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Re: Donne alpino

cavalli ha scritto:innichen abbi pazienza non ho capito questa frase: La realtà che conosco io è ben diversa, solo occorre essere ancora in età lavorativa per poterla comprendere pienamente...
Si riassume in questo: gli stessi che probabilmente 40 anni fa avrebbero preferito sfangare 15 mesi di servizio militare, perché rappresentava di fatto un ostacolo alla propria carriera lavorativa civile, quando l'economia tirava, oggi farebbero carte false e sgomiterebbero anche loro per farsi assumere dallo stato, visto che di lavoro nel privato non ce n'è, o è poco e malpagato (con l'obbligo di versare all'INPS romana contributi previdenziali di fatto a fondo perduto).
Pensa che vantaggio per i post-'85 entrare nel mondo della disoccupazione con un anno di anticipo...

I tempi d'oro sono finiti, la locomotiva non tira più.

Significa che nel mio comune c'è gente, ancora poca per ora, che rovista nella spazzatura dei supermercati, alla ricerca di qualcosa di commestibile.
Tra gli accattoni di Monteberico citati in un recente topic si ingrossano le fila di disoccupati e pensionati, già sfamati dalla Caritas cittadina: cosa faranno le nostre balde penne quando ne incontreranno uno, chiederanno forse il 730, l'ISEE o l'estratto conto?
Meglio fare finta di vedere la decadenza e abbracciarsi ancora una volta ai miti e alle fole più consunte, vero?

Ritornando in tema, trovo strano che la parità dei sessi non si sia realizzata già ai tempi della leva, a 98 euro al mese.
Chissà come sarebbe stata giudicata, questa ipotetica ennesima ritorsione dell'opprimente patriarcato.
E invece no, la parità dei sessi, solo se la femmina vuole.
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cavalli
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Re: Donne alpino

Innichen ha scritto:
cavalli ha scritto:innichen abbi pazienza non ho capito questa frase: La realtà che conosco io è ben diversa, solo occorre essere ancora in età lavorativa per poterla comprendere pienamente...
Si riassume in questo: gli stessi che probabilmente 40 anni fa avrebbero preferito sfangare 15 mesi di servizio militare, perché rappresentava di fatto un ostacolo alla propria carriera lavorativa civile, quando l'economia tirava, oggi farebbero carte false e sgomiterebbero anche loro per farsi assumere dallo stato, visto che di lavoro nel privato non ce n'è, o è poco e malpagato (con l'obbligo di versare all'INPS romana contributi previdenziali di fatto a fondo perduto).
Pensa che vantaggio per i post-'85 entrare nel mondo della disoccupazione con un anno di anticipo...

I tempi d'oro sono finiti, la locomotiva non tira più.

Significa che nel mio comune c'è gente, ancora poca per ora, che rovista nella spazzatura dei supermercati, alla ricerca di qualcosa di commestibile.
Tra gli accattoni di Monteberico citati in un recente topic si ingrossano le fila di disoccupati e pensionati, già sfamati dalla Caritas cittadina: cosa faranno le nostre balde penne quando ne incontreranno uno, chiederanno forse il 730, l'ISEE o l'estratto conto?
Meglio fare finta di vedere la decadenza e abbracciarsi ancora una volta ai miti e alle fole più consunte, vero?

Ritornando in tema, trovo strano che la parità dei sessi non si sia realizzata già ai tempi della leva, a 98 euro al mese.
Chissà come sarebbe stata giudicata, questa ipotetica ennesima ritorsione dell'opprimente patriarcato.
E invece no, la parità dei sessi, solo se la femmina vuole.
OK tutto chiaro e concordo sul tuo pensiero, pensa che dalle nostre parti negli anni 60 quando uno si arruolava Ufficiale o Sottufficiale era considerato un fannulone !
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Re: Donne alpino

cavalli ha scritto: OK tutto chiaro e concordo sul tuo pensiero, pensa che dalle nostre parti negli anni 60 quando uno si arruolava Ufficiale o Sottufficiale era considerato un fannulone !
Non è che il pensiero qui da noi sia cambiato tanto! :--""
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Re: Donne alpino

Per ritornare in tema del forum ho il piacere di presentarvi le donne alle quali ho dedicato il mio libro.
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Mogli o morose sono sempre state di conforto nei pensieri degli alpini
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Re: Donne alpino

Giornale Alpino del mese di agosto - settembre, alla pagina 11 articolo "una mamma sui cingolati".
nel scorrere il citato scritto leggo con sorpresa che l'alpino (a) è madre di una piccola di pochi mesi oltre avere il marito alpino pure lui e nello steso reparto. Fin qua niente di male però proseguento la lettura noto che in procinto di partire per l'afghanistan, mi chiedo , visto che le missioni sono di sei mesi, come farà la figlia, restare senza la madre per così tanto tempo, e in futuro quando si dovrà assentare ancora?
sarei grato sentire una vostra opinione in merito visto che l'estensore dell'articolo ha ignorato il problema. (:-x)
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Re: Donne alpino

Si. Uff e Sottuff fannulloni però per 5 mesi un mazzo tanto e si prendevano 150 lire al giorno.
Comunque tornerei indietro immediatamente. Andrei negli alpini ad incontrar Cavalli...... :mrgreen:
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Re: Donne alpino

Nel 1993, girava voce che da 12 sarebbero passati a 10 i mesi di naja. Non mi sarebbe spiaciuto rientrare prima dei 12.
Ma così non è stato. 12 o 10, cambia poco alla fine.

Poi le donne. No, non si parlava ancora di donne in caserma. Un pensiero lontano.

In alcune caserme, di altri corpi, da anni ormai erano entrati i civili a fare le pulizie, cucinare, spaccio, ... quindi era solo questione di tempo che arrivassero ad eliminare il glorioso corpo degli Alpini.

Le donne militari, sono come gli uomini. In certi casi sono più utili le donne che gli uomini. Le manovre di guerra non sono più quelle di un tempo.

Sono d'accordo sul passato/naja. Non prendiamoci in giro, ne ho conosciuti pochissimi in 12 mesi che erano felici di stare in una caserma. Il mio compito? cercare di fare capire che era nostro DOVERE fare questo anno, in conto dei DIRITTI goduti e da godere.
Molti erano coloro che cercavano scappatoie.
Non ho mai visto una mamma allegra con il figlio che partiva.

Ad oggi. Solo ricordi. Belli e brutti.
Ma solitamente si avanzano quelli belli, mettendo i brutti in un cassettino.
Non ci ricordiamo più della rabbia di vedere auto piene di cibo uscire dalla mensa per andare chissà in quale casa... e noi militari di truppa a mangiare quello che restava, o magari era stato ordinato il doppio del necessario per portarne via una buona parte...
quante cose, molti portavano via?
Tutto a spese dei contribuenti.
Quindi sono anche d'accordo che sia stata chiusa la naja, a favore però di un reale impegno per un esercito serio.

Sono convinto che aver fatto l'Alpino sia stato un periodo bellissimo. Purtroppo non ci ricordiamo mai di quelle cose che in realtà ci hanno fatto anche male fisico e morale. Compagni suicidati... e qui mi fermo.

Non è stato tutto bello. Non dobbiamo essere così superficiali.
Sul piatto vanno messe tutte le cose. Se hanno deciso per i tagli, ci sono colpe anche di chi ha visto e non ha mai detto nulla, visto sprechi, abusi di potere,...

ORA
- d'accordo con sospensione della naja
- d'accordo con le donne militari
- d'accordo che la naja il 90% la voleva evitare e molti ci sono anche riusciti
- d'accordo che la naja di 12 mesi negli Alpini sia stato un bel periodo, ma non lo rifarei oggi.


scusate le lungaggini del messaggio.
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Re: Donne alpino

cavalli ha scritto:Giornale Alpino del mese di agosto - settembre, alla pagina 11 articolo "una mamma sui cingolati".
nel scorrere il citato scritto leggo con sorpresa che l'alpino (a) è madre di una piccola di pochi mesi oltre avere il marito alpino pure lui e nello steso reparto. Fin qua niente di male però proseguento la lettura noto che in procinto di partire per l'afghanistan, mi chiedo , visto che le missioni sono di sei mesi, come farà la figlia, restare senza la madre per così tanto tempo, e in futuro quando si dovrà assentare ancora?
sarei grato sentire una vostra opinione in merito visto che l'estensore dell'articolo ha ignorato il problema. (:-x)
Anch'io ho letto quell'articolo.
Beh, Cavalli, non hai mai visto una puntata di Armi Uàivs?
Nella serie della FocsLàif c'è una coppia, i coniugi di colore Burton (lei è colonnello, con prole e in missione), che fa proprio al caso nostro.
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Re: Donne alpino

Umanamente non è giusto privare a una bambina di appena sei mesi l’affetto di una mamma o del papà.
Sicuramente l’alpino (a) quando ha deciso d’intraprendere la carriera militare ha preventivato tutto ciò. Con tutte le agevolazioni, dell’essere mamma, che potrebbe usufruire per ritardare almeno la sua partenza se ha deciso di partire e ben consapevole di quello che fa.
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Re: Donne alpino

Innichen ha scritto:
cavalli ha scritto:Giornale Alpino del mese di agosto - settembre, alla pagina 11 articolo "una mamma sui cingolati".
nel scorrere il citato scritto leggo con sorpresa che l'alpino (a) è madre di una piccola di pochi mesi oltre avere il marito alpino pure lui e nello steso reparto. Fin qua niente di male però proseguento la lettura noto che in procinto di partire per l'afghanistan, mi chiedo , visto che le missioni sono di sei mesi, come farà la figlia, restare senza la madre per così tanto tempo, e in futuro quando si dovrà assentare ancora?
sarei grato sentire una vostra opinione in merito visto che l'estensore dell'articolo ha ignorato il problema. (:-x)
Anch'io ho letto quell'articolo.
Beh, Cavalli, non hai mai visto una puntata di Armi Uàivs?
Nella serie della FocsLàif c'è una coppia, i coniugi di colore Burton (lei è colonnello, con prole e in missione), che fa proprio al caso nostro.
non ho la possibilità di vedere la serie che citi, in ogni caso , conoscendo l'organizzazione dellè forze armate statunitensi sono convinto che tutto ciò sia regolato da norme ben precice e che alla mamma sia assicurate tutte le previdenze possibili per svolgere al meglio il suo incarico, cosa che fortemente dubito succeda nella nostre FF.AA. forse il Valdimir potrebbe dirci qualcosa in merito. Ribadisco che il mestiere del soldato, per giunta combattente, non è per le donne!
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Re: Donne alpino

Avete letto della militare dell'esercito britannico che ha partorito a Camp Bastion in Afghanistan?
Tra l'altro ha un ulteriore caratteristica: è una dei 2,200 fijani che fanno parte del British Army, dove 8.505 militari su 101.290 sono stranieri.
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Re: Donne alpino

wintergreen ha scritto:Avete letto della militare dell'esercito britannico che ha partorito a Camp Bastion in Afghanistan?
Tra l'altro ha un ulteriore caratteristica: è una dei 2,200 fijani che fanno parte del British Army, dove 8.505 militari su 101.290 sono stranieri.
Già, ma lei mica lo sapeva di essere incinta, anche perché in caso di accertata gravidanza il rimpatrio è immediato, se n'è accorta al momento del parto.
Certo che si rimane perplessi di fronte al caso di una soldatessa che porta avanti a sua insaputa una gravidanza fino all'ottavo mese in un reparto di artiglieria impegnato in missione.
Ecco l'articolo: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbPGdigG
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Re: Donne alpino

ma nessuno si è accorto che era in cinta? che sono tutti ciechi, (:-x)
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