che vi ha insegnato l'anno di naja?

[Beppe]

cari amici alpini e non....
sto cercando di dare dei consigli a mio cognato che sta per fare la richiesta per fare il servizio civile o come si chiama ora...

cosa vi ha insegnato un anno di naja?

con calma rispondete...

gli dirò di leggere questo topic...convertiteloooo!!
(se poi finisce a fare il fante mi sparo!)

[Lele]

cari amici alpini e non....
sto cercando di dare dei consigli a mio cognato che sta per fare la richiesta per fare il servizio civile o come si chiama ora...

cosa vi ha insegnato un anno di naja?

con calma rispondete...

gli dirò di leggere questo topic...convertiteloooo!!
(se poi finisce a fare il fante mi sparo!)

non riescoa rispondere dal posto di lavoro ma se vuoi un consiglio fagli legger ele esperienze di naja che hanno scritto alcuni di noi e presenti nel sito......vecchio d isicuro in quello nuovo non so.

[Federico]

Non che io (con altri tre fratelli è naturale) sia mai stato particolarmente allevato nella bambagia, ma i 12 mesi passati in divisa servono a capire che esiste una vita (del tutto tua) al di fuori delle mura della casa di Papà  e Mamma.

In questa tua vita al di fuori dal nido devi imparare a sapere fino a che punto puoi fare affidamento sull'unica persona che più o meno (molto meno che più, nel mio caso: piacevolissima scoperta) conosci: te stesso.

Sarai sottoposto ad esperienze e prove che mai e poi mai ti saresti sognato di affrontare: nemmeno nei tuoi peggiori incubi e, perchè no, nei tuoi migliori sogni. Le supererai tutte e comunque avrai la certezza che prima o poi, sia per le cose faticose, che per quelle piacevoli, la naja finisce. Si tratta veramente (lo è stato nel mio caso) di una scuola di vita, scritto tutto in maiuscolo.

Saprai VERAMENTE chi sei e che cosa vali, dove è il tuo limite e di quanto (e se) riuscirai a spostarlo in la, quando ti troverai da solo (ma con tanti colleghi/amici al tuo fianco, con ogni probabilità  nelle tue stesse condizioni), nella "me**a", e l'unica persona che potrà  darti una mano vera è li con te, anche se magari non lo sapevi : sei tu. Ti dovrai confrontare con dei veri infami e con Uomini con la U maiuscola.

Queste lezioni, per me, valgono tutti i mesi passati in divisa. Anche qualcuno in più, poiché non le dimenticherai mai e ti saranno utili per sempre.

Saluti e ti auguro di prendere una buona decisione.

P.S.: Le risate che ti farai a naja, saranno tra le più gustose che ti capiterà  di fare.

P.P.S.: Naturalmente, una Penna sul Cappello, aumenta il valore di tutto ciò che ho scritto fin qui

[Mauro]

Io l'unico consiglio che potrei dargli è quello di vivere la vita con un po' più di tranquillità , perchè sono dell'idea che se vuole scappare dal mostro cattivo è perchè qualcuno gli avrà  detto tante di quelle cazzate che alla fine si è fatto convincere e sintetizzo le famose frasi: "un anno perso" "non serve a nulla" "ma dove vai a sparare" "vai a fare il soldatino" "sono tutti montati"....
Faccia la sua scelta più giusta, qui non si vende nulla.

[Beppe]

no..non è il fatto di vendere roba...non voglio convincere nessuno controvoglia...ma visto come viene descritto volevo dargli qualche idea positiva come ha dato Federico

[Hellis]

Ci sono ragazzi, amici, con cui sono stato a scuola per 8 anni e 3 di asilo.
Amici.
Però i Frà , i miei veri Frà , con cui ho passato un'anno, terminata la naja restano un'altra cosa.
Con i miei ex compagni di scuola ci si trova. Si sta bene insieme, ma oggi sembrano quasi "estranei".
Con i pochi Frà  con cui mi ritrovo ancora basta come sempre uno sguardo, un'espressione del viso, una mezza parola per capire tutto.
Sarà  perchè, ricollegandomi a quello che ha scritto Federico, siamo stati "svezzati" insieme, ed abbiamo condiviso momentacci e gioie.

[Abbadia]

Che mi hanno insegnato quindici mesi di naja ? Gia' allora 1968, erano quindici mesi belli e tondi...
Allora l'ho vissuti con serenita', nel senso che si dovevano fare...si facevano..cercando di farli con dignità ..senza entusiasmo, ma senza disperazione!!
Certo in qualcuno c'era disperazione e in qualcuno magari un po' di fanatismo, ma la maggior parte era come me...si affrontava una tappa della vita...convinti che, nn essendo la prima, nn sarebbe stata neppure l'ultima..
A che mi é servita...che ho imparato ? Beh la prima cosa a capire che al mondo, in qualunque posto ci sono delinquenti e onesti, buoni e cattivi e che nn si puo' sfuggire a questa regola..la si deve affrontare.
Che delle volte nella vita é necessario fare anche le cose sgradevoli e delle quali magari non si é convinti..ma che si debbono fare...
Che nn sempre quelli che hanno "potere " su di noi sono migliori di noi....che piangere serve se quando si smette ci si tira su le maniche e si va avanti..
Sono serviti a distinguere meglio gli amici dalle carogne...a tenersi buoni i primi e a lasciar perdere i secondi....
A maledire la naja , ma ad andare aventi con dignità ..

Riflettendo, mi sono servite forse di piu' le cose negative che qelle positive!!

Un anno perso.....allora lo pensavo...forse...oggi nn piu'...é stata una esperienza di vita...una situazione che , a prescindere che avessimo una divisa, ha contribuito senz'altro a formarci per il resto della vita.

E poi beh , poi é servita a fare in modo che dopo 35 anni dalla naja ci si trovi emozionati al pensiero di incontrare quei "ragazzi" con i quali si é condiviso, forse allora inconsapevolmente, un periodo importante della nostra vita...

E questo capiterà  domenica 9 novembre a me e a altri 70 Genieri Alpini che nel 1968 erano all'Abbadia Alpina...e sara' una giornata ...grande !!!

Auguri a tutti di buona vita !

GA Franco Ramella
Imperia

[marco66]

Forse sarà  un pò un ripetersi con le risposte degli altri ma alla fine dei miei dodici mesi ho imparato cosa vuol dire convivere con altre persone per 24 ore al giorno condividendo momenti belli e momenti brutti, ho conosciuto i miei limiti e le mie debolezze e con l'aiuto ho cercato di superarle e soprattutto ho conosciuto delle persone fantastiche che, nonostante non stiano proprio dietro a casa, continuo sempre a sentire e vedere molto volentieri.
Mi ha insegnato l'amore per la montagna in tutti i suoi aspetti ed il rispetto del prossimo nonostante la pensi diversamente.
In definitiva non mi è proprio sembrato un anno perso come sostengono alcuni!!!
Le scelte che si fanno comunque devono essere personali e non condizionate da quello che la gente intorno a te pensa e cataloga come giusto o sbagliato.
Un saluto e speriamo che un'altro si aggreghi alla nostra schiera.

[C.le Busbani]

Chi ha scritto prima di me trova la mia piena condivisione; ma per chi non vuol sentire...
Comunque, io sono sempre del parere che vale la pena di curiosare nel mondo militare; ancora per poco è l'occasione per fare qualcosa che di solito non si fa, mentre il servizio civile uno lo può fare in qualsiasi momento della vita nel volontariato.
Ed il bello è che...chi ha fatto il militare qualcosa di positivo l'ha sempre portato a casa. Vale la pena di provare, no? Se non mi piace, dopo 10 mesi, è finito, ma almeno ho provato una cosa che nella vita non potrò mai più provare.
E non è bello fare nuove esperienze?
Omar.

[120Fornovo]

Non ripeto ciò che altri, prima di me, hanno già  scritto e che, anch'io, condivido in pieno.

Faccio solo due piccolissime e personalissime considerazioni.

1)
Quasi tutti coloro che io conosco ricordano la "naia" come un periodo bello della loro vita (non penso solo perchè eravamo più giovani ... oops ... parlo per me ).
Basta "attaccare" il discorso e giù con "io ero a ... il mio Capitano ... noi facevamo ... eravamo così e cosà  ... la sera andavamo ..."

2)
I pochi altri che la ricordano come un periodo brutto, penso io, "vivevano" male prima e probabilmente "vivono" male adesso.
Questione di mentalità  e del modo in cui ci si pone rispetto alle vicissitudini.

Ovvio, così è per me (che sono favorevole, oggi, alla leva), un altro può pensare che sono fuori di testa.

[120Fornovo]

Per Beppe ...

W la Fanteria!

[Abbadia]

E no... tutto posso sopportare da una manica di figli impestati e maledetti dalla figa e dal congedo, ma non quel VIVA LA BUFFA su un sito di Alpini !!!!!
Non nomino neppure quell'...arma.....ma era come paragonare la m. al bunet !!!! ahahahahahahahahahah

Un po scherzo giuvi, ma un po no......sono tradizioni anche queste..anzi l'orgoglio di essere alpini e di distinguerci nettamente dagli altri corpi era proprio l'unica cosa che accomunava al 100% tutti noi alpini...quelli che facevano la naja con...rassegnazione e quelli che la bestemmiavano...
Pensate che noi del genio alpini prendevamo in giro ...gli alpini perché loro erano ufficialmente : F..........alpina !!! ahahahahahah
Tutti...dico tutti erano orgogliosi e fieri di ESSERE ALPINI!!! e anche sacontenti, mai avrebbero cambiato cappello !!!

Quindi va bene il vogliamoci bene, ma ricordiamo chi siamo...azzo !!!! ahahahahahahah

Ciau a tuch

Franco ramella

[axtolf]

Direi che il discorso sta scadendo un pochino e dovrebbe essere una cosa "didattica".

Conteniamo i termini e anche altre cose di cui sono sicuro, si può fare benissimo a meno.

[C.le Busbani]

Mi piace, Astolfi, come hai usato la parola didattica in questo post.
Ciao.
Omar.

[120Fornovo]

Per Abbadia:

? NON HO PAROLE.

Ciao e benvenuto sul Forum!