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Re: La più elevata caserma GAF sulle Alpi Orientali

I sassi li hanno lavorati sul posto ma il cemento e altri materiali hanno dovuto trasportarli dalla valle. Che lavoraccio.
grazie per queste foto
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Fabio_4°>06
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Re: La più elevata caserma GAF sulle Alpi Orientali

Proprio belle, architettura di altri tempi; assomiglia un pò alle caserme austriache del Monte Bondone.
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M26
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Re: La più elevata caserma GAF sulle Alpi Orientali

Rispecchia lo stile architettonico in uso da quelle parti, nonostante le mutazioni della linea di confine negli ultimi 100 anni.
Bel posto per gli alpinisti.
Stefano
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midnight
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Re: La più elevata caserma GAF sulle Alpi Orientali

Riporto un estratto da un articolo che ho trovato, credo interessante.


da Alpinismo goriziano - 1/2012

Cinque metri di troppo
di
MARKO MOSETTI

(...)
Il trattato di Rapallo che sancì la fine della prima guerra mondiale, fissò il confine tra il Regno d'Italia e quello della Jugoslavia sullo spartiacque che attraversa la cima del Triglav. Già nel 1919 sul pianoro Zaplanja a 2520 metri di quota fu eretta dai militari italiani comandati al controllo dei nuovi confini una modesta costruzione di legno che negli anni successivi verrà sostituita da un ampio e solido edificio che poteva ospitare fino a trecento uomini, chiamato Caserma Morbegno.
Era collegata con il fondovalle della Zadnjica da una mulattiera sulla quale potevano transitare anche mezzi motorizzati con i quali gli ufficiali salivano alla caserma, dalla costruzione di una teleferica di servizio e dalla posa di un cavo telefonico interrato. Inoltre fu tracciato un percorso alpinistico diretto che permetteva di arrivare in vetta al Triglav rimanendo sempre entro i confini del Regno d'Italia.
Di tutto questo oggi rimane ben poco: la via alpinstica è scomparsa, così come la teleferica; spezzoni del cavo telefonico riemergono ancora a tratti; la mulattiera invece regge bene alle ingiurie del tempo anche se abbisognerebbe di lavori di manutenzione in alcuni tratti. Il grande edificio invece oggi è completamente distrutto e sul terreno ne rimangono poche tracce.
Come è potuto accadere in così pochi anni, visto che ancora nel 2003 nella sua guida Escursionismo in Slovenia(ed. Sidarta) Tine Miheliœ scrive ...Già da lontano si può notare, lungo il sentiero, in una sella non ben definita a sinistra una grande costruzione. Sono le rovine di un'ex caserma italiana, la Morbegno, ...(op.cit. pag. 76)?

Cercando un po’ in Internet si scopre che all'inizio degli anni '50 si era avanzata l'idea di destinare l'edificio a struttura alpinistica. A gestirla avrebbe dovuto essere l'associazione alpinistica Ljubljana Matica. Si può vedere anche un bel disegno di come sarebbe dovuta diventare.
Invece nulla fu fatto. Eppure la costruzione era in magnifiche condizioni, era stato abbandonato solo da pochissimi anni, inoltre sorgeva in una zona molto più sicura rispetto all'ex rifugio Napoleone Cozzi ora Træaska Koœa al Doliœ, distrutto più volte dalle valanghe, una solo pochi anni fa.
Si potrebbe ipotizzare una sorta di giustificata avversione ai simboli e ricordi dell'occupazione italiana del territorio sloveno. Questo però non ha impedito che altri edifici di origine militare italiana fossero convertiti in rifugi alpini, gli esempi non mancano, è accaduto a Planina Razor, in val Lepena, sul Œrna Prst, sul Porezen.
E allora?
Nei primi anni ottanta un noto economista e alpinista sloveno, Gregor Klančnik, si fece promotore di una riunione proprio alla capanna Morbegno convocando chi avesse voluto starci, per stabilire un'azione che portasse al recupero dell'edificio e la sua destinazione a rifugio alpino. L'iniziativa fallì e il silenzio scese nuovamente su quei vecchi muri.
Fino all'agosto del 2005. In cima al Triglav si stava celebrando il centodecimo anniversario dell’Aljaæev Stolp, la torretta metallica che è diventata il simbolo del monte. Janez Janøa allora primo ministro della Repubblica slovena nel suo discorso pronunciato proprio accanto all'Aljaæev Stolp fra l'altro affermò che nella zona del Triglav c'eralo spazio e la necessità di un ulteriore rifugio alpino. Pur non pronunciando mai il nome della capanna Morbegno è fuor di dubbio che si riferisse proprio a quella struttura e al suo possibile e auspicabile recupero. Quelle sue parole invece divennero, in maniera del tutto involontaria, l'atto finale della storia di quei muri. Il degrado subì un'accelerazione e non più e non solo ad opera del tempo e dei suoi elementi alleati ma evidentemente anche di mani umane.
Le domande ritornano spontaneamente: perché questo? perché non si è voluto mettere a frutto un'opera in buona parte già bell'e pronta? e, soprattutto, perché smantellarla, cancellarla?
Gregor Klanœnik era dell'opinione che la Morbegno fosse situata "un po’ troppo in alto", e quel po’ troppo sono i cinque (5!) metri di quota che la innalzano sopra la Kredarica. L'economista e alpinista sloveno che si era preso a cuore la sorte di quella vecchia caserma non è stato l'unico a pensarla così.
L'opinione sui metri di troppo è condivisa da altri in Slovenia.
Il rifugio alla Kredarica è da sempre la costruzione alla quota più elevata della Slovenia e, negli anni è diventata un simbolo non solamente per gli alpinisti ma per l'intera nazione. Era improponibile che questo primato potesse essere usurpato da una ex caserma edificata dagli occupatori. Così, con azione quanto mai masochistica, si è preferito eliminare il problema, anche se il suo utilizzo avrebbe costituito sicuramente un vantaggio per tutti.
Della grande caserma oggi rimangono poche tracce. Chi transiterà per Zaplanja farà fatica ad individuare il luogo dove per circa ottanta anni è sorta la Morbegno, e tra non molto la montagna cancellerà anche il poco rimasto. Rimarrà, sperabilmente, il ricordo, la memoria, la storia che non si può né si deve cancellare. Almeno tra i vecchi alpinisti, tra i cultori di storia e militaria, negli infiniti meandri della rete internet, forse in quella stessa Morbegno, località valtellinese della quale la caserma portava il nome.
È un finale amaro, con il sapore di una morte e di una sepoltura solitarie e lontano da casa, senza il conforto di un gesto amico.
E fa più male pensare che con poco sforzo e tanta buona volontà avrebbe potuto essere completamente diverso e, questo sì, nel segno della fratellanza alpina.
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Gio
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Re: La più elevata caserma GAF sulle Alpi Orientali

Eh si, l'uomo ci ha messo del suo! Moltissimo del suo. :( Non spariscono metri cubi di pietra portati via dalla neve a valle........ :(
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Re: La più elevata caserma GAF sulle Alpi Orientali

Fantastica, dalla forma davvero differente da quelle presenti nel Nord-Ovest, sembra quasi un castello :-)
Peccato che ora sia in rovina da come ho letto :-(

Nel cuneese la Casermetta Difensiva più alta in assoluto si trova in Valle Varaita al Colle del Lupo a 3020 metri di quota, :) purtroppo ha subito degli interventi di demolizione col trattato di pace del '47
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