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axtolf
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Gladio, parliamone.

Già  da un pezzo volevo capire qualcosa di piu' su Gladio. In rete ho trovato questo:

Che l’Italia decidesse, negli anni della guerra fredda, di dotarsi di una propria struttura a tutela dei confini orientali, i più esposti all’eventualità  di un’invasione sovietica, ha in sé una logica incontestabile. Che questa struttura però sia stata creata sulla base di accordi segreti tra i nostri servizi di sicurezza e quelli americani, che gran parte dei responsabili del Governo ne siano stati tenuti all’oscu- ro e soprattutto che l’organizzazione sia sopravvissuta al profondo mutamento subito dagli equilibri internazionali sono fatti molto più inquietanti. L’esistenza di una struttura segreta armata, formata da civili e militari, che disponeva di una propria base (segreta anch’essa) in Sardegna è stata scoperta nel 1990 da un magistrato veneziano, Felice Casson, il quale, indagando sui depistaggi operata dai carabinieri e dai servizi segreti nell’inchiesta sulla strage di Peteano, era incappato in alcuni depositi di armi, munizioni ed esplosivi, segretamente gestiti dagli uomini del SISMI. A svelare il segreto di Gladio è però il Presidente del Consiglio dell’epoca, Giulio Andreot- ti, che con le sue rivelazioni innesca uno scontro violentissimo tra poteri dello Stato che fa tremare le istitu- zioni. Ma che cos’è Gladio? Formalmente costituita nel 1956 con il nome di Stay Behind ("Stare indietro"), in realtà  l’organizzazione armata esiste fin dall’ottobre 1951 e la sua formazione è avvenuta sulla base di accordi tra servizi segreti, fuori da qualsiasi regola democratica e solo nel 1959 verrà  formalizzata la sua costituzione in ambito NATO. Se sulla carta Gladio doveva avere soltanto compiti di difesa, in realtà  tra i suoi compiti vi era anche quello di applicare il piano Demagnetize (Smagnetizzare), elaborato dalla CIA, che consisteva nella messa in atto di una serie di "operazioni politiche, paramilitari e psicologiche, atte a ridurre la presenza del partito comunista in Italia e in Francia". Gladio, quindi, non era soltanto uno strumento difensivo, ma una struttura armata di controllo interno, in funzione anticomunista e a confermarlo arriveranno, con il passare degli anni, altri documenti. Ma quanti uomini hanno fatto parte di Gladio? Con quali criteri sono stati arruolati? Perché tra i suoi adepti e presunti tali compaiono tanti nomi di persone poi implicate nella strategia della tensione? A 50 anni dalla sua costituzione, gli angoli bui di Gladio sono ancora molti. Troppi.

Qualcuno ne sa qualcosa di piu'?
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jolly46
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Ax,
hai affrontato un argomento che personalmente mi sta molto a cuore e che ancora adesso mi fa fremere per l'uso politico che ne è stato fatto!
L'organizzazione "Stay Behind" fu costituita in tutti i paesi della NATO, con gli stessi criteri organizzativi ed operativi.
La struttura non aveva compiti di combattimento ma solo ed unicamente di costituire una rete informativa di resistenza e collegamento all'interno dei nostri territori una volta che fossero stati occupati dal nemico presunto, ovvero il Patto di Varsavia.
In un paese come il nostro è un miracolo che la stessa sia rimasta tanti anni segreta e conosciuta da pochi e tuttora mi vergogno del modo con cui i politici qualche anno fa' l'hanno "svenduta" dandola in pasto a magistrati desiderosi di fare carriera con il sensazionalismo dei presunti "golpe".
La mia ammirazione ed il mio rispetto va a tutti coloro che hanno volontariamente operato nell'organizzazione e che non hanno avuto nemmeno uno straccio di ringraziamnto da parte della Patria.
Ogni anno gli appartenenti all'Associazione Nazionale Stay Behind che riunisce coloro che vi hanno appartenuto si ritrovano a Malga Porzus, dove il 7 febbraio del 1945 furono uccisi, da partigiani comunisti italiani e sloveni, i partigiani della Osoppo-Friuli comandanti dal Capitano degli alpini Francesco De Gregori, rei di essere contrari alle mire annessionistiche jugoslave alla nostra frontiera orientale.
Molti dei primi aderenti alla Stay Behind provenivano proprio dalla guerra partigiana nelle file della Osoppo-Friuli.

Sull'argomento è preannunciata la riedizione aggiornata del libro del Gen. Inzerilli, un "vecio" della Cadore e del 7°, da tempo esaurito ed introvabile. Il Gen. Inzerilli fu per molti anni responsabile della struttura del SISMI dalla quale dipendeva l'organizzazione.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Lorenzo
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Consideriamo poi che il PC aveva una struttura paramilitare segreta ancora più organizzata. Si dice che le prime BR siano state armate da ex partigiani arruolati in questa organizzazione negli anni '50...

In quest'ottica Gladio è stata un bene.

:roll:
C.le Lorenzo
7°/92 | 51 mortaista, addetto al tiro/tavolettista | 167^ Cp. Mortai "La Signora" | Battaglione Pieve di Cadore | 12° Reggimento Alpini | Brigata Cadore

Europa risvegliati!

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