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Considerazioni sull'adunata

Dall'Alpino di Luglio/Agosto

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Domenica 9 maggio, tornando dall'Adunata di Bergamo, togliendomi gli scarponcini che indossavo ormai da venti ore, ho ringraziato il mio cappello, che ancora portavo in testa, per la bellissima giornata che mi aveva fatto passare. La gioia provata durante la sfilata tra una folla immensa e meravigliosa è un'emozione unica come quella che abbiamo avuto quando abbiamo ascoltato in religioso silenzio il “nostro silenzio fuori ordinanza”. Grazie Bergamo. Il nostro cappello suscita una magia; Perrucchetti non era soltanto un capitano ma un mago. Non prendo in mano una penna da 35 anni, quando da Borgo San Dalmazzo scrivevo alla morosa. Ora l'ho fatto per dimostrare il mio orgoglio di essere alpino.

Raffaello Turco - sezione Acqui Terme

Ritengo giusto dare merito all'organizzazione che la sezione di Bergamo ha saputo predisporre in occasione dell'Adunata, facendo al meglio ogni cosa. Vorrei sottolineare la correttezza e la generale applicazione dei prezzi “calmierati” da parte degli esercizi pubblici che ci hanno sfamato e dissetato. Spero che le città  che sono state scelte per le future Adunate sappiano imitare al meglio Bergamo.

Armando Cha - Gruppo Riva Santo Stefano (IM)

Sono un alpino del 4° reggimento artiglieria pesante campale in forza alla caserma Pizzolato di Trento 9°/1983. Ho partecipato all'Adunata nella mia città  e dopo tanti anni ho ritrovato due miei vecchi commilitoni. Mai avrei pensato di poter arrivare sulla soglia dei 50 anni e vivere emozioni così forti. Ho pianto come un bambino commosso per l'amore, la dedizione, l'orgoglio e l'onore che aleggiava su Bergamo. Un'emozione per quei valori profondamente insiti in tutti gli alpini.

Paolo Marini - Mozzo (BG)

Come alpino della compagnia Genio Guastatori di Belluno partecipo alle Adunate con un amico alpino con cui ho fatto il servizio di leva. La presente per sottolineare come da parte di molti alpini si sia notato nel corso degli ultimi anni abbiamo perso un po' tutto ciò che contraddistingue l'Adunata. Dove sono le fanfare che suonano liberamente negli angoli delle strade fino a notte fonda? Cosa c'entrano migliaia di ragazzini in cerca dello sballo definitisi amici degli alpini? Ricordo ancora l'adunata di Udine dove nel silenzio totale della notte si ascoltava il suono del silenzio. Questo non c'è più.

Devis Bonato

So che a Bergamo, con gli alpini in congedo, hanno sfilato con debito cappello anche simpatizzanti che non hanno prestato il servizio militare presso il nostro Corpo. La cosa è di facile attuazione: si acquista un cappello alpino e lo si porta in occasione della sfilata. Sono convinto che sia giusto che questi sfilino anche se il regolamento lo proibisce, poiché i simpatizzanti condividono con gli alpini ideali di Patria ed il simbolo della bandiera che unisce un unico popolo.

Artemio Berto - Gruppo di Saonara, sez. Padova

Trentatrè, Vecchio scarpone, Sul cappello, Il Piave, Il testamento del capitano, Era una notte che pioveva e molti altri hanno fatto da colonna sonora a tante giornate felici della mia infanzia. Ho visto mio padre andare alle Adunate con entusiasmo vivo, genuino; ho visto la sua emozione, le sue lacrime di gioia e orgoglio quando mio fratello ha indossato la stessa divisa; ho visto i suoi alpini attorno a lui quando è “andato avanti”. Domenica 9 maggio, nella nostra Bergamo, emozionata e commossa ho camminato per la città  immersa nel Tricolore, ho respirato questa bellissima aria di orgogliosa festa e ho visto quanto amore, rispetto e sentimenti positivi riescono ad infondere le Penne Nere nel cuore della gente.

Daniela Rota Stabelli

L'Adunata a Bergamo è stata certamente molto sentita e partecipata. Sento però il bisogno di sottolineare alcuni aspetti che non mi sono parsi all'altezza degli anni scorsi. Non sono riuscito né ad andare allo Stadio per assistere all'esibizione delle bande musicali (non vi erano navette), né al Teatro Donizetti dove c'erano i cori alpini; non ho potuto partecipare ad alcuna cerimonia con caratteristiche militaresche come invece dovrebbe essere. L'allegria del sabato è stata bellissima, ma l'Adunata dovrebbe anche consentire una partecipazione più sostanziale a quanto significa l'appartenenza al Corpo, la memoria di chi ci ha preceduto e la nostra bandiera.

Giovanni Meggiolaro

Adunata di Bergamo: impressionante, nonostante il maltempo, la grande presenza di pubblico lungo tutto il percorso. Davvero spettacolare, come forse mai visto in precedenza le due lunghissime gradinate laterali stracolme di osannante umanità . Ma per un altro aspetto di negativo c'era il ritardo accumulato; le sfilate durano sempre troppe ore. Penso che sarebbe opportuno ridimensionare un po' la quantità  e incrementare la qualità . E maggior attenzione all'abbigliamento.

Enzo Pedrini - Rovato (BS)

Solo alcuni stralci di tante lettere arrivate in redazione. Non è la sintesi dell'Adunata, ma l'Adunata vista dagli alpini. Qualche neo, nel complesso un grande evento, a mio parere, strepitoso. Impossibile commentare le diverse opinioni raccolte; solo due riflessioni. I giovani ubriachi, la conseguente degenerazione dei comportamenti e quindi i rifiuti in crescendo. Non sono cose alpine. Non nella misura in cui abbiamo visto la città  il 9 mattina all'alba. Che fare? L'infiltrazione crescente di persone che approfittano della “zona franca” creata dall'Adunata si sta rivelando un fenomeno non trascurabile di alterazione dei nostri obiettivi e del nostro stile. Non possiamo ignorarlo anche se formule per arginarlo non ne ho raccolte. Di sicuro non è un indicatore di costume, ma di malcostume. L'Adunata. Può essere letta da varie angolazioni. A mio parere è andata oltre ogni aspettativa in relazione ai valori che ha testimoniato: le fratellanza e l'amore di patria. Bergamo ha avuto un'impennata di orgoglio alpino che ha spazzato via, a tutti i livelli, gli orpelli della quotidianità  e ha imposto la legge delle penne nere e del tricolore. Un'esaltazione collettiva scaturita da una storia radicata nella collettività  che ha fatto emergere il meglio del carattere dei bergamaschi: la concretezza operosa, tenace, di uomini che tengono fermo, sopra ogni cosa, l'attaccamento alle nobili tradizioni della loro terra.
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Nicola
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Re: Considerazioni sull'adunata

C'è tra queste una che mi fa considerare ormai l'Alpino alla stregua di Libero, Il Manifesto, Cronaca Vera ed altre riviste strettamente riservata ai minus habens.
Scommetto che capirete tutti qual'è :x .
Cosa ci azzecco io con questa gente?
Cosa ci azzecchiamo noi?
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Re: Considerazioni sull'adunata

Nicola ha scritto:C'è tra queste una che mi fa considerare ormai l'Alpino alla stregua di Libero, Il Manifesto, Cronaca Vera ed altre riviste strettamente riservata ai minus habens.
Scommetto che capirete tutti qual'è :x .
Cosa ci azzecco io con questa gente?
Cosa ci azzecchiamo noi?
...un cappello alpino (con le iniziali minuscole) non lo si nega a nessuno

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