L'Associazione che vorreste

[axtolf]

Nei mesi/anni scorsi anche su questo forum, si è parlato molto di quelli che sono i difetti, le mancanze e quant'altro dell'Associazione Nazionale Alpini.
Ricordo ad esempio il lunghissimo thread sull'iniziativa più discutibile degli ultimi tempi, ovvero Pianeta Difesa. Trovate, per chi avesse voglia di leggere/rileggere tutto, qui:

viewtopic.php?f=3&t=3239

Ricordo anche le vicende dell'Alpino Uboldi, che bene o male su questo forum, conosciamo tutti.

Ora dato che mi piace (ogni tanto) essere costruttivo, mettiamo che oguno di voi domani mattina si svegli e scopra di essere stato incaricato di creare dal nulla una Associazione che raccolga "i valori degli Alpini". Metto tra virgolette, volendo comprendere il concetto nella maniera più larga possibile. In sostanza, se non esistesse l'ANA, e ognuno di voi dovesse fondarla, che cosa farebbe? Quali sarebbero le cose che secondo voi dovrebbe fare questa associazione, quali cose non dovrebbe fare, di quali temi si dovrebbe occupare?
Una precisazione, non è mia intenzione tirare fuori idee per una Associazione alternativa all'ANA o evidenziarne gli errori, ma solo capire cosa secondo noi sono i valori e i concetti da proteggere e da tramandare. Mi piacerebbe che le risposte fossero molte e articolate, quindi, fatevi avanti!

[Abbadia]

Della "mia " Associazione , farebbero parte solo gli alpini , nel senso piu' esteso , chiaramente comprendendo le specialita' e quelli che hanno prestato o prestano servizio militare ( si diceva . hanno fatto il soldato ) nelle truppe alpine , almeno per SEI mesi.
Sarebbe chiaramente una associazione un po' ..levaiola ...con un occhio al passato e alle tradizioni alpine , e l'altro a ricordarsi che alpini lo si é stati a ventanni o giu' di li' , quindi cose serie , ma anche feste alpine.
Sarebbe una associazione laica ( che non vuol dire atea o areligiosa ) basata sui ricordi che sono dentro di noi , su quello che ci hanno lasciato i nostri Veci, prima dei tutto il rispetto per gli anziani.
Volontariato non di visibilita' ma di sostanza e soprattutto coinvolgimento della gente non "alpina " perché siamo gente e tra la gente viviamo.
Al tempo della leva , la gente vedeva noi in divisa , come loro figli , che magari erano a 500 km di distanza con la stessa divisa.
Proprieta' di beni ...direi "francescana " con bilanci semplici ed esaustivi chiusi in vero pareggio.
Gli Amici degli Alpini ( non soci come sono abusivamente considerati nell'ANA di Milano ) ben accolti , ma non indispensabili : si fa quello che si puo' , il vecchio verbo " arrangiarsi " sarebbe il massimo .
Cori, fanfare e PC senza tante divise e solo se ce li possiamo permettere : niente " abiti di scena " e tarocchi , se non ci sono abbastanza coristi , niente cori , si puo' cantare anche diversamente ; fanfare lo stesso ...chi ha alpini per farle le faccia , gli altri ne facciano a meno ... la PC : assolutamente indipendente e a livello locale , senza divise sgargianti da sfilata e basta ..
Ho gia' scritto tanto da farmi bocciare , quindi mi fermo li' , sono certo che chi "lo sente" ha capito il mio intento . I sogni sono belli , se non li fai non ti rimangono neppure i sogni .

[Claudio Zanetti]

Sono anch'io per più alpinità e meno fronzoli, cose superflue non servono a niente.Serve qualcosa di più semplice e duratura,qualcosa che ridà il giusto valore a noi alpini.Chi ha fatto la naja negli alpini deve sentirsi a proprio agio e non come accadde durante le manifestazioni di partecipare ad una sagra di paese.Gli amici degli alpini sono amici ma non alpini.
Claudio

[Abbadia]

Claudio , ho smesso di andare a raduni e adunata , perché non mi sento a mio agio ...proprio per quello ...

[Hellis]

Concordo con Abbadia.

Un' Ana meno cerimoniosa e più pratica, slegata dalla politica (che ci è entrata a piedi pari) e fatta di alpini.
Non di alpinisti, alpinabili, alpinizzati, simpatizzanti del cai, dei carabinieri alpini.

Mi si dirà che così si è destinati all'oblio.
Anche i 1000 di Garibaldi quando è morto l'ultimo sono scomparsi.

[Abbadia]

Mi domando perché si ha tanta paura di finire ...... bahhh !!!! I reduci della prima GM sono entrati nella storia ....speriamo di riuscirci anche4 noi , senza ridicole appendici ...

[ribrob]

tutto nasce tutto muore,dove stà scritto che ana deve durare in eterno ????

[axtolf]

Scusatemi ma non volevo trasformare questo intervento nell'ennesima discussione sull'ANA, bensì fare conto di partire da zero, come se l'ANA non esistesse.

Per esempio, avete già parlato di volontariato, alpinità, cori, fanfare ecc. . Bene, quali attività di volontariato e non dovrebbe fare una associazione per portare avanti i valori alpini. E quali sono secondo voi i valori alpini da portare avanti? In cosa si concretizza l'alpinità convertita in associazione?

[Hellis]

Mah devo premettere che a me le 'etichette' non mi stanno per nulla simpatiche, quindi sono abbastanza convinto che non ha molto senso partire alla 'ricerca dei valori alpini', o organizzare qualcosa nel segno dell'alpinità.
Al contrario.
La storia del 'battaglione Forum' ci ha insegnato che non è necessario profondere, diffondere, riempirsi la bocca di 'valori alpini' (quando per un anno abbiamo maledetto la naja) per fare qualcosa di concreto.
E' bastato trovarsi fra alpini, parlarsi fra alpini, e le iniziative sono state innumerevole e tutte ben riuscite. E l'alpinità è sgorgata senza invocarla, predirla, sbandierarla.
Forse le vicende personali di Francesco ci hanno legato e ci tengono ancora oggi legati, ma Francesco è un alpino, è uno dei nostri.

Vecio è stato l'antesignano di tutto ciò: ci siamo trovati perchè qualcosa ci univa. Non ci siamo trovati perchè stavamo cercando i valori alpini o l'alpinità.
E qui torniamo al punto di partenza: quel qualcosa che ci unisce è l'aver svolto il servizio militare nelle truppe alpine.

Altro discorso meritano le iniziative come la Protezione Civile, che hanno bisogno di una struttura definita, organica, e certamente di un impegno non in 'avanzatempo'.

[linzen]

Io nei primi 100 giorni abolire i le camicie da boscaiolo che non ho mai capito cosa hanno da spartire con una associazione di ex-militari non facendo parte di nessuna tradizione del corpo

[Abbadia]

Mah devo premettere che a me le 'etichette' non mi stanno per nulla simpatiche, quindi sono abbastanza convinto che non ha molto senso partire alla 'ricerca dei valori alpini', o organizzare qualcosa nel segno dell'alpinità.
Al contrario.
La storia del 'battaglione Forum' ci ha insegnato che non è necessario profondere, diffondere, riempirsi la bocca di 'valori alpini' (quando per un anno abbiamo maledetto la naja) per fare qualcosa di concreto.
E' bastato trovarsi fra alpini, parlarsi fra alpini, e le iniziative sono state innumerevole e tutte ben riuscite. E l'alpinità è sgorgata senza invocarla, predirla, sbandierarla.
Forse le vicende personali di Francesco ci hanno legato e ci tengono ancora oggi legati, ma Francesco è un alpino, è uno dei nostri.

Vecio è stato l'antesignano di tutto ciò: ci siamo trovati perchè qualcosa ci univa. Non ci siamo trovati perchè stavamo cercando i valori alpini o l'alpinità.
E qui torniamo al punto di partenza: quel qualcosa che ci unisce è l'aver svolto il servizio militare nelle truppe alpine.

Altro discorso meritano le iniziative come la Protezione Civile, che hanno bisogno di una struttura definita, organica, e certamente di un impegno non in 'avanzatempo'.

[Marco Mattei]

Ad ognuno di noi sarà capitato chiedersi che senso ha oggi indossare il cappello alpino.

A mio parere il cappello alpino ha un ancora un senso se collegato strettamente a due aspetti: la montagna e la memoria storica.

Montagna significa amore per il proprio territorio, per la propria valle, per la vetta che vediamo tutti i giorni aprendo la finestra. E' quella montagna che ci ha fatto alpini, soldati di montagna come lo erano i Marsi, popolazione che viveva in queste stesse zone e che era rispettata anche dagli antichi Romani.

Memoria storica è consapevolezza di quanti sacrifici ci sono dietro il benessere e la libertà di oggi.

Quando indosso il cappello alpino vorrei stare insieme ad alpini che condividono queste idee.
Vorrei un'Associazione che non vuole aumentare a tutti i costi il numero degli iscritti, che non fa proliferare raduni, manifestazioni, pellegrinaggi vari, che sia autofinanziata senza contributi da enti politici.

[Hellis]

Anche i 1000 di Garibaldi quando è morto l'ultimo sono scomparsi.

Qualcuno... beh qualcuno, IL PIACENTINO mi fa notare che ho scritto una somarata, perchè le associazioni dei garibaldini proliferano anche oggi, nel 2013.
Stavolta mi tocca dargli ragione (comunque sappi che ieri, durante una corsa, ho sconfinato e ho 'conquistato' Villanova d'Arda.. dopo 17 km nella calura della bassa. Monticelli d'Ongina presto capitolerà).

Prenderi spunto da questo suggerimento per aggiungere che in questi casi dopo i fatti epici, è rimasta la farsa (non in tono dispregiativo, ma proprio perchè è una 'ricostruzione')

[Abbadia]

A me le ...ricostruzioni piacciono poco o niente ....

[Marco Mattei]

Sta discussione si è un pò ammosciata ed invece non lo merita perchè secondo me tutto gira attorno ad una domanda esistenziale che prima o poi tutti ci siamo fatta: "ha senso ancora mettersi il cappello alpino?".

Non siamo reduci di nessuna guerra (fortunatamente) e di sicuro nessuno di noi ha affrontato il periodo della leva con entusiasmo.
La consapevolezza di quello che significano gli alpini per i nostri paesi e per la Nazione è venuta dopo. E oggi stare con gli alpini significa, a mio avviso, coltivare la memoria storica e cultura della montagna.

Mi aiuto con le parole della presentazione di un libro letto anni fa (Carlo Balestra, Fratelli nella notte): "..la cultura e la storia sono il fondamento basilare per la vita e la crescita dell'Associazione Alpini. La cultura dovrà esssere il caposaldo per le future generazioni, perchè spetta a noi tramandare e far conoscere la nostra storia e le gesta dei nostri padri.
L'Associazione sta proiettandosi nel futuro con un grande e lodevole impegno sociale ma rischia anche di dimenticare quali sono le sue origini."

Alcuni aspetti dell'ANA attuale sono stati già oggetto di critiche. Devo pur dire che l'Adunata di Asiago è stata per me la più significativa e ringrazio il Presidente uscente per il coraggio di averla tenuta lì.