Francesco ha scritto:
Credo che il problema sia nell'individuare tutti coloro e tutte le azioni che hanno portato al Novus Ordo. Se i Pontefici che si sono succeduti hanno creduto opportuno andare avanti così io mi adeguo perché credo nell'infallibilità del Papa.
E con questo, caro Francesco, ci si infila dritti dritti in un argomento tanto interessante quanto spinoso. Federico ha osservato correttamente che il CEV II non fu dottrinale, e solo sotto determinate condizioni il Sommo Pontefice afferma infallibilmente. Se san Pio V chiama addirittura i Santissimi Pietro e Paolo a difesa della Messa tradizionale, a me qualche dubbio sull'azione di alcuni suoi successori moderni viene.
Un piccolo e modesto consiglio: andatevi a leggere i documenti. Bolle, encicliche, pastorali. Vedrete allora che certuni, naturalmente interessati, spargono menzogna a piene mani.
Nicola, la questione non consiste certo solo nella forma liturgica.
Ma come puoi ben comprendere, la forma essendo sostanza, la mutazione della prima non può che accompagnarsi ad un cambiamento della seconda. E allora non ci siamo proprio.
Che il sacerdote celebri rivolto ai fedeli piuttosto che al Signore, o che impieghi (come osserva una delle testimonianze che ho segnalato) la stessa lingua che usa per parlare con il suo cane non è questione accessoria.
E se per secoli è stato fatto in un modo, e ora si fa in maniera che se non è opposta poco ci manca, qualcosa non va.
Come se, dopo secoli in cui i soldati hanno sparato con il calcio del fucile contro la spalla, ora venisse loro insegnato a rivolgerlo contro il bersaglio. Cosa si troverebbero allora appoggiato alla spalla?
Mandi.
Luigi