23 luglio 1968
Dopo i mitici tre giorni presso la Caserma Randazzo, Quartiere Carmine di Brescia, venivo incorporato nell’Esercito italiano, ponendo così una pietra miliare nella sua storia centenaria.
Selettore, dopo visite mediche ed attitudinali,: "Arma preferita Cavalleria blindata? Prevista assegnazione (con sorrisino sardonico) Artiglieria da montagna.
E via per mille meravigliose avventure!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Buon anniversario!
La tua aspirazione alla cavalleria era "provocatoria" o c'era un motivo particolare?
Poi non ho mai capito perché chiedessero l'arma di preferita assegnazione, se poi i criteri di scelta erano decisi altrove... quando ho fatto la visita io c'era addirittura l'elenco per località, per facilitare la "finta scelta"
Nessun motivo per la cavalleria, mi piaceva il nome.
L'indicazione di una preferenza era totalmente inutile, in quanto la destinazione finale originava da fatti contingenti.
Come ha ricordato Cavalli io ho fatto il CAR come recluta di artiglieria da montagna è sono finito all'Edolo Con me al CAR c'erano molti liguri della leva di mare, che non so quanto sapessero degli alpini, ma sono stati mandati i Alto Adige
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Altra data fondamentale.
Il 29 ottobre 1968 intorno alle 7 partivo da Bergamo in treno per arrivare alle 11, in una città a me sconosciuta nel profondo Piemonte, SAVIGLIANO.
Alla Caserma Trossarelli mi aspettava la CAM (Compagnia Artiglieria da Montagna) Battaglione Taurinense, 2^ Reggimento alpini CAR.
La mia meraviglia non fu aver ricevuto la cartolina, con un mese di ritardo, ma venire a sapere che in artiglieria esistevano le Compagnie e che c’era una Battaglione alpino con il nome di una Brigata! Scoprii poi che era soltanto perché si trattava di reparti Addestramento Reclute, tra l’altro di dimensioni spaventose, la compagnia di quasi 500 uomini il battaglione 2000.
Iniziava la mia naja che sarebbe terminata 426 giorni dopo.