Ho qualche informazione da aggiungere a questo vecchio post.
Riguardo al manufatto misterioso fugo il dubbio che ospitasse il generatore per tutte le postazioni. Il generatore e le cisterne si trovano nell'attuale proprietà privata. Il manufatto in questione, nella foto, è dietro la casa grigia a circa 300 metri ore
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Se osservate le foto postate in precedenza noterete che l'aratura del campo lascia molto spazio erboso, questo significa che per tutta la dimensione del verde sotto c'è qualcosa, altrimenti, dopo vent'anni ci avrebbero coltivato molto volentieri.
In effetti ho avuto conferma che doveva essere un comando di grandi dimensioni profondo circa 7 metri con numerose stanze, comprese docce. Tutto troverebbe conferma nel fatto che l'ingresso di quella che sembrerebbe una M al suo fianco ha due serie di portelloni d'ingresso molto grandi. Di solito in una M se ne trova uno grande ed uno più piccolo d'emergenza. Quindi forse non è una M ma una cupola d'osservazione che data la posizione nel campo veniva mascherata da covone e non da classica baracca.
Nella foto 12 della prima pagina del post, in lontananza alla destra del'auto posteggiata si nota un mucchio, li c'era un carro in vasca. A questo punto cosa ci faceva in quella posizione se non poteva vedere il Tagliamento ed il ponte di Dignano? Infatti il ponte ed il Tagliamento si trovano (guardando la foto 12) sulla sinistra dove c'è la casa gialla e ben sotto una scarpata di almeno 20 metri. Era probabilmente li a coprire l'eventuale superamento delle difese e la presa alle spalle da nord ovest (da Spilimbergo) o dal lato sud (direzione Casarsa/Valvasone/Spilimbergo). Suffraga la tesi il fatto che le M sul secondo argine (quello alla fine del ponte dove c'è lo svincolo) non erano settore fisso e posizionate magari a mezza costa dove sarebbero state meno individuabili, bensì delle enucleate Sherman in bella vista su un terrapiano dritto, come foruncoli su una faccia, ma che potevano girarsi se l'aggressore avesse cambiato direzione arrivando da dietro.
Tornando al manufatto squadrato, la botola ai piedi della costruzione che nelle foto precedenti è cerchiata di rosso contiene questo:
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Il famoso palo ignoto potrebbe essere un'antenna se osserviamo bene come è fatta la base, simile alle terminazioni dentro ai PCO e l'isolatore al centro. In questo caso si parlerebbe di antenna per onde corte con grande potenza allo stadio finale dell'apparato e quindi di lunghezza notevole che necessitava di sostegno robusto e tiranti. Senza l'isolatore, i cavi dei tiranti avrebbero potuto cambiare il rapporto resistenza induttanza capacità e sballare la frequenza.
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Tutto può far supporre che quel comando avesse un doppia funzione:
PCO sussidiario dell'opera (sussidiario inteso in quella posizione da occupare al posto delle concordate principale e secondaria allorchè il nemico cambia direzione) in caso di aggiramento e qui la butto:
Comando protetto del V° corpo d'armata.
In effetti, il posto comando “rear” del V° corpo di Vittorio Veneto, veniva indicato in rare fonti a Tauriano, paese attaccato a Spilimbergo. Se consideriamo il peggio che sarebbe potuto accadere in caso di invasione e sfondamento delle prime linee verso Gorizia e Udine, la linea del Tagliamento era la penultima spiaggia. Poi restava il Piave.
In effetti, tutti i supporti e le forze di riserva dell'esercito italiano di allora erano dislocati dietro o attorno a Padova con le Officine Riparazioni Esercito, Ospedali Militari, Depositi Carburanti e lo strike nucleare. Quindi tutto doveva compiersi prima del Piave e di Padova ed al peggio a coprire il fianco sarebbe arrivata la brigata Trieste da Bologna per non far discendere il nemico per il resto d'Italia compiendo il disastro.
Insomma Il Tagliamento doveva trasformarsi in una caposaldo ed un ufficiale del 73° Lombardia di presidio ai seggi a Mantova, quando ero ragazzino regalandomi il suo foulard mi disse che il loro compito era “morire sul posto”. A case Navarons c'era il 73° Lombardia… Lo so che tutta la fanteria d'arresto aveva quel compito ma averlo sentito mi rafforza le convinzioni.
Rotto il Tagliamento ci si sarebbe appellati al contrasto dinamico che noi 5 battaglioni bersaglieri di Maniago, Aviano, Tauriano, Orgenico e Pordenone avevamo esercitato sino alla paranoia e alla reazione dinamica delle forze corazzate concentrate tutte in zona Pordenone. Non si spiegherebbe diversamente perché un battaglione carri dei lagunari era a San Vito al Tagliamento e uno della Brigata Brescia di Brescia era a Cordenons!
Per curiosità vi riporto che da Legnano, venne fatto partire un M113 del 2° Governolo a tutta velocità per calcolare cosa avrebbe impiegato e dove si sarebbe fermato senza rifornimento ed arrivò….a Padova.
Tornando per ultimo al manufatto, resta il dubbio di quello scarico di forma schiacciata. Accanto al Covone ce n'è uno identico a fianco di un fungo tradizionale. Ma da dove prendevano l'aria?
Questo però me lo dite voi!!!