali" per i finanziamenti alle Moschee governate dai Fratelli Musulmani: i nostri sudati soldini dati in mano a chi, nella migliore delle ipotesi ci detesta e nella peggiore confeziona zainetti e cinture esplosive.

Secondo me non si tratta di sola ignoranza, purtroppo: v'è di peggio. Parlo di ignavia. La determinazione a non voler prendere una posizione chiara sulla questione. Perchè il farlo urterebbe le sensibilità  di quei pezzi di coalizione schierati su posizioni intransigentemente ipergarantiste e violentemente egualitarie (con una bella spruzzata di anticlericalismo, che non fa mai male). E quindi, per evitare l'ostracismo di costoro, si aprono i cordoni della borsa e si finanziano, sic et simpliciter, dei potenziali terroristi (materialmente parlando, perchè a livello enunciatorio essi lo sono a pieno titolo).

Credo che non vi sfugga il nesso tra queste posizioni idiote e suicide e la recente uscita, a mio avviso attrettanto idiota, ma omicida, del Prof. Prodi sulle "truppe di occupazione". E i tentativi di spiegazione della frase da lui pronunciata sono stati peggio di quanto detto in origine. S'è "adombrato" persino quel vegliardo di Andreotti, cosa difficile da ottenere. Di sicuro, però, quella frase avrà  fatto fregare la mani dalla contentezza a qualcuno. Sempre che questo gesto sia in uso, con lo stesso significato, tra i Fratelli Musulmani & co.

Ciao
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Federico ha scritto:Tempo fa scriveva su Repubblica ma se ne andò (o se ne dovette andare), probabilmente stufo di essere sfottuto dai suoi colleghi, illuminati progressisti, tipo Travaglio & co., perchè scriveva le stesse identiche cose che scrive oggi.
Confesso che a me Allam non piace molto, non tanto per quello che scrive ma per come lo scrive; proprio a livello di stile, per intenderci. :D
Ma Travaglio sarebbe quello che scrive libri denunciando il regime presente in Italia? Perchè non ho mai capito se dica la verità , quindi chiedendomi perchè sia ancora fra noi e non in montagna con il fucile, oppure non la dica... :twisted:
Credo che non vi sfugga il nesso tra queste posizioni idiote e suicide e la recente uscita, a mio avviso attrettanto idiota, ma omicida, del Prof. Prodi sulle "truppe di occupazione". E i tentativi di spiegazione della frase da lui pronunciata sono stati peggio di quanto detto in origine. S'è "adombrato" persino quel vegliardo di Andreotti, cosa difficile da ottenere. Di sicuro, però, quella frase avrà  fatto fregare la mani dalla contentezza a qualcuno. Sempre che questo gesto sia in uso, con lo stesso significato, tra i Fratelli Musulmani & co.
E io che per amore del quieto vivere avevo lasciato da parte quelle frasi... sei proprio un fundie, caro Federico... :D
Quella sulle "truppe d'occupazione" si giudica da sè, nella sua meschinità .
Quello che però mi è parso interessante, anche in merito ad altri discorsi che facciamo da un po' di tempo a questa parte, è il tentativo di correggersi affermando che le truppe vanno ritirate perchè "rischiano la vita". Domanda ingenua: ma non è a questo che servono i soldati?
Mandi.
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Hellis
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...per una volta che un politico non è ipocrita e chiama le cose per quel che sono...
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Luigi ha scritto:...Ma Travaglio sarebbe quello che scrive libri denunciando il regime presente in Italia? Perchè non ho mai capito se dica la verità , quindi chiedendomi perchè sia ancora fra noi e non in montagna con il fucile, oppure non la dica... :twisted:
Proprio lui, Luigi. E non vedo l'ora di vederlo partire per l'estero o per le montagne (meglio la prima però, più lontano... :lol: ). Il suo Editore, infatti, sta per costituire una società  che vedrà  come socio paritario nientepopodimenochè Lui, L'Imperatore del Male, il-colpevole-a-prescindere Silvio Berlusconi. Chissà  se accetterà  ancora di scrivere su Repubblica...

Luigi ha scritto:E io che per amore del quieto vivere avevo lasciato da parte quelle frasi... sei proprio un fundie, caro Federico... :D
Quella sulle "truppe d'occupazione" si giudica da sè, nella sua meschinità .
Quello che però mi è parso interessante, anche in merito ad altri discorsi che facciamo da un po' di tempo a questa parte, è il tentativo di correggersi affermando che le truppe vanno ritirate perchè "rischiano la vita". Domanda ingenua: ma non è a questo che servono i soldati?
Mandi.
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C'avevo pensato pure io a lasciare perdere, Luigi, ma la similitudine tra il finanziare Moschee rette da Fratelli Musulmani & co e l'uscita del Morty, pardon, del Prof. Prodi, mi è sembrata troppo ficcante. Sono due effetti della stessa miopia, della stessa ignavia. E certo che un aspetto della vita del soldato è rischiare la vita. Almeno lo è nella normale e classica concezione del termine soldato. Se, invece, per soldato si intende la combat baby sitter, allora, il discorso potrebbe essere diverso.

Ma la frase sulle truppe d'occupazione nega alla radice qualsiasi possibilità  di riguardo per il rischio della vita non solo dei soldati, ma pure di noi civili in Italia. Non posso credere che il Prof. Prodi non capisca che quella frase per certuni viene capita come un esplicito invito ad agire. E se invece non lo capisce, non capisco perchè ancora sia li.

Con questo non voglio dire che la controparte sia scevra da difetti, al contrario. Ma solo che l'enormità  di quanto detto da Prodi deve essere sottolineato in tutta la sua gravità . Se nell' "esegesi" delle sue parole si è detto che in realtà  Prodi intendeva dire che le nostre Truppe sono percepite dai locali come truppe d'occupazione (questione in sè tutta da dimostrare e di cui dubiti il Prof. Prodi abbia esperienza di prima mano. La cosa poi è stata praticamente negata dalla visita-lampo che il CSMD ha fatto domenica (coincidenza?) a Nassirya), non riesco a capire come la medesima sensibilità  verso l'altrui percezione non sia stata applicata anche a come i terroristi e i fondamentalisti, in casa e all'estero, interpretano la frase da lui pronunciata.

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Hellis ha scritto:...per una volta che un politico non è ipocrita e chiama le cose per quel che sono...
Hellis, allora traduco visto che vuoi fare il finto tonto a tutti i costi.

Il Fratello Musulmano di turno capisce: metti una bella bomba da qualche parte prima delle elezioni, io così le vinco e ritiro il contingente.

QUESTO è quello che i nemici (perchè di nemici si tratta, hai letto Panebianco? O è un fascita pure lui?) capiscono. E un politico, anzi, un Politico come il Prof. Prodi dovrebbe saperlo, dovrebbe avere l'intima sensibilità , prima ancora che ragionata comprensione, per sapere come le sue parole vengono lette, capite e percepite da chi è contro tutti noi, Prodiani e non Prodiani.

Ciao
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Federico ha scritto:
Hellis ha scritto:...per una volta che un politico non è ipocrita e chiama le cose per quel che sono...
Hellis, allora traduco visto che vuoi fare il finto tonto a tutti i costi.

Il Fratello Musulmano di turno capisce: metti una bella bomba da qualche parte prima delle elezioni, io così le vinco e ritiro il contingente.

QUESTO è quello che i nemici (perchè di nemici si tratta, hai letto Panebianco? O è un fascita pure lui?) capiscono. E un politico, anzi, un Politico come il Prof. Prodi dovrebbe saperlo, dovrebbe avere l'intima sensibilità , prima ancora che ragionata comprensione, per sapere come le sue parole vengono lette, capite e percepite da chi è contro tutti noi, Prodiani e non Prodiani.

Ciao
Federico, in effetti il timore che hai tu ce l'ho pure io (e non lo dico ora, l'ho pure scritto tempo fa su un'altro forum), e su questo concordo con te: sarebbe meglio per tutti (a partire da Prodi, quindi) non gettare benzina sul fuoco. Concordo. Poi il pensiero che ha Prodi lo abbiamo in tanti, ma in effetti, alla luce del tuo sacrosanto ragionamento... ti devo dare ragione. Un buon accordo fra le parti per una campagna elettorale che congeli in tutti i modi il discorso Iraq.
Personalmente credo che, con tutti i problemi che abbiamo in Italia etc etc, non sarebbe male un disimpegno ben prima delle elezioni. Dal mio punto di vista non sarebbe un atto di codardia, ma un atto responsabile.. alla luce dei conti pubblici, della sicurezza interna e sopratutto per il fatto che ho la netta sensazione che il nostro contigente sia in iraq per legittimare un ingtervento che altrimenti sarebbe palesemente unilaterale.
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Federico ha scritto: Proprio lui, Luigi. E non vedo l'ora di vederlo partire per l'estero o per le montagne (meglio la prima però, più lontano... :lol: ). Il suo Editore, infatti, sta per costituire una società  che vedrà  come socio paritario nientepopodimenochè Lui, L'Imperatore del Male, il-colpevole-a-prescindere Silvio Berlusconi. Chissà  se accetterà  ancora di scrivere su Repubblica...
Ma questo editore non è per caso il famoso ingegnere, icona della parte politica avversa all'Impero? Chissà  cosa diranno ora... :evil:
Federico ha scritto:Se, invece, per soldato si intende la combat baby sitter, allora, il discorso potrebbe essere diverso.
Proprio quello che pensavo io...
Federico ha scritto:Con questo non voglio dire che la controparte sia scevra da difetti, al contrario.
Sottoscrivo. Diamo un contentino anche ad Hellis... :P
Fra l'altro, con due risoluzioni dell'ONU ed un governo provvisorio bene o male eletto anche oggettivamente il termine impiegato dal prof lascia molto a desiderare...
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Luigi ha scritto:Sottoscrivo. Diamo un contentino anche ad Hellis...
:D eheh va là  va là  che per venire di quà  dall'ongina devi esibire il passaporto eheheh :D
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Abbadia
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Forse a causa dell'eta' non ricordo piu' bene, ma ci sono state due Risoluzioni dell'onu e POI é iniziata la missione di pace ?
Le elezioni si fanno bene O male, e col dito nell'inchiostro delebile non credo si possano fare bene.
Ossignur, meglio quella cosa che niente ...forse, ma non chiamiamole libere elzioni svp.
Nesssuna polemica solo per dare alle parole uin significato il piu' possibile giusto.

Hellis....come si fa a passare l'ongina?

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Abbadia ha scritto:Hellis....come si fa a passare l'ongina?

Abbadia Ga Tau
...un GA che pone una domanda del genere...hihihihi
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Abbadia ha scritto:Forse a causa dell'eta' non ricordo piu' bene, ma ci sono state due Risoluzioni dell'onu e POI é iniziata la missione di pace ?
Le elezioni si fanno bene O male, e col dito nell'inchiostro delebile non credo si possano fare bene.
Ossignur, meglio quella cosa che niente ...forse, ma non chiamiamole libere elzioni svp.
Nesssuna polemica solo per dare alle parole uin significato il piu' possibile giusto.

Hellis....come si fa a passare l'ongina?

Abbadia Ga Tau
Niente paura, Abbadia, se la memoria ti fa brutti scherzi. Capita anche a me. Di seguito ti incollo un articolo dal Corriere di oggi, a firma di Magdi Allam. Forse può aiutare a riannodare i fili della memoria.

Dal Corriere della sera di oggi (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... ione.shtml)

02 agosto 2005


La polemica
Ma l'occupazione dell'Iraq è finita nel 2004
La risoluzione dell'Onu legittima pienamente la forza multinazionale
«In Iraq siamo occupanti, lo dice l'Onu. Ecco perché l'Italia è a rischio». Lo scoop, urlato a caratteri cubitali sulla prima pagina dell'Unità  di ieri, soffre ahimé di due mali diffusi nella nostra categoria: il poltronismo e l'ideologismo. Sarebbe bastato prendersi la briga di leggere le prime tre righe del preambolo della risoluzione 1546 delle Nazioni Unite, approvata all'unanimità  l'8 giugno 2004, per sapere che per la comunità  internazionale l'Iraq non è più uno Stato occupato per la precisione dal 28 giugno 2004.
E se proprio costava troppa fatica rintracciare un documento ufficiale, andava ugualmente bene dare un'occhiata a un sommario a pagina 13 sull'Unità  del 29 giugno 2004: «Il proconsole di Bush, dopo 13 mesi di occupazione, ha consegnato una cartella in pelle contenente la dichiarazione ufficiale del trasferimento di sovranità  ».
Andiamo con ordine. Leggiamo insieme le prime tre righe del preambolo della risoluzione dell'Onu 1546: «Il Consiglio di Sicurezza saluta l'inizio di una nuova fase nella transizione dell'Iraq verso un governo eletto democraticamente, e in attesa della fine dell'occupazione e dell'assunzione di piena responsabilità  e autorità  da parte di un governo ad interim dell'Iraq pienamente sovrano e indipendente entro il 30 giugno 2004...». Il concetto della fine del regime di occupazione è chiarito nell'articolo 2: «Il Consiglio di Sicurezza... saluta il fatto che, sempre entro il 30 giugno 2004, finirà  l'occupazione e l'Autorità  provvisoria della Coalizione cesserà  di esistere, e che l'Iraq riaffermerà  la propria completa sovranità  ».
La stessa risoluzione legittima pienamente la forza multinazionale in Iraq, perché—si specifica nell'articolo 9, la sua presenza «è una richiesta dell'entrante governo ad interim dell'Iraq», mentre l'articolo 10 stabilisce che «la forza multinazionale avrà  l'autorità  di prendere tutte le misure necessarie per contribuire al mantenimento della sicurezza e della stabilità  in Iraq», nonché «la prevenzione e la dissuasione dal terrorismo in modo che, fra l'altro, le Nazioni Unite possano svolgere il loro ruolo di assistenza al popolo iracheno». La legittimazione internazionale della forza multinazionale era già  insita nella risoluzione 1511 approvata il 16 ottobre 2003, laddove l'articolo 13 «autorizza, altresì, la Forza multinazionale sotto comando unificato a prendere tutti i provvedimenti necessari per contribuire al mantenimento della sicurezza e della stabilità  in Iraq...» e dove l'articolo 14 «esorta i Paesi membri (dell'Onu, ndr) a dare il proprio contributo, in virtù di questo mandato delle Nazioni Unite, anche con l'invio di forze militari, alla Forza multinazionale...».
Cari colleghi dell'Unità , ammesso che sia vero che scriviamo per la quotidianità  e non per la Storia, possibile che siamo capaci di storpiare e rinnegare la realtà  dei fatti a distanza di un anno solo? Il 29 giugno 2004 sia il Corriere sia la Repubblica, non a caso, titolavano allo stesso modo, «L'Iraq è uno Stato sovrano», con un sottotitolo che spiegava che gli Stati Uniti avevano anticipato di due giorni il passaggio dei poteri al nuovo governo iracheno. Dunque le «parole che fanno paura», a differenza di quanto scrive Bruno Gravagnuolo, sono quelle asserite senza verificarne la fondatezza e ripetute in modo martellante affinché s'imprimano nella mente di chi si fida della credibilità  dei media.
Finendo per mietere vittime anche tra taluni intellettuali, come Gianni Vattimo, magistrati, come Clementina Forleo, politici, e qui i nomi abbondano, che non sanno o non vogliono sapere che secondo il diritto internazionale l'Iraq è uno Stato pienamente sovrano e che la Forza multinazionale è pienamente legittimata dalle risoluzioni 1511 e 1546 dell'Onu. E che pertanto se sono legali il governo iracheno e le forze multinazionali, non si può attribuire la patente di legalità  a chi li combatte tramite il terrorismo.
Magdi Allam


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Si va bene sior Magdi Allam, va bene tutto, dopo il fatidico 30 giugno 2004 va bene tutto. E tutto il puttanaio di prima? i 100.000 morti civili?l'enorme bufala delle le armi di distruzione di massa e della guerra al terrorismo? ci vuole spiegare una volta per tutte che cosa siamo andati a fare in Iraq? il dito indica la luna.....
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Hellis ha scritto:Si va bene sior Magdi Allam, va bene tutto, dopo il fatidico 30 giugno 2004 va bene tutto. E tutto il puttanaio di prima? i 100.000 morti civili?l'enorme bufala delle le armi di distruzione di massa e della guerra al terrorismo? ci vuole spiegare una volta per tutte che cosa siamo andati a fare in Iraq? il dito indica la luna.....
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Abbadia ha scritto: Ossignur, meglio quella cosa che niente ...forse, ma non chiamiamole libere elzioni svp.
Infatti io non l'ho fatto. Il "libere" nel mio post non c'è.

Per Hellis: a me risulta una stima di 25.000 morti civili in Iraq dall'inizio della III Guerra del Golfo.
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Hellis ha scritto: :D eheh va là  va là  che per venire di quà  dall'ongina devi esibire il passaporto eheheh :D
Anche per andare negli USA, se è per quello... :twisted:
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