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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

Hellis ha scritto:e qui si apre tutta una discussione sul concetto di Stato Sovrano...
Eccone un altro...

[Boldrini mode on]
L'espressione "stato sovrano" risente di quel vecchiume clerico-maschilista che per secoli ha piegato le donne alla sottomissione lontane dai luoghi dove avrebbero potuto esprimere davvero se stesse nel mutare la società [respirone in apnea, NdR]... per questo dobbiamo [non è un plurale maiestatis, NdR] lottare per affermare il diritto alla piena parità: si parli d'ora in poi di Stata Sovrana..."
[Boldrini mode off]

Scherzi a parte: gli stati sovrani devono essere cancellati dalla faccia della Terra, risultando - come dice il presidente Obama - dalla parte sbagliata della Storia.
In ogni caso l'Italia non è più Stato sovrano dal 1943.
Un po' tardi per pensarci.

"E soprattutto l'Inghilterra domina!"

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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

...almeno una parvenza :?
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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

Pure tu con la "civiltà dell'immagine"?!?
Chiaro segno di come la fine dei tempi sia prossima... :-k

Una parvenza di lavoro non è un lavoro.
Una parvenza di casa non è una casa.
Una parvenza di auto non è un'auto.

Così una parvenza di sovranità non è sovranità.

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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

:wink: così mi piaci!
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Federico
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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

Siete sempre i soliti vetero-tutto :--""

Quanto alla previa validazione-obiettivi da parte del costruttore del prodigioso aereo, farei notare che non si tratta di una novità assoluta:

pare che gli USA possano già, anche se non è ufficialmente ammesso, provocare in remoto malfunzionamenti sugli aerei di loro costruzione (per esempio al radar), se la missione che gli aerei stanno conducendo non aggrada loro. Idem se l'aereo non è di loro costruzione, ma il radar (o i software che lo controlla) si.

La differenza, enorme, è che qui si tratta di un intertvento (legittimo o meno è opinabile, ma non è questo il punto ora) di uno stato sovrano per il traminte delle sue FFAA ad eventualmente mandare in fumo la missione.

La, con gli F35, si tratta invece di un privato (la Lockeed) che si arroga (in questo sicuramente autorizzata dal Governo USA/Pentagono) il diritto di autorizzazione sull'uso di un loro prodotto. Se non mi piace ciò che vuoi fare con l'aereo che ti ho venduto, non te lo faccio fare.

Noterete, ne sono certo, la somiglianza di questo fatto con la normale prassi di gestione dei diritti di autore/immagine nonchè la totale estraneità di questa prassi con la consuetudine della politica estera.

In pratica è un altro passo verso l'appalto esterno di poteri dello stato a privati così in voga negli USA. Perchè sono convinto che la Lockeed si farà pagare il servizio reso, mentre il contribuente USA continuerà a pagare le tasse perchè il suo Governo faccia quel lavoro (mantenendo il personale militare, diplomatico, dei Servizi ecc. che dovrebbero in teoria farlo).

Comunque la cosa più interessante, a mio modesto avvisto, è il cambio di paradigma: da diritto delle nazioni (un acquisto di armamenti di questo tipo è regolato, o meglio era, da accordi bilaterali a livello di governi), a diritto di autore/immagine.

Materia, faccio sommessamente notare, che rientrerebbe pienamente, nell'ambito di applicazione de famigerato trattato transatlantico di cui molto silenziosamente si parla (o meglio si tace) da anni...
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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

FEDERICOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

(:-D) (:-D) (:-D)

come stai? Ma lo sai che ti abbiamo cercato per mari e per monti?
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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

Federico ha scritto:Siete sempre i soliti vetero-tutto :--""
Ah sì! Vecchia scuola, e me ne vanto... altro che questi tempi nuovi in cui - per dirla colla famosa "profezia" di Chesterton - si devono sfoderare le spade per dire che le foglie sono verdi d'estate.
E nemmeno basta più, ormai.

Tornando in argomento... sono le modeste conseguenze dell'essere colonia, fatto di cui moltissimi italiani sono per altro felici (a partire dal Presidente del Consiglio, come da lui appena vantato).
Del resto già gli SLBM della Royal Navy possono eventualmente essere lanciati solo dopo accettazione dei bersagli da parte di Washington.
Figuriamoci noi, che siamo dagos...

Interessante l'osservazione sul "paradigm shift", che però è tale solo per gli europei.
Già nel 1917 qualche senatore USA l'aveva capito:

"Stiamo entrando in guerra al comando dell'oro [...] Ho la sensazione che stiamo cucendo il simbolo del dollaro sulla bandiera americana"

Dopo un secolo, le cose sono soltanto peggiorate. La trasformazione in merce di qualsiasi entità - anche la più sacra - è ormai cosa fatta (ogni riferimento allo scandalo di Planned Parenthood è puramente voluto).

Mandi.
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P.S.: il ritorno di Federico è ulteriore segno sicuro dell'imminente fine del mondo :--""
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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

Non mi sembra vi sia una grande novità rispetto al passato
Con Franza o Spagna, purché se magna!
Ieri Francia e Spagna (con terzo incomodo l’impero ottomano)
Oggi USA e Russia (e magari domani Cina) con terzo incomodo ISIS.
Accettiamo gli USA, per il momento, perché siamo indolenti: il cirillico, l’arabo e il mandarino sono più difficili da imparare; quindi, prendiamo per cosa buona e giusta tutto quanto è targato USA.
Ormai anche la pizza è considerata all’estero un prodotto americano e non dimentichiamo che gli spaghetti sono stati inventati da cinesi!
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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

Mah... avrei mucchi di osservazioni da metter giù, la quasi totalità priva del tasso minimo di politicume corretto obbligatorio per legge.

Ricordo soltanto un fatto, tra le miriadi di tanti: durante i secoli della cosiddetta "dominazione" degli Asburgo - prima di quelli spagnoli, poi di quelli austriaci; i mangiarane non hanno mai preso piede da noi - si sono avuti in campo militare un Ambrogio Spinola, un Alessandro Farnese, un Raimondo Montecuccoli.
Nel secolo americano - o dell'estremo occidente - nulla di nemmeno confrontabile si dà.
Fino all'ultimo giorno dell'Impero e dell'Europa, inoltre, esistettero e combatterono reggimenti di reclutamento peninsulare, aventi piena dignità rispetto agli altri.

A dimostrazione che non ho prevenzioni ideologiche, è del resto giusto ricordare che Cadorna e Diaz condussero sul campo la più grande armata a reclutamento italiano che la storia ricordi. E la condussero alla vittoria, caso mai fosse sfuggito.
Poi, sull'onda di quella guerra che merita in ogni caso il titolo di "grande", l'Italia arrivò a giocarsi il ruolo di potenza mondiale. Lo fece male, per carità; ma lo fece.

Oggi?

Ah, oggi l'Italia è una superpotenza cul-turale; come proclamato ieri da uno che, evidentemente, nemmeno dispone dei pochi spiccioli in moneta d'occupazione necessarî a tenere in ordine la propria barba... senza obliare il meschino particolare per cui quattro milioni di italiani sono in condizioni di povertà assoluta (dati ISTAT: chissà la realtà), per cui anche il "...se magna" è del tutto opinabile.

Come avrebbe detto un mio ufficiale: mica ca##i!

Mandi.
Luigi


P.S.: a proposito, giusto per fare strame di qualche leggenda metropolitana...
http://www.societaitalianastoriamilitar ... rafica.pdf
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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

Abbastanza bene grazie. Solo che non ho accesso al web fino a che non metteranno linee internet dove abito (alla faccia di Rodotà che ieri ha presentato non so più quale documento secondo cui l'accesso a internet è un diritto inalianbile delle persone).

Ne deduco che i milioni di italiani che vivono nelle aree cosiddette "bianche" (dove cioè non si ha accesso ad internet né via cellulare né via cavo) non sono persone...

Posso elemosinare un collegamento ogni tanto e di conseguenza posso stare poco qui...

Mi scuso per l'OT
Art. Federico
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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

Vacci piano, Federico :--""

Hellis sta vivendo mesi di gloria a dosi da vertigine. Se dopo Odevaine, Verdini e Azzollini ricordi pure Rodotà, minimo gli viene una sincope.
Del resto è pure tornato il suo giornale del cuore:
http://www.unirenzita.altervista.org

Ultim'ora: le forze dell'ordine non hanno nemmeno le risorse per mandare il personale in poligono.
Lo dicono i sindacati di polizia.
Che la polizia abbia dei sindacati dice tutto il resto (:-x)

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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

Luigi ha scritto:Vacci piano, Federico :--""

Hellis sta vivendo mesi di gloria a dosi da vertigine. Se dopo Odevaine, Verdini e Azzollini ricordi pure Rodotà, minimo gli viene una sincope.
Del resto è pure tornato il suo giornale del cuore:
http://www.unirenzita.altervista.org

Ultim'ora: le forze dell'ordine non hanno nemmeno le risorse per mandare il personale in poligono.
Lo dicono i sindacati di polizia.
Che la polizia abbia dei sindacati dice tutto il resto (:-x)

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che la notizia sia vera o falsa poco importa, ma mi chiedo, perche questori/prefetti/capo della polizia non si fanno portavoce verso il ministro di queste e altre manchevolezze? perché a protestare è sempre la bassa forza?
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni

(riciclato NATO)
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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

****
perche questori/prefetti/capo della polizia non si fanno portavoce verso il ministro di queste e altre manchevolezze? perché a protestare è sempre la bassa forza?
****
E perchè rischiare la carriera?
Loro mica devono sparare.
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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

Luigi ha scritto:Vacci piano, Federico :--""

Hellis sta vivendo mesi di gloria a dosi da vertigine. Se dopo Odevaine, Verdini e Azzollini ricordi pure Rodotà, minimo gli viene una sincope.
Del resto è pure tornato il suo giornale del cuore:
http://www.unirenzita.altervista.org

Ultim'ora: le forze dell'ordine non hanno nemmeno le risorse per mandare il personale in poligono.
Lo dicono i sindacati di polizia.
Che la polizia abbia dei sindacati dice tutto il resto (:-x)

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...come tu abbandonasti l'idea di un berluschissimo referente della destra (nonchè salvatore della Patria), anche Hellis si è accorto della Grande Cazzata sulla superiorità morale della 'presunta' sinistra (nonchè salvatrice della Patria, e della dignità).
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Re: articolo sulla rivista on line pagine difesa

Per dovere di cronaca, ho fatto peggio di quanto mi attribuisci.
Il Silvio nazionale è infatti sempre stato, per me, solo un impresario di spettacoli. Cosa che, oggettivamente, gli riesce benissimo.

Nel 2001 io ho creduto a quell'altro. Te lo ricordi? (:88:)

Pensavo fosse giunta l'ora di mettere nell'armadio quegli abiti ormai fuori moda, appartenenti al Novecento: saluti romani, camicie nere, busti del Duce in salotto... senza rinnegarli, ma consegnandoli finalmente alla Storia.

Tenendo però fermi e saldi i punti di riferimento veri: Fede, Patria, Famiglia.

Nonché gli stili e i codici di comportamento quotidiani che non dipendono dal vestito indossato: lealtà, coraggio, senso dell'onore, modestia, rispetto per i deboli, affabilità coniugata all'aristocrazia del tratto... va bene, è meglio lasciar perdere...

"Ma se il reazionario è impotente nel nostro tempo, la sua condizione lo obbliga a testimoniare la sua ripugnanza. La libertà, per il reazionario, è soggezione a un ordine [...] (Nicolás Gómez Dávila)

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