News alpine

[claudio]

da "La Stampa" del 6 Dicembre

IL MINISTRO MARTINO «Gli alpini non lasciano Pinerolo»

PINEROLO. «Sono destituite di ogni fondamento le indiscrezioni con le quali
si ipotizzava un prossimo trasferimento del 3° reggimento alpini della
Brigata Taurinense, con sede a Pinerolo». Lo afferma il ministro della
Difesa, Antonio Martino, rispondendo all´interrogazione presentata ad
ottobre dall´onorevole Giorgio Merlo. La notizia di un possibile
trasferimento dei 600 alpini nelle caserma di Fossano sarebbe stata la
conseguenza di un altro trasferimento: quello del 1° reggimento artiglieria
in Abruzzo. «Il tutto sarebbe stato riconducibile - spiega l´on. Merlo - al
processo di distribuzione dei reparti nel territorio nazionale. Se la città 
di Pinerolo perdesse il suo reggimento verrebbe defraudata di una sua antica vocazione storica». Nella risposta del ministro si evidenzia che allo scopo di preservare una distribuzione omogenea delle unità  alpine sul territorio è stata definita la dislocazione di 6 reggimenti: due nelle Alpi occidentali (Pinerolo e Cuneo), uno in Veneto (Feltre), uno in Alto Adige (Vipiteno), uno in Friuli (Venzone) e uno in Abruzzo (L´Aquila).

[jolly46]

"Entro" nel nuovo forum con un commento su una tematica che seguo molto.
I commenti sul forum fra qualche giorno, prima fatemelo esplorare ben bene e capire come funziona soprattutto!

Non so se avete notato come nella risposta del Ministro ci sia la conferma della chiusura del reggimento di Cividale.
Poichè non credo che nessuno abbia il coraggio di sciogliere l'8°, è scontato che l'8° di cividale venga chiuso ed il suo numero venga preso dal 14° di Venzone (quale battaglione resterà  in vita? penso il Gemona che è più anziano del Tolmezzo).
Non viene fatto riferimento nemmeno al 6° di Brunico: brutto segno?
D'altronde i compiti affidati al 6° non mi pare siano più operativi ...... le conclusioni fatevele da voi.

[Lele]

da "La Stampa" del 6 Dicembre
uno in Veneto (Feltre),

Caro vecchio Car Avanzato.....marcie, ravanamenti lungo lo Stizzon....quanti bei ricordi anche del 7°

[Mauro]

marcie, ravanamenti

topolin, topolin, w topolin.... dice niente?

[Luigi]

Poichè non credo che nessuno abbia il coraggio di sciogliere l'8°, è scontato che l'8° di cividale venga chiuso ed il suo numero venga preso dal 14° di Venzone (quale battaglione resterà  in vita? penso il Gemona che è più anziano del Tolmezzo).
Non viene fatto riferimento nemmeno al 6° di Brunico: brutto segno?
D'altronde i compiti affidati al 6° non mi pare siano più operativi ...... le conclusioni fatevele da voi.

Le abbiamo già  fatte.

Tarvisio, Pontebba, Chiusaforte, Tolmezzo, Moggio Udinese, Paluzza...
Solo 15 anni fa brulicavano di gioventù con la Penna Nera, adesso mettono tristezza solo a passarci in auto...
In compenso si sono riempiti i centri sociali: direi che il guadagno è notevole.
Mandi

[jolly46]

Luigi,
che fai? Infili il coltello nella piaga e lo rigiri ben, bene!
Una volta il punto più pericoloso d'Italia era la provincia di Gorizia, la "soglia di Gorizia" era la direttrice d'invasione più facile ed immediata.
Lì era pieno di reparti del Nostro Esercito, ad ogni paesino vedevi uomini con le stellette: mio padre era uno di quelli, lì sono cresciuto, quella è una po' la mia seconda Patria.
Oggi in tutta la provincia di Gorizia gli unici reparti dell'esercito ancora in vita sono il Comando della Brigata Pozzuolo del Friuli ed il suo Reparto Comando e Supporti Tattici. Potrei farti un elenco di quello che c'era prima, ma sarebbe troppo lungo!
Il resto sono caserme abbandonate e ......... ricordi nel mio cuore!

Forse è giusto che sia così, ma hai ragione: che tristezza!

[Luigi]

Luigi,
che fai? Infili il coltello nella piaga e lo rigiri ben, bene!

Potrei continuare a lungo...

Una volta il punto più pericoloso d'Italia era la provincia di Gorizia, la "soglia di Gorizia" era la direttrice d'invasione più facile ed immediata.

Ah, i bei tempi!
Adesso il nemico è tra noi (certo che anche prima, però...)

Lì era pieno di reparti del Nostro Esercito, ad ogni paesino vedevi uomini con le stellette: mio padre era uno di quelli, lì sono cresciuto, quella è una po' la mia seconda Patria.

Non so dirti la malinconia provata nel leggere le scritte sulle porte dei bagni della "Bertolotti" ormai abbandonata, a Pontebba...

Forse è giusto che sia così

Forse.
"Je ne regrette rien..."
Mandi.