Da Facebook a firma di G.Braglia (mi pare ora generale all’epoca comandante di reparto d’arresto) una testimonianza di un periodo di vita del 73°. Un Kaimano chiede spiegazione sul corso cannonieri s.r. Lui da questa spiegazione: “L'Opera di Pinzano estremamente compartimentata, 2 gruppi di fuoco intervallati da un tratto di strada di quasi un Km, prevedeva la saldatura tramite una Squadra Cannoni senza rinculo da 106 mm montati su AR vecchio tipo ( non ricordo se Alfa o Fiat ) non essendo predisposte le "Nuove Campagnole". La Squadra avrebbe dovuto muoversi utilizzando la strada e mimetizzarsi nella semi boscaglia pronta a cambiare posizione dopo ogni tiro ( la vampa posteriore ne avrebbe immediatamente rivelato la posizione ). Le due camionette dovevano muoversi tenendosi reciprocamente a distanza di almeno 300 metri per non essere colpite entrambe dal tiro dei carri avversari e sparare alternandosi. I pezzi da 106 facevano bella mostra nel deposito armi di mobilitazione ( ) e sarebbero probabilmente state utilizzate da personale che aveva prestato servizio nelle compagnie c.c. delle Brigate motorizzate. La dirimpettaia opera di Ragogna che aveva identici problemi di mancanza di saldatura di fuoco prevedeva invece una squadra lanciarazzi da 88, Bazooka, che avrebbe coperto le zone non battute dalle Post. P spostandosi nella boscaglia a piedi".
"completavano l'opera (...) due postazioni (P5 e P6) per cannone senza rinculo da 106 mm. installato su AR 51, disposte lungo la strada che dall'abitato di Pinzano conduce alla frazione di Campeis"
allora diciamo che, se mai ce ne fosse bisogno, che i -Quaderni- son cosa seria avallata da un ufficiale superiore che ha militato nei reparti d'arresto.... un spot pubblicitario
Si
Comunque ce ne vorrebbero di più di ufficiali e non con a) buona memoria b) voglia di raccontare. Sono ancora molte le "zone d'ombra" relative al fenomeno arresto, soprattutto relativamente al capitolo modalità di impiego (per le strutture fortunatamente possiamo dire che il lavoro al 99% è stato fatto).
Sono informazioni che risultano interessanti, non solo sull'impiego dei reparti d'arresto ma anche sul personale eventualmente mobilitato. Si parla di personale appartenente alle compagnie cc delle brigate motorizzate, il che fa supporre che si tratti del periodo post 1975, ma la compagnia cc di brigata era armata con missili cc TOW, mentre i 106 sr erano in organico al plotone cc della ccs e della compagnia meccanizzata, ove presente, all'interno dei battaglioni motorizzati; facile allora che gli eventuali mobilitati appartenessero piuttosto a queste ultime. Credo però che il discorso possa valere per tutte le brigate, indipendentemente dalla specialità, visto che i 106 si trovavano ovunque, almeno finché non sono stati sostituiti gradualmente dai MILAN. Il fatto che l'integrazione avvenisse in un caso con i 106 e nell'altro con i bazooka, indica anche che evidentemente le distanze d'ingaggio nei rispettivi punti di saldatura fossero diverse.
Infatti in queste notizie anche tra le righe si trova qualcosa di interessante. Infatti ho messo la faccina con gli occhi stupiti ai cn 106 sr nel deposito armi di mobilitazione.......
Dici bene. Probabilmente altrettanto stupiti sarebbero rimasti quei cannonieri, provenienti da un battaglione motorizzato o meccanizzato, che in caso di mobilitazione si sarebbero visti destinare ad un battaglione d'arresto del quale non conoscevano magari nemmeno l'esistenza.
i reparti d'arresto alpini e presumo anche di pianura avevano alcuni armamenti extra organico come il lanciarazzi da 88 ed cn. da 106 sr. quelli di pianura.
a memoria non c'era personale di leva alle armi abilitato all'uso di tali materiali, pertanto è possibile che i serventi venissero tratti dal personale mobilitato.
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni
(riciclato NATO)
Memento Audere Semper
Quanto detto da Gio l'ho sentito anch'io da un ufficiale dell' AM che era responsabile dell'addestramento della VAM, mi pare che dopo qualche anno dal congedo in caso di bisogno sarebbero stati richiamati nell'esercito. Per quanto riguarda le dotazioni credevo invece che almeno i lanciarazzi da 88mm fossero in organico ai reparti d'arresto; quindi, come per i cannoni sr, anche per queste armi si sarebbe ricorso a richiamati da altri reparti. Certo che in caso di mobilitazione ci sarebbero state diverse sorprese per molti richiamati, destinati ad essere inseriti in corpi e armi anche molto differenti da quelli di originaria appartenenza.
1°San Giusto ha scritto:Dici bene. Probabilmente altrettanto stupiti sarebbero rimasti quei cannonieri, provenienti da un battaglione motorizzato o meccanizzato, che in caso di mobilitazione si sarebbero visti destinare ad un battaglione d'arresto del quale non conoscevano magari nemmeno l'esistenza.
Forse dico una "puttanata" di vecchio stampo raduno fanarresto, ma se si considera che in mobilitazione, le varie opere passavano sotto comando della Grande unità di riferimento per la zona di competenza, una collaborazione fra vari Reparti non lascia poi cosí stupiti...
Come si è spesso detto la difesa del confine era assai articolata!
Concordo anch'io che in caso di schieramento alla frontiera orientale, secondo la pianificazione operativa, necessariamente doveva esserci il coordinamento e collaborazione tra i vari reparti. Quello che mi era sembrato un po' strano era che si facesse riferimento a richiamati provenienti da brigate motorizzate, quando è noto che queste erano dislocate in altre zone della penisola e non dipendenti da comandi di grandi unità del V° Corpo d'Armata. L'unico reparto di questo tipo schierato alla frontiera era il "San Giusto" (e i relativi battaglioni quadro da mobilitare) ma dipendente, dati i compiti particolari, dal Comando Truppe Trieste e sulla famosa cartolina rilasciata a molti al congedo la destinazione prevista in caso di mobilitazione era questa. Per questo ho pensato che si potesse trattare più in generale di personale proveniente dai vari battaglioni meccanizzati presenti nel V° CdA, forse anche bersaglieri, vista la dislocazione del 73° Lombardia e la sua appartenenza, almeno fino al 1986, alla divisione Ariete.