jolly46 ha scritto:Certo che questa storia della nappina del 2° Vicenza tutta verde è proprio strana.
Da che mondo alpino è mondo alpino, la nappina verde è da alpini!
Alla faccia della tradizione e .............. nessuno ha protestato?
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Strano, forse si, inslolito no di certo: io, quando da Allievo Graduato Istruttore, e quindi effettivo del Btg. Alpini
Edolo (Nappina Verde), venni trasferito da un'ora all'altra (mi avvertirono verso le 23.00, partenza col primo treno dell'alba successiva) al Gruppo Art. Mont.
Pinerolo, 40a Batteria, tenni la mia bella Nappina "Edolina", dal momento che la Nappina "vera", quella col dischetto nero e le cifre 40, era introvabile. Solo un 10-20% degli Artiglieri la possedevano. Gli altri ce l'avevano verde. Lo stesso succedeva per le altre Batterie del Gruppo (7a, 8a, BCS): pochissimi avevano quella "numerata".
Pensa che la mia vera Nappina della 40a, sono riuscito a procurarmela tre o quattro mesi fa a Cuneo, per posta, c/o un negozio che vende cose militari (di una cortesia fuori dal comune).
Solo che adesso sono di fronte ad un dilemma: che faccio? Tolgo la vecchia Nappina "muta" e metto quella "cifrata" o lascio tutto così com'è sul mio Cappello Alpino? Perchè la Nappina vecchia, ancorchè "muta", è quella che mi ha visto "sudare lacrime e sangue" (il termine najesco è molto più grezzo - e perciò rende ancor meglio l'idea - ma è assolutamente improponibile su di un pubblico forum
) e mi conserva pure i bei ricordi dell'
Edolo. Quella "cifrata" è nuova, un po' rospa se volete, non ha fatto la naja (non che dall'altra si capisca, mica è "buferata"), ma è quella giusta da avere sul Cappello Alpino di un Montagnino della Quaranta. Che fo?
Tornando alla Nappina del
Monte Cervino: trovo strano che ancora non abbiano ideato una soluzione a quello che secondo me è un problema (soprattutto di "autostima" degli appartenenti al Reparto) e che potrebbe essere uno dei motivi che non hanno fatto indossare il Cappello Alpino agli Alpini Paracadutisti del
Monte Cervino alla sfilata del 2 giugno. Il Cappello Alpino è come una Bandiera, sotto un certo punto di vista. Posso capire (sempre che sia così) che agli Alpini Paracadutisti non piaccia un granchè avere la stessa Nappina degli Alpini "normali" del
Susa e dell'
Aquila. Molto probabilmente esagero, e questo con la sfilata non c'entra nulla. Ma se faccio il paragone con noi najoni della Quaranta, che avevamo i nostri segni di distinzione (a cui si teneva davvero un sacco) che consentivano di differenziarci a prima vista dagli altri normali Montagnini (detto con tutto il rispetto, sia ben chiaro), e cioè, per esempio, tasconi della giacca SCBT cuciti sulle gambe dei pantaloni, spallaccio portapenne e coltellino, colore verde oliva, con cucito su lo scudetto in coloratura tattica dell'AMF(L) ecc., posso pensare che per gli odierni professionisti del
Monte Cervino esista una paragonabile voglia di "banfare" un po' (cosa che trovo sacrosanta: qualcuno potrebbe parlare di "massa giusta"
).
Infine: il primo che li chiama "ranger" , gli Alpini Paracadutisti del
Monte Cervino, si accerti prima delle condizioni dei suoi bicipiti in modo da essere certo di poter fare tutte le pincie che la cosa gli costerà
non so perchè ma non riesco a sopportare (ok, sono esagerato
) questa terminologia. Fanno il corso "ranger" C/O il
Col Moschin, ma sono Alpini Paracadutisti. Se fosse diversamente, a ben maggior ragione, dovremmo chiamare ranger i Signori del
Col Moschin, cose che nessuno (e giustamente) si azzarda a fare.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86