Zuma48
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Raggruppamento T ( Trieste )

Casualmente ho trovato questo interessante appunto sulla situazione di Trieste nell´anno 1953 .

Il 1953 è un anno intenso nelle relazioni diplomatiche internazionali: in Italia, dopo le elezioni di giugno, viene nominato Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi che, tuttavia, non ottiene la fiducia e, nell’agosto dello stesso anno, il Presidente della Repubblica Einaudi incarica Giuseppe Pella di formare un Governo Amministrativo.
Un cambio di rotta della politica italiana, che fino a quel momento era sempre rimasta attendista circa la “questione Trieste”, si materializza in seguito alle dichiarazioni di Tito che minaccia di invadere Trieste qualora gli angloamericani si ritirino e lascino entrare i soldati italiani in città: Pella risponde alle provocazioni jugoslave mobilitando l’Esercito.
L’operazione, che prende il nome di “Esigenza T” (dove T sta per Trieste), inizia il 29 agosto 1953, quando il Ministro della Difesa Taviani allerta i reparti di copertura del V Corpo d’Armata; contemporaneamente, viene predisposto un piano segreto per una presa fulminea della città di Trieste: il Piano “Delta”.
Nell’ottobre dello stesso anno, vengono schierati i reparti dipendenti dal V Corpo d’Armata, lungo la frontiera orientale: la brigata alpina Julia rinforzata dalla brigata alpina Cadore, la divisione fanteria Mantova, la divisione fanteria Folgore, la divisione corazzata Ariete (che rimane nelle sue caserme ad ovest del Tagliamento in riserva); inoltre, vengono spostate dalle loro sedi verso il Nord-Est la divisione fanteria Cremona e la brigata alpina Tridentina.
Vengono richiamati circa 13.000 uomini per completare gli organici dei reparti, trattenendo in servizio i militari di uno scaglione di leva.
Complessivamente, la mobilitazione coinvolge circa 70.000 uomini ed è in assoluto la mobilitazione più numerosa di reparti militari in Italia in tempo di Pace.
La Jugoslavia non rimane inerme a guardare, ma mobilita le proprie forze e le schiera nelle regioni di confine, dove vengono predisposte fortificazioni campali a presidiare i punti strategici, qualora l'Esercito Italiano non avesse intenzione di limitarsi alla presa della sola città di Trieste.
La “questione triestina” rischia di deflagrare in un conflitto a soli 7 anni di distanza dal termine della Seconda Guerra Mondiale: vengono denunciati sconfinamenti di truppe da ambo le parti, in qualche caso addirittura piccoli scontri a fuoco, ma il grosso dei reparti rimane fermo in attesa di ordini superiori.
I reparti mobilitati rimangono a presidio delle zone assegnate fino al 20 dicembre 1953, quando la crisi può dirsi terminata.

Nella 1^ foto, un reparto di fanteria in esercitazione nei pressi di Monfalcone (lo scudetto omerale indicante la divisione non è identificabile, ma potrebbe trattarsi della Divisione "Mantova"), negli anni '50.
Nella 2^ foto il basco e le mostrine del Ragg. Trieste.
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1953 - MILITATI IN ZONA CONFINE
1953 - MILITATI IN ZONA CONFINE
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BASCO - MOSTRINE - FAZZ./ ALABARDA
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Ultima modifica di Zuma48 il dom dic 23, 2018 9:44 pm, modificato 1 volta in totale.
Mario
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Re: Raggruppamento T ( Trieste )

Non vedo le foto ma ho presente la prima e in realtà, trattandosi della zona di Monfalcone, non poteva essere la divisione Mantova ma piuttosto la Folgore che in quella circostanza presidiava il tratto compreso tra il torrente Vipacco e il mare, rinforzata dal Battaglione San Marco.
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Re: Raggruppamento T ( Trieste )

Concordo.
Sono andato a rileggere i miei appunti sull'Esigenza T e proprio Jolly scrive quanto tu hai sottolineato.
Zuma48
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Re: Raggruppamento T ( Trieste ) - Bottazzo

Negli anni '50, dopo il ritorno di Trieste sotto l'amministrazione italiana, secondo alcune testimonianze ,nel paesino di Bottazzo in Val Rosandra , ci fu un'operazione segreta dell'esercito italiano che durante la notte di un giorno non specificato del 1955 o 1956 mandò una squadra del Raggruppamento Trieste (pare dell' 82° Reggimento di Fanteria) ad isolare il paese. La cosa non ebbe alcun risalto mediatico sui giornali o alla radio, perchè dato il luogo ben isolato in cui si trova Bottazzo nessuno al di fuori ne sapeva nulla, ma pare che pochi giorni dopo qualcuno se ne accorse, forse per una soffiata di qualche ufficiale dell'esercito: gli venne data la spiegazione che in realtà si trattava di alcune manovre precauzionali, da mantenere più discrete possibili, in quanto nel governo italiano si era diffusa la sensazione che la Jugoslavia stesse preparando un'invasione di Trieste. Fatto sta che qualche tempo dopo non rimase più nessun soldato a Bottazzo... e neanche nessun abitante.

altre notizie su questo interessante avvenimento su : https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?t=6966

https://mattinopadova.gelocal.it/padova ... -1.6355832
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Re: Raggruppamento T ( Trieste )

Da una lettura velce del link mi par di capire che:
1) il tizio confessa di essersi inventato la storia su Bottazzo per chiacchierare un po';
2) chiede di non parlar in triestino perchè non avvezzo;
3) seguitano a rispondere in triestino probabilmente pensando che se sto tizio po scriver monate go tuto el dirito de risponder in triestino....
Concludendo: siccome sono appassionato di UFO e nessuno mi caca dico che li vedo sopra casa mia e son scesi pure in giardino. Voi che pensate? Le istituzioni cosa farebbero?
Io penso che se la contraerea partisse da Sabaudia avrebbe grosse difficoltà per le buche della Pontina e gli incidenti giornalieri che la bloccano. Lo stesso dicasi per il primo intervento probabilmente spettante al btg mobile dei cc (se ancora esiste) che dovrebbe percorrere la tangenziale con pericolo crollo del viadotto spraelevato sotto il peso dei cingolati....
Abbiamo, ho, iniziato l'anno sparando ca@@ate :--""
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Re: Raggruppamento T ( Trieste )

Sì, quel link su Botazzo lo conosco e in effetti è meglio lasciar perdere, ad un paio di cose vere si frammischiano un sacco di altre sciocchezze. Si trattava di un valico di transito agricolo, cioè vi potevano passare soltanto coloro che erano muniti di uno speciale permesso di transito rilasciato in base agli accordi transfrontalieri per andare a coltivare terreni di loro proprietà rimasti oltre confine dopo la guerra. Vi era un posto di guardia della Guardia di Finanza e uno dei graniciari jugoslavi ma non presidiati in modo permanente. Dal 1981 vi fu un'iniziativa per consentire il passaggio per una volta all'anno dei gitanti che volevano fare una passeggiata fino al pianoro del Monte Carso in Jugoslavia o in Val Rosandra in Italia. Si trattava però di una cosa molto strombazzata in giro per enfatizzare i buoni rapporti di vicinato, il confine più aperto d'Europa tra Est e Ovest, l'amicizia tra i popoli e bla, bla, bla; in realtà bisognava seguire un percorso prestabilito e il valico era sorvegliato da ambo le parti, senza potersi certamente permettere di scorazzare a destra e sinistra . Nello stesso periodo, e posso affermarlo in quanto ho fatto servizio militare proprio in quell'anno, il confine fuori dai valichi di frontiera continuava ad essere strettamente pattugliato e se i graniciari jugoslavi ti beccavano a mettere per sbaglio un piede dall'altra parte (e qualche volta anche passandoci solo vicino) ti accorgevi quanto il confine fosse aperto!
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Re: Raggruppamento T ( Trieste )

Giusto per dare l'idea del valico confinario di Bottazzo.
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Stefano
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Re: Raggruppamento T ( Trieste )

Esattamente, e come si evince dai colori e dal tipo di costruzione questo era il posto di guardia jugoslavo, posto immediatamente oltre il ponticello sul torrente Rosandra. Qui si alternavano nel servizio i graniciari provenienti dalla casermetta di Beka sul pianoro sommitale del monte Carso.
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Re: Raggruppamento T ( Trieste )

Sarebbe opportuno citare da dove è stato tratto il testo, cioè dalla pagina del Museo della Guerra Fredda di Chiusaforte:
https://www.facebook.com/museoguerrafredda/

La prima foto, a corredo del testo, è tratta dal volume "Struttura, uniformi e distintivi dell'Esercito Italiano 1946-1970", di Stefano Ales e Andrea Viotti, ed. Ufficio Storico dello SME 2007, come peraltro citato nel testo sulla pagina.
La seconda foto è di un altro utente.
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Re: Raggruppamento T ( Trieste )

M26 ha scritto: ven gen 04, 2019 12:26 pm Giusto per dare l'idea del valico confinario di Bottazzo.
per "par condicio" la garetta della GdF sull'altra riva del torrente (foto dell'ottobre 2015):
2015-10-16-589bis.jpg
2015-10-16-589bis.jpg (273.68 KiB) Visto 889 volte
"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"

(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)

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