Comando designato della Terza Armata

[1°San Giusto]

Faccio alcune considerazioni e chiedo gentilmente se qualcuno ha delle informazioni su questo Comando, in particolare se in caso di emergenza nel periodo della Guerra Fredda avrebbe avuto alle proprie dipendenze tutti i corpi d'armata esistenti all'epoca oppure se era previsto anche un'altro comando d'armata. Da quel che so è stato sciolto nel 1972 e, secondo quanto riportato dall'Ammiraglio Fulvio Martini ex capo del SISMI, venne riattivato temporaneamente durante la crisi italo-jugoslava del 1974 con la motivazione che si trattava di una struttura di comando nazionale svincolata dalla NATO e quindi libera di agire autonomamente. Per me permane il dubbio sulla effettiva competenza di questo Comando, creato nel 1952, nell'arco della sua esistenza in quanto in caso di guerra con il Patto di Varsavia le truppe italiane sarebbero dovuto passare alle dipendenze di FTASE, creato nel 1951, che comunque era retto da un generale italiano ed era in presa diretta con il governo italiano e con la NATO. Dal momento che le due strutture di comando coesistettero per un ventennio circa sembra che FTASE avrebbe avuto competenza in una crisi internazionale mentre il Comando designato della Terza Armata lo avrebbe avuto in caso essenzialmente nazionale.

[wintergreen]

Il Comando designato 3 Armata era un reparto atipico, di previsto completamento in caso di mobilitazione.
Per molti generali (vedi il Generale Ciglieri) era una specie di cimitero degli elefanti, in quanto, pur per un 4 stelle era lontano dai centri del potere.
Per un breve periodo, se non ricordo male, il suo Comandante era anche al vertice di FTASE. Poi, con motivazioni di ordine gestionale, i due incarichi furono riseparati.
In caso di mobilitazione non avrebbe avuto il comando di tutte le forze terrestri in quanto non aveva competenza sul IV CdA e sulla Granatieri di Sardegna (?), per cui, almeno negli anni 50, era prevista la costituzione, forse per gemmazione della stessa 3°, della 1° armata.
Quindi sarebbe diventato un Comando a pieno diritto, seppure inserito nelle FTASE e avrebbe potuto permettere una gestione più nazionale delle crisi.
Le unità dipendenti erano, indicativamente, le seguenti
III CdA (Divisioni Cremona Legnano Centauro)
V CdA (Divisioni Folgore, Mantova e Ariete)
VI CdA (fino al 1965) (Brigate Friuli Trieste e Folgore Brigata Pozzuolo, CMT)
Comando Truppe Carnia (Brigata Alpina Julia 1 Raggruppamento Alpini d'Arresto VII Battaglione Trasmissioni di Corpo d'Armata, VII Reparto Aviazione Leggera)
Comando Unità di Fanteria (73° Reggimento Fanteria d'Arresto ,Reggimento Lagunari Serenissima)
III Brigata Missili
Comando Artiglieria Controaerei dell'Esercito
XXXII Battaglione Trasmissioni
XXX Reparto Aviazione Leggera

[Gio]

Winter, hai invertito le dipendenze delle GGUU dipendenti da III e V CA.
Comunque nel V anche la Br di Cav Pozzuolo del Fruli e non so se anche il Cdo Tr Trieste con 151°Ftr e 14°Art....

[wintergreen]

Vero. correggo
L'ho appena scritto ieri " Premetto che io sono un pignolo in materia (anche se spesso prendo cantonate)"

[1°San Giusto]

Grazie per le informazioni. Si conferma quindi come un comando atipico e una struttura parallela a FTASE. Mi pareva anche di ricordare che fosse previsto un Comando per la 1^ Armata. Sono fonti provenienti da pubblicazioni del Gen. Stefani o altri? Ritengo che la brigata Pozzuolo del Friuli e il Comando Truppe Trieste fossero certamente alle dipendenze del Comando 3^ Armata in quanto appartenenti al V CdA.

[wintergreen]

La possibile costituzione delle 1 Armata è riportata anche sui libri su altre pubblicazioni edite dallo SME

[1°San Giusto]

Grazie ancora Wintergreen.

[Leonardo]

Ho preso in mano il librone del generale Stefani in cerca di informazioni. Provo a fare una sintesi (molte cose a dire il vero le avevate già scritte voi).

Anni '50 (cfr. cap. LVII Ristrutturazione e ridimensionamento)

Il Comando FTASE aveva la responsabilità dello scacchiere nord-orientale, che si articolava in un fronte nord (alpino) e in un fronte est (media e bassa montagna, collina, pianura, fianco destro a mare): il primo era affidato in tempo di pace al IV Corpo d'Armata e in tempo di guerra alla 1^ Armata, il secondo in tempo di pace al V Corpo d'Armata e in tempo di guerra alla 3^ Armata.
Oltre ai due corpi d'armata citati, furono costituiti il III Corpo d'Armata, destinato in caso di emergenza al settore di pianura e di collina del fronte est (il V Corpo d'Armata si sarebbe quindi concentrato sul settore di media e bassa montagna); il VI Corpo d'Armata, destinato alla zona retrostante, dove avrebbe organizzato la seconda posizione difensiva. Venne infine costituito il Comando Truppe Carnia, che in caso di emergenza avrebbe fatto da raccordo nella zona alpina tra la 1^ e la 3^ Armata.

Anni' 60 e primi anni '70 (cfr. cap. LXI La componente operativa dal 1960 al 1975)

In caso di emergenza il comando dello scacchiere operativo nord-orientale sarebbe stato affidato al Comando FTASE, con alle dipendenze la 3^ Armata (con alle dipendenze il III ed il V Corpo d'Armata ed il Comando Truppe Carnia Cadore) ed il IV Corpo d'Armata. Dallo SME avrebbero continuato a dipendere i comandi militari territoriali ed il VI Corpo d'Armata, che però avrebbe potuto in caso di necessità essere trasferito alle dipendenze del Comando FTASE. Nell'ipotesi di un conflitto non riguardante la NATO (come fu la questione di Trieste del 1954), la 3^ Armata avrebbe operato alle dipendenze dello SME, assumendo il controllo delle forze nazionali per la particolare emergenza, mentre il Comando FTASE sarebbe rimasto estraneo.
Nel corso degli anni '60 i compiti in tempo di pace del Comando Designato della 3^ Armata furono via via ampliati: alla pianificazione delle operazioni nell'ipotetico fronte nord-est e alla supervisione dell'addestramento del III e V Corpo d'Armata si aggiunse l'esercizio effettivo del comando su Comando Truppe Carnia Cadore, Comando Artiglieria Contraerei dell'Esercito, III Brigata Missili e, per tramite del proprio Comando Fanteria, su 73° Rgt. Fanteria d'arresto "Lombardia" e Rgt. Lagunari "Serenissima", oltre che sui supporti d'armata (XXXI e XXXII Btg. Trasmissioni e XXX RAL).

Dalla seconda metà degli anni '60 e fino al 1972, il quadro di battaglia previsto in caso di emergenza sarebbe stato il seguente:
Comando FTASE
* IV Corpo d'Armata (Taurinense, Orobica, Tridentina + dal 1968 Truppe Carnia Cadore)
* Comando 3^ Armata
- III Corpo d'Armata (Cremona, Legnano, Centauro)
- V Corpo d'Armata (Mantova, Folgore, Ariete, Pozzuolo, Truppe Trieste)
- Comando Truppe Carnia Cadore (Cadore, Julia, 11° Alpini d'Arresto) > 1968 passa al IV CA
- Comando Fanteria (73° Fanteria d'Arresto, Lagunari)
- III Brigata Missili
- Comando Artiglieria Contraerei
Alle dipendenze dello SME: VI Corpo d'Armata (Trieste, Friuli, Folgore) e Comandi Militari Territoriali (Granatieri, Pinerolo, Aosta)

Non si fa più alcun cenno alla costituzione della 1^ Armata.

Lo scioglimento nel 1972 del comando 3^ Armata comportò:
- attribuzione di un doppio cappello al comandante FTASE (due stati maggiori, uno internazionale e uno per le questioni prettamente nazionali)
- passaggio del Comando Fanteria e della III Brigata Missili alle dipendenze del V Corpo d'Armata
- passaggio del Comando Artiglieria Contraerei alle dipendenze dell'Ispettorato dell'Arma di Artiglieria
Al riguardo il giudizio dello Stefani è estremamente critico, secondo il generale il provvedimento ebbe solo svantaggi sulla catena di comando e portò a risparmi minimi (i quadri furono ripartiti in altri comandi di Padova o lasciati a disposizione senza impiego) e fu dettato più da considerazioni politiche che tecniche.

[wintergreen]

Grazie!

[1°San Giusto]

Grazie anche a Leonardo per l'ottima esposizione che chiarisce ancora di più il quadro.
Finora, per quanto avevo letto circa la crisi di Trieste e l'Esigenza T del 1953, sapevo che le truppe impegnate erano state assegnate alle dirette dipendenze dello Stato Maggiore dell'Esercito ma ignoravo che nella catena di comando vi fosse anche il Comando designato della 3^ Armata perché non lo avevo trovato citato. Invece il suddetto Comando, come avevo scritto all'inizio, compare chiaramente nella breve crisi del 1974 precedente al Trattato di Osimo nella descrizione che ne fa l'Ammiraglio Fulvio Martini nel suo libro "Nome in codice Ulisse". Sembra strano dal momento che ufficialmente la struttura di comando era stata sciolta nel 1972, ritengo anche improbabile un errore da parte dell'autore data la sua posizione e il ruolo diretto che ebbe in quegli eventi; ne deduco quindi che possa essersi trattato di una riattivazione temporanea per la gestione della crisi.
Interessante anche notare come vi fossero opinioni divergenti tra gli alti gradi del nostro Esercito riguardo l'esistenza di questo Comando d'Armata: il generale Carlo Salatiello, ritenuto da molti uno dei migliori "cervelli" , riteneva invece utile la soppressione di questa struttura in nome dello snellimento della catena di comando e della unicità di coordinamento da parte di FTASE.

[Leonardo]

Finora, per quanto avevo letto circa la crisi di Trieste e l'Esigenza T del 1953, sapevo che le truppe impegnate erano state assegnate alle dirette dipendenze dello Stato Maggiore dell'Esercito ma ignoravo che nella catena di comando vi fosse anche il Comando designato della 3^ Armata perché non lo avevo trovato citato.

Penso che l'Esigenza T sia stata citata dallo Stefani a solo titolo di esempio per far capire cosa si intendesse per emergenza di interesse nazionale slegato dalla NATO. Oltretutto all'epoca esisteva solo un nucleo embrionale della 3^ Armata , che divenne comando designato soltanto nel 1955.

[wintergreen]

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Sembra strano dal momento che ufficialmente la struttura di comando era stata sciolta nel 1972,
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i tempi di chiusura di una struttura sono molto lunghi, i famosi Nuclei stralcio possono rimanere in vita anche anni. Una gran parte del personale fu trasferita in reparti vicini a Padova Quindi non avrebbe dovuto essere difficile riattivare qualche sezione e riprendere in mano materiale che da oltre 15 anni avrebbe dovuto essere raccolto, esaminato ed aggiornato.

[1°San Giusto]

Chiare tutte e due le risposte sia per quanto riguarda la situazione del 1953, sia per quella del 1974. A proposito di quest'ultima l'Ammiraglio Martini afferma che il Comando designato 3^ Armata era stato creato proprio per gestire le truppe assegnate in caso di conflitto con la sola Jugoslavia in modo svincolato dalla NATO. Esisteva una pianificazione operativa apposita e uno studio aggiornato su quanto la Jugoslavia avrebbe potuto mettere in campo e su quali direttrici si sarebbe mossa.