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linea fortificata del Tagliamento

vista la scarsità di argomenti perchè non apriamo una discussione sulla linea fortificata del Tagliamento che fu la prima ad essere realizzata? :mrgreen:
La Max Trid.
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Re: linea fortificata del Tagliamento

Mi sono sempre chiesto l'utilità di questa linea, a 60 km circa dalla frontiera.
Se effettivamente fosse stata utilizzata sarebbe voluto dire che avevamo già perso (primi anni 70) una divisione di fanteria (Mantova), una brigata alpina (Julia), una di cavalleria più una serie di unità di supporto e due reggimenti d'arresto.
Magari una parte si sarebbe ritirata al di qua del tagliamento, ma in che condizioni?
Avremmo avuto, oltre il 76 Lombardia d'arresto, una divisione corazzata (Ariete) e una fanteria (Folgore) e una Brigata alpina (Cadore) , sperando nell'arrivo di Legnano, Cremona e Granatieri
Poco sarebbe cambiato con la nuova struttura anni 75/80.
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Re: linea fortificata del Tagliamento

Penso che dovesse servire da supporto alle nostre forze mobili che affluivano in linea e ai resti di quelle avanzate che si ritiravano combattendo, sperando di arrestare l'avversario sul Tagliamento o quantomeno di rallentarlo e logorarlo ulteriormente. In pratica la nostra strategia si basava sul contenimento della penetrazione avversaria cedendo spazio in cambio di tempo e logoramento del nemico e in questo senso una linea difensiva anche così lontana dalla frontiera poteva avere un'utilità. Comunque qualche perplessità in ambito NATO, e in particolare dei tedeschi, sull'utilità delle nostre fortificazioni di pianura, e nella fattispecie della linea del Tagliamento, c'era. Arduo stabilire chi potesse aver ragione e rimaniamo sempre nel campo delle ipotesi.
Ultima modifica di 1°San Giusto il mar lug 19, 2016 12:28 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: linea fortificata del Tagliamento

Chiaro.
Come dire : Siamo certi dell'utilità delle opere, ma preferiremmo non provare.
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Re: linea fortificata del Tagliamento

la linea Tagliamento fu costruita perchè le clausole dell'armistizio con la Jugo non permettevano di costruire fortificazioni in prossimità del nuovo confine.
La Max Trid.
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Re: linea fortificata del Tagliamento

Se non erano così utili tanto valeva costruirle sul Piave, che continuava a mormorare, o sull'Adige, magari utilizzando il quadrilatero austro ungarico.
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Re: linea fortificata del Tagliamento

Come ha detto Cavalli la linea fortificata del Tagliamento fu la prima ad essere apprestata perchè il trattato di pace del 1947 non ci consentiva di costituirne altre più vicine alla frontiera orientale. Resta il fatto che, anche successivamente alla costruzione delle nuove opere a ridosso del confine, la linea venisse mantenuta operativa e con i reparti idonei a presidiarla. Come detto sopra le opinioni sulla validità di questa scelta possono essere varie e contrastanti e pure nelle esercitazioni a livello NATO le ipotesi potevano essere diverse; da quel poco che so, forse in modo più pessimistico, si calcolava che dal momento dello sfondamento della nostra linea alla frontiera, le avanguardie del Patto di Varsavia potessero impiegare 24 ore per arrivare al Tagliamento. Questo non voleva dire che tutte le forze italiane tra la frontiera e il fiume in questione si dovessero considerare completamente fuori gioco o distrutte ma certamente una simile puntata in profondità non poteva non destare preoccupazione, quindi é probabile che si tentasse di imporre una battuta d'arresto sul Tagliamento. Del resto la situazione poteva risultare simile a quella del 1917 dopo lo sfondamento di Caporetto(che avvenne però nel settore alpino), anche in quel caso l'esercito italiano guadagnò tempo cedendo spazio e dopo una prima difesa sul Tagliamento arretrò ancora fino a stabilizzarsi sulla linea del Piave e del Grappa(che però possedeva già degli apprestamenti difensivi). Come ha detto Wintergreen si poteva quindi ipotizzare un contrasto anche in maggiore profondità, e in effetti una difesa della pianura padana risulta impossibile soltanto al di qua dell'allineamento Monti Lessini-Colli Berici. Certamente, vista la mancanza di fortificazioni permanenti moderne, sarebbe stata solo una difesa manovrata ma a quel punto quante risorse materiali e morali rimanevano? Forse qualche ulteriore intervento della NATO oltre a quelli già dichiaratamente previsti( una brigata portoghese e una della Guardia Nazionale americana, più le unità anfibie della VI flotta)? Come sempre su questi argomenti rimangono aperte diverse ipotesi.
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Re: linea fortificata del Tagliamento

Il fatto più importante, che poteva giustificare le opere, era che l’eventuale attaccante, principalmente sovietici e ungheresi, prima di affrontarle, avrebbe dovuto affrontare le line di difesa austriache e jugoslave.
In questo modo si sarebbe guadagnato tempo e si sarebbe dovuto affrontare un avversario già provato
Al riguardo consiglio la lettura di un interessante articolo del 1988:
http://www.radioradicale.it/exagora/i-s ... iugoslavia
A quei tempi gli unici che trattassero seriamente i problemi militari erano proprio i radicali, anche se, evidentemente, erano di parte!
Gli altri libri erano pieni di retorica e sommamente disinformati dal punto di vista operativo.
Ma non è che adesso si sia migliorato di molto.
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Re: linea fortificata del Tagliamento

1°San Giusto ha scritto: Comunque qualche perplessità in ambito NATO, e in particolare dei tedeschi, sull'utilità delle nostre fortificazioni di pianura, e nella fattispecie della linea del Tagliamento, c'era.
Probabilmente memori (i Tedeschi) della nostra mancata tenuta della linea del Tagliamento nell'ottobre del '17.
Per quanto variegata nella struttura, nella tipologia di corazzature e di armamento, era pur sempre un modello di presidio territoriale ad integrazione del sistema difesa.
Stefano
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Re: linea fortificata del Tagliamento

Può darsi che per i tedeschi vi fosse un'influenza di carattere storico(ma non credo soltanto per i fatti del 1917) però da quel che ho capito vi era una perplessità non solo sulla linea del Tagliamento ma sulla fortificazione permanente in generale, almeno per quel che riguarda il settore di pianura. Probabilmente si trattava di scelte diverse sulla dottrina difensiva che aveva come perno il contrasto e la reazione dinamica di forze corazzate e meccanizzate senza che queste si appoggiassero a sistemi di fortificazione. Ad esempio, per quanto ne so, sul Fulda gap oltre alle interruzioni predisposte non esisteva una fortificazione permanente simile alla nostra. Condivido pienamente quanto detto da Wintergreen sul poco interesse e anche disinformazione generale che abbiamo sempre avuto in Italia sull'argomento difesa militare. Lo studio fatto dai radicali, pur essendo di parte, risulta interessante e costituirebbe un argomento di discussione a parte; certamente risente del fatto di essere stato scritto prima della fine della Guerra Fredda e quindi senza poter ricorrere a informazioni allora riservate e che ora,almeno in parte, vengono divulgate ma alcune considerazioni sul ruolo che avrebbero potuto svolgere in caso di conflitto paesi teoricamente non allineati come Austria e Jugoslavia, quest'ultima comunque a regime comunista, possono essere interessanti e attinenti alla difesa del confine nord orientale dell'Italia. Per il momento mi limito a dire che se da parte dell'Austria certamente vi sarebbe stata un'opposizione decisa verso un'invasione dall'est, da parte Jugoslava si potevano nutrire dei dubbi dovuti non tanto alla dottrina difensiva quanto a possibili spinte e capovolgimenti interni al sistema politico e sociale. A tutt'oggi vi sono pareri contrastanti su questo argomento che risulta di non poco conto considerato che, in mancanza di una sufficiente reazione jugoslava ad un attacco da est o addirittura di un allineamento con il Patto di Varsavia, il peso che avrebbe dovuto sostenere la nostra linea di difesa a nord-est sarebbe stato estremamente più gravoso.
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Re: linea fortificata del Tagliamento

In riferimento alle varie considerazioni fatte sul nostro sistema difensivo e sull' eventuale ipotizzato modus operandi
delle componenti il Patto di Varsavia , inserisco questo interessante sunto delle memorie di P. E. Taviani .
http://www.storiaverita.org/?p=1836
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Re: linea fortificata del Tagliamento

Dopo tanto tempo che non vi scrivo (causa problemi al computer e a rifarne uno nuovo), ma che ho sempre avuto modo molto piacevole di leggervi, oggi vorrei agganciarmi al discorso fatto dal 1° San Giusto, riguardo alla dottrina della guerra fredda.

Vorrei un attimo approfondire questo argomento perché, nel frattempo che sistemavo questo bastardo computer :mrgreen: , mi sono messo alla ricerca dei testimoni russi di quella guerra fredda, e ho avuto un riscontro che mi ha sorpreso, e se volete, potrei presentarvi in questo forum la persona che ha potuto consultare quei testimoni (conosce benissimo la lingua italiana e russa ma risiede a sebastopoli).
innanzitutto parliamo di persone che prestarono servizio nella marina militare sovietica, e nessuno di questi non parlava mai di piani di invasione o di aggressione, mentre sia in teoria che in pratica i loro dubbi erano rivolti su come respingere una aggressione nemica.

vi risulta, a voi, che la nostra marina aveva qualcosa al riguardo?

poi, altra cosa, e anche questo mi ha sorpreso, ma non molto: in pratica nei loro piani di controffensiva (anche loro dicevano cosi per essere sul piano della difensiva) avevano direttrici che puntavano quasi sempre sulla Germania (il famoso fulda gap), solo molto marginalmente venivano coinvolte le frontiere italiane (forse perché dovevano transitare via Austria?). La loro marina non era molto coinvolta nella fase iniziale del piano.
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bat64
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Re: linea fortificata del Tagliamento

Salve,

se volete fare qualche studio di approfondimento su piani e sulle politiche militari del Patto di Varsavia visitate questo sito:

http://www.php.isn.ethz.ch/

Nella sezione COLLECTIONS potrete scaricare e visualizzare un sacco di interessanti documenti classificati (ora declass.) dal contenuto veramente interessante.

Saluti
Ultima modifica di bat64 il gio set 22, 2016 1:27 pm, modificato 1 volta in totale.
Saluti,
Bat64
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Re: linea fortificata del Tagliamento

grazie mille bat64! quel link lo cercavo da parecchio tempo!

però le notizie raccolte dai testimoni mi disorientano un po, se si considera ciò che si legge nei documenti declassificati....
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Gio
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Re: linea fortificata del Tagliamento

Ricordo che qualche anno fa uscì su Storia Militare un interessante articolo di Cappellano proprio sulla rinascita della fortificazione permanente nel dopoguerra e proprio lungo il Tagliamento.

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