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Guerra Fredda. Zona di schieramento Brigata Julia

Ci provo. Chiedo informazioni, per quanto possibile a chi ne è a conoscenza, sulle previste zone di schieramento della Brigata Julia durante la Guerra Fredda. So che il Btg Gemona e diverse compagnie d'arresto dovevano coprire la Val Canale e il Canal del Ferro. Per il Btg Tolmezzo ho qualche dato contrastante: qualcuno gli attribuisce la difesa di Passo M. Croce Carnico, da altri ho sentito che, ad esempio, la sua 114^ cp mortai aveva la zona di schieramento in Val Resia, il che farebbe supporre un diverso impiego. Non ho idea per i Btg Cividale e L'Aquila, che forse potevano concorrere all'azione del Gemona. Infine non so se il limite meridionale di competenza della brigata arrivasse fino al Passo di Tanamea o più a sud.
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Re: Guerra Fredda. Zona di schieramento Brigata Julia

Bella domanda e sarebbe bellissima la risposta se, come si chiede, di qualcuno "che ne fosse a conoscenza". Bisogna pure vedere il periodo della guerra fredda. La brigata in tempi lontani (oltre a reparti d'addestramento e d'arresto) aveva 4 battaglioni e 4 gruppi quindi ad ogni compagnia "associata" una batteria.... Poi nel tempo l'artiglieria è diminuita significativamente da assomigliare ad una brigata di fanteria. Ci son stati in Carnia anche reparti della Taurinense e sarebbe interessante sapere se a ritroso ci sarebbero stati dei reparti alpini "territoriali" mobilitati e se la Cadore, avendo meno confine diretto (rispetto alla Julia o ad una Tridentina, avesse supportato (C.do Tr. Carnia e Cadore docet). Zona Tanamea e più a sud non penso dal momento che al passo e a ritroso (Musi) c'erano delle cp d'arresto della Mantova. Mi vien di pensare che fosse zona Mantova. Attendiamo esperti noi possiamo solo supporre.
Carlo, tu che dici? :wink:
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Re: Guerra Fredda. Zona di schieramento Brigata Julia

Riguardo l'impiego delle brigate alpine, da quel che so, si prevedeva che soltanto la Jiulia sarebbe stata coinvolta nel vivo della battaglia iniziale in caso di attacco da est, con il Comando Truppe Carnia e successivamente la Cadore a fare da supporto. Le altre brigate non si sarebbero mosse finché non fosse stato chiaro il desegno operativo del nemico e cioè non avesse attaccato anche lungo le direttrici provenienti dall'Austria a nord, sia integrando l'attacco da est o addirittura privilegiandole. Se queste ipotesi non si fossero verificate, probabilmente e in modo graduale, anche la maggior parte delle Truppe Alpine sarebbe andata di rincalzo ad est. Ho pensato che il limite di competenza della Julia arrivasse fino al Passo di Tanamea in quanto lì, accanto alle fortificazioni del 52° Alpi, c'era una polveriera presidiata dagli alpini ma non so se e in che misura potevano essere coinvolti nella eventuale difesa del settore assieme ai fanti. Altrimenti si può supporre, più probabilmente, che la competenza della Julia arrivasse fino alla Val Resia più a nord.
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Re: Guerra Fredda. Zona di schieramento Brigata Julia

Se parli della polveriera di Tanamea ci ha montato la guardia anche un mio amico ma fante del 114° di Artegna prima che il terremoto rendesse inagibile la caserma ora trasformata in area addestramento della Julia. Come già detto bisogna anche vedere il periodo di riferimento: la guerra fredda è durata otre 40 anni.
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Re: Guerra Fredda. Zona di schieramento Brigata Julia

Sì, mi riferivo proprio alla polveriera di Tanamea, nel 1982 ero lì e parlando con alcuni fanti del 52° del distaccamento mi dissero che la vigilanza era affidata agli alpini. Questo naturalmente non vuol dire che automaticamente la zona fosse di competenza della Julia in caso di guerra. Comunque, parlando esclusivamente della Julia, anche dopo la ristrutturazione del 75 la brigata rimaneva la più grande delle Truppe Alpine con 4 battaglioni alpini, 1 battaglione alpini d'arresto, 1 BAR, 3 gruppi artiglieria da montagna, e forse rispetto al periodo precedente lo schieramento previsto poteva essere più o meno lo stesso.
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Re: Guerra Fredda. Zona di schieramento Brigata Julia

Si si questo è vero. Mi pare perse solo il gruppo Osoppo di Tarvisio ma aumentarono i pezzi nelle batterie e sostanzialmente la brigata rimase simile. Mi riferivo alla guardia alla polveriera.
Fu spostato poi uno squadrone (o due?) del Savoia da Merano a Carnia ma penso che fosse già previsto in caso di crisi/mobilitazione. Del resto prima era un reggimento con 2-3 gruppi e ne rimase poi uno solo spalmato tra Merano e, appunto, Carnia. Lo stesso dicasi per tutti gli altri reoarti del IV C.A. Pure una aliquota di questi si sarebbe spostata da Bolzano e Trento e schiararsi a ritroso della Julia. Il genio (minatori e mascheratori fin quando sono esistiti) pure in mezzo. Comunque parlo sempre di mie supposizioni e niente di ufficiale per tener vivo il discorso nell'attesa e speranza che qualche esperto ci illumini. Credo comunque che le aree di competenza furono quelle intorno alle sedi stanziati i reparti con valli e vallette adiacenti: scoperta dell'acqua cakda :--""
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Re: Guerra Fredda. Zona di schieramento Brigata Julia

In effetti le Truppe Alpine, durante la Guerra Fredda, furono quelle che probabilmente risentirono di meno dei cambiamenti avvenuti attraverso le varie ristrutturazioni, pur con lo scioglimento e la trasformazione di alcuni reparti. Se pensiamo ad esempio ai Lagunari, il ridimensionamento dei reparti e dei compiti dopo il 1975 fu molto più rilevante. Del resto per gli Alpini il terreno d'impiego e i compiti non cambiavano, anche se a un certo punto si incominciò a parlare di bivalenza o polivalenza, per cui almeno per la Julia le zone di schieramento previste non dovevano essere molto distanti da quelle stanziali. Resta la curiosità di capire fino a dove potesse arrivare la zona di competenza; recentemente ho visto su Fb una foto del 1977 che ritraeva un gruppo di alpini del reparto comando e trasmissioni della Jiulia in cima al Monte Matajur, quindi ben più a sud di Val Resia e Valle Musi. Però poteva semplicemente trattarsi di una esercitazione eseguita fuori dal normale contesto territoriale.
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