dal giornale di Vicenza di oggi riporto il presente articolo, che ne pensate?
Monte Berico, alpini “arruolati”
contro il racket delle elemosine
A MONTE BERICO. Accordo con il Comune fino a maggio 2013. Troppi mendicanti che si sono trasformati in una “trappola” per i fedeli. Le penne nere opereranno nei fine settimana tra il santuario e il piazzale
05/05/2012
Vicenza. «Sono organizzazioni che sfruttano i minori, le donne in stato in gravidanza, le persone che hanno imperfezioni fisiche. Non si tratta di poveri autentici. Arrivano con auto e pulmini nei fine settimana, da fuori provincia, e alla sera li vengono a riprendere». Il sindaco Achille Variati non va tanto per il sottile: il santuario di Monte Berico, uno dei luoghi più frequentati della città e che in una giornata festiva accoglie anche ventimila fedeli, è diventato anche un luogo di “assedio” dove le persone si sentono tirare per la giacchetta da chi chiede soldi in continuazione. I medicanti - disse tempo addietro il priore dei Servi di Maria, padre Giuseppe Zaupa - sono diventati una sorta di ghigliottina per i credenti, un passaggio obbligato e nemmeno tanto piacevole. «E questo non è accettabile. Senza contare - puntualizza il sindaco - che Vicenza per i poveri veri non si è mai tirata indietro. Anzi, chi vuole dormire o mangiare sa bene a chi rivolgersi. Però a Monte Berico ci troviamo di fronte a professionisti dell'elemosina che devono essere allontanati». E per farlo l'Amministrazione comunale ha chiesto aiuto all'Associazione nazionale alpini e, soprattutto, al presidente provinciale Giuseppe Galvanin. La convenzione, che resterà in vigore fino al 31 maggio del 2013, è stata presentata ieri mattina nella sala degli Stucchi dal sindaco, dal comandante della polizia locale, Cristiano Rosini, dall'assessore alla Sicurezza Antonio Dalla Pozza e dal presidente provinciale dell'Ana. Gli alpini che porteranno il cappello, l'“uniforme” della protezione civile, saranno muniti solo di telefonino cellulare che servirà per chiamare i vigili. «Non vogliamo essere etichettati col nome di ronde - spiega Galvanin -. Come abbiamo già fatto in altre occasioni ci mettiamo a disposizione del Comune. Il nostro compito sarà quello di assicurare che coloro che visitano il santurario mariano possano camminare tranquillamente e in serenità senza essere strattonati da chi chiede l'elemosina o da chi distribuisce santini in maniera insistente». Negli ultimi tempi, inoltre, sono aumentati anche i furti di borse e portafogli e quindi la presenza degli alpini sarà un ulteriore deterrente. «La loro collaborazione sarà preziosa per gli agenti della polizia locale che tutti i fine settimana sono presenti a Monte Berico con una pattuglia - spiega l'assessore alla Sicurezza, Antonio Dalla Pozza - oltre agli agenti già impegnati per snellire lo scorrimento del traffico. I volontari toglieranno ai vigili alcuni compiti : fornire informazioni ai visitatori per esempio, dando loro la possibilità di dedicarsi a compiti più istituzionali. Infine, con i cellulari che sono forniti dal Comune, gli alpini potranno contattare gli agenti nel caso in cui considerassero necessario un intervento, soprattutto quando i medicanti diventano fastidiosi oppure molesti, come accade molte volte». Sono 25 gli alpini che hanno aderito alla convenzione, si muoveranno in 3, lavoreranno nei fine settimana dalle 8.30 alle 11 tra il Santuario e il piazzale della Vittoria. Dall'inizio dell'anno i vigili hanno multato 159 accattoni e tutti nella zona di Monte Berico.