Dal Passo Falzarego in breve tempo è facile salire verso le Creste del Col Gallina.
Oggi pomeriggio con la Sara siamo saliti a fotografare il Caposaldo d'Artiglieria e Osservatorio del Col Gallina
operativo dal 1915 al 1917.
Grazie al lavoro dei volontari sono state ricostruite e/o restaurate alcune opere di questo sito.
Cenni storici (tratti da internet)
Cima Gallina (2316 m s.l.m.) si trova in un punto strategico del fronte della Grande Guerra. Dalla sua posizione elevata si possono osservare il Sasso di Stria, il Piccolo Lagazuoi, le Torri Falzarego, le Tofane nonchè il Passo Falzarego e il Passo Val Parola: perciò divenne allora un importante caposaldo d’artiglieria. I cannoni in caverna battevano le posizioni austriache del Piccolo Lagazuoi e del Col dei Bos. Il caposaldo era munito di osservatori e robusti alloggiamenti in muratura e in caverna che, come si deduce dai numerosi crateri antistanti, furono un costante bersaglio dei tiri di controbatteria austriaci. Il caposaldo veniva rifornito di viveri e munizioni dalla valle tramite una teleferica ed era collegato con altre postazioni da una fitta rete telefonica. Venne abbandonato nell’autunno del 1917 durante la ritirata di Caporetto, in cui l’intero fronte dolomitico venne sgombrato in tutta fretta. Anche le posizioni del Col Gallina caddero in mano agli austriaci. Al termine della guerra le postazioni vennero smantellate delle parti in ferro dai recuperanti. Si possono notare ancora oggi i segni dei piantoni della tettoia che copriva la scala d’accesso alla galleria superiore e sono ancora visitabili la grande galleria dormitorio, la galleria del cannone e la baracca in caverna, oggi ripristinata, affacciata a strapiombo sul sottostante Pra Pontin.
vi mandiamo alcune foto
Saluti
Leandro e Sara