Lo Sten Succi fa l'adulatore e poi chiede che io scriva qualche ricordo...beh, visto che sarei il miglior artigliere del suo corso vi racconto di quella volta che, da Sten, ho fatto "l'errore del migliaio".
Ero alla scuola tiri di Monte Romano con il VIII/97, comandante della prima sezione.
Al primo pezzo c'era l'artigliere Cella, bravissimo e fidatissimo ragazzo, fiorentino un pò guascone...
dopo un sacco di tempo di attesa arrivano i dati per i primi tiri di aggiustamento, li comunico ai pezzi, e poi come da libretta vado a controllare il puntamento.
Per chi non lo sapesse sui congegni di puntamento ci sono più scale graduate, quella delle centinaia di gradi, delle decine e delle unità di grado (non ricordo bene se è proprio così ma la sostanza è quella)
Io controllo per bene, do una pacca sulla spalla a Cella ed aspetto che arrivi il comando fuoco.
primo peSSo! FUOCO! BAAM!
di li a qualche minuto dal VM SAGAT mi ripetono i dati di tiro e mi dicono di controllare...io scuotendo la testa confermo che sono quelli che mi hanno dato...dopo altri 5 minuti di silenzio mi chiedono di verificare sul pezzo se i dati sono impostati correttamente, ed io molto seccato ricontrollo, pensando tra me e me che avranno fatto il solito casino col SAGAT ed adesso non si ritrovano più con i conti...
dopo altri 5 minuti di confabulamenti via radio mi chiedono di controllare di nuovo...
io, avviandomi verso il primo pezzo, parlo alla radio in tono molto sostenuto; " è inutile che continuiate a rompere il c*** a me se avete fatto casino voi, qui i dati sono giusti, QUANTE VOLTE ve lo devo ripet..........ehm......aspettate.........credo di aver trovato il problema......
e il VM SAGAT "quale è il problema?"
io "........niente niente, ora mettiamo tutto a posto...tranquilli, i dati vanno bene....."
VM SAGAT "Bonollo...QUALE è il problema?"
io: "ehm, c'è stato un errore di puntamento"
VM SAGAT "di quanto??"
io (a bassa voce) "...........1000 gradi"
VM SAGAT ".........."
il buon Cella, dall'alto della sua sicurezza di puntatore del primo pezzo si era scordato di regolare la manopola delle migliaia di gradi e si era dedicato solo a puntare di fino con le decine e le unità ;
lo Sten capocorso, dall'alto della sua preparazione, aveva verificato solo le decine e le unità , perchè sono quelle che contano, salvo realizzare, in uno sciogliersi istantaneo di budella mentre si dirigeva invelenito per i continui controlli verso il primo pezzo, che le bocche da fuoco della batteria erano tutte belle parallele puntate in alto, salvo quella del primo pezzo, che era molto ma mooolto più bassa delle altre.
Risultato: colpo corto di centinaia di metri, forse di mille e più: all'osservatorio non hanno nemmeno visto il fumo di dove è caduto...
Alla sera mi sono presentato tremante al circolo ufficiali, tra l'altro al centro di tiro c'era proprio il mio comandante di btr, Davide Scalabrin, il quale da Signore quale è mi ha accolto solo con un ironico sorriso dicendomi: "venga venga Bonollo, che c'è da offrire da bere ai Signori Ufficiali"
