Da " Muli e Alpini "
Nei primi anni 90 le cinque Brigate Alpine (Julia, Taurinense, Cadore, Orobica e Tridentina) ne avevano al loro servizio ancora 700 che ormai stavano avvicinandosi al congedo. Infatti nel 1991, per ragioni di costi troppo onerosi per il loro mantenimento, fu stabilito che se ne potesse fare a meno dando inizio ai tagli sulle Truppe Alpine a partire proprio da loro.
Vi era l'idea di sostituire il benemerito servizio svolto dai muli in circa 120 anni nelle Truppe Alpine sostituendoli con il più moderno, ma non altrettanto duttile, "mulo meccanico". Il 3x3 costruito dalla Guzzi su precisa indicazione del Gen. Garbari è senza dubbio il mezzo più controverso, brutto, e allo stesso tempo tecnicamente interessante, che la Moto Guzzi abbia mai prodotto. Benché abbastanza disinvolto a livello di prestazioni fuoristradistiche, all'atto pratico non comportava significativi vantaggi rispetto ai Muli in carne ed ossa e fu quindi rapidamente accantonato, come ricorda il Gen. Cavallari già Comandante della Brigata Taurinense, accostandolo ad altri mal riusciti esperimenti che riguardavano il mulo:
Un’altra “sperimentazione” che ricordo furono le “racchette da mulo”. Di forma circolare, venivano calzate agli zoccoli e avrebbero dovuto, con la neve alta, sostenere il mulo. Bene, presi due Sezioni della mia batteria, una con muli a zoccolo libero ed una con muli “racchettati”, indicai il percorso e mi portai alla zona di arrivo. I muli a zoccolo libero marciavano tranquilli sulla neve che arrivava loro al ginocchio, gli altri, goffi ed impacciati dal passo non naturale li dovetti fermare per non sfiancarli. Queste “racchette”, pur con mio parere negativo, vennero comunque distribuite a diversi reparti, ma praticamente non sono mai state utilizzate .
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http://www.secondo66.it/muli/aneddoti_muli.htm