P2P e politici.

[Nicola]

Riprendendo quanto discusso in sede inappropriata vi invito a leggere questo articolo:

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1647201


Passi (o non passi) il quattordicenne che scarica la musica perchè non ha soldi da buttare, che ne dite di questi sottopagati alle prese con il difficile compito di sbarcare il lunario? Non vi fanno pena?

[Federico]

Mi fanno pena si (sono dei precari in quanto politici, devi capirli... ) Dimostrano di essere ignoranti come buoi. Si può scaricare la musica da internet in maniera totalmente legale e a prezzi che secondo me sono decisamente alla portata di tutti.

Se un c'ha i soldi per l'iPod (o per le altre cavolatine che tentano di imitarlo), c'ha pure i 9,99 euri per comprarsi un album o i 0,99 euri per una canzone. Che poi può caricare sull'iPod, tenerla sul computer e farne pure un CD per sicurezza.

Addirittura mlti CD di classica si possono trovare a 5 euri. E ditemi che è troppo caro.

Ciao

[SempreSbalzo]

Bravo Federico, ma c'è un'altra cosa che non è stata valutata: perchè cacchio io devo pagare la SIAE se compro un CD? Succede solo in Italia. Perchè se un CD costa 24 (!) € all'artista gliene vengono in tasca solo il 5%?

IL 5%

Cioè su 24 euro che costa il CD i ricavi vengono ripartiti piu o meno così:

- circa 2€ in tasse
- circa 1€ va all'artista
- il resto? Mancia. Per la SIAE.

Ma cazzo, com'è, io compro il CD di quello che mi piace così ha nuovi fondi da investire nel prossimo album, e tu ti freghi praticamente tutto? Ooohhh!

E poi ripeto, la SIAE è veramente un parassita INUTILE. Si può pubblicare e ricavare soldi anche senza la SIAE. Fosse per me sarebbero tutti in cassa integrazione.[/b]

edit: e non mi venite a dire che sto rubando se scarico l'ultima di Renato Zero. Piuttosto gli spedisco un euro in busta a casa sua che comprare un CD con il bollino SIAE.

[SempreSbalzo]

Toh, fatevi una cultura

http://www.globalproject.info/art-8783.html

[Lele]

Un'altro decreto legge fatto apposta per loro....quello relativo le intercettazioni telefoniche.
cosi adesso possono fare tutto quello che vogliono a danno, ovviamente nostro, senza poter essere accusati!!!!!!

[Lele]

La prima voce è l'indennità , quella che nel linguaggio comune è definita "stipendio", seguono la diaria e i rimborsi: per le "spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori", per le spese accessorie di viaggio e per i viaggi all'estero, per le spese telefoniche.

Completano la scheda le voci sull'assegno di fine mandato, le prestazioni previdenziali e sanitarie e sui trasporti.



Indennità  parlamentare

L'indennità , prevista dalla Costituzione all'art. 69, è determinata in base alla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965. È fissata in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate. Tale misura è stata rideterminata in riduzione dall'art. 1, comma 52, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria per il 2006).

L'indennità  è corrisposta per 12 mensilità . L'importo mensile - che, a seguito della delibera dell'Ufficio di Presidenza del 17 gennaio 2006, è stato ridotto del 10% - è pari a 5.419,46 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 749,79) e assistenziali (€ 503,59) della quota contributiva per l'assegno vitalizio (€ 962,42) e della ritenuta fiscale (€ 3.555,63).



Diaria

Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n. 1261 del 1965.

La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni, che avvengono con il procedimento elettronico.

È considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.




Rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori

A titolo di rimborso forfetario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, al deputato è attribuita una somma mensile di 4.190 euro, che viene erogata tramite il gruppo parlamentare di appartenenza.

Ai deputati non è riconosciuto alcun rimborso per le spese postali a decorrere dal 1990.




Spese di trasporto e spese di viaggio

I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.

Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.

I deputati, qualora si rechino all'estero per ragioni di studio o connesse all'attività  parlamentare, possono richiedere un rimborso per le spese sostenute entro un limite massimo annuo di 3.100,00 euro.




Spese telefoniche

I deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche. La Camera non fornisce ai deputati telefoni cellulari.




Assistenza sanitaria

Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 4,5 per cento della propria indennità  lorda, pari a 503,59 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario.




Assegno di fine mandato

Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 6,7 per cento della propria indennità  lorda, pari a 749,79 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l'assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità , per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).




Assegno vitalizio

Anche in questo caso, il deputato versa mensilmente una quota - l'8,6 per cento, pari a 962,42 euro - della propria indennità  lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto da un apposito Regolamento approvato dall'Ufficio di Presidenza il 30 luglio 1997.

In base alle norme contenute in tale Regolamento, il deputato riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età . Il limite di età  diminuisce fino al 60° anno di età  in relazione agli anni di mandato parlamentare svolti.

Lo stesso Regolamento prevede la sospensione del pagamento del vitalizio qualora il deputato sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale.

L'importo dell'assegno varia da un minimo del 25 per cento a un massimo dell'80 per cento dell'indennità  parlamentare, a seconda degli anni di mandato parlamentare.


DURA GOVERNARE........
la fonte.....http://www.camera.it/index.asp?content= ... o%2Easp%3F

[Luigi]

DURA GOVERNARE........

Mah, opinabile.
Fra l'altro dal 1 ottobre viviamo, nero su bianco, in un regime dittatoriale (da anni latente, ora anche "normalizzato").
Di conseguenza governare sarà  ancora più "duro"
Mandi.
Luigi

[Hellis]

...per quel che mi riguarda con la politica e con il voto ho, al momento, chiuso

[Nicola]

viviamo, nero su bianco, in un regime dittatoriale

Pensavo fosse peggio.
Meno male che ci resta la tv.

[Luigi]

viviamo, nero su bianco, in un regime dittatoriale

Pensavo fosse peggio.
Meno male che ci resta la tv.

Non ho capito se la tua notazione è ironica o meno
Comunque, risposta universale così me la cavo , si sa sempre dove si cominci, ma non dove si finisce.

Hellis, spero si sia capito che non avevo intenzione di metter su un teatrino politico-elettorale
Rimane il fatto che io, molto umilmente, non trovo altre parole per etichettare uno stato che obbliga una discreta parte dei cittadini ad aprire un conto corrente. Come se, per legge, qualcuno fosse obbligato ad avere per forza un'auto o una televisione.

D'altronde, come ho scritto, si è trattato solo di normalizzare la situazione. Il tutto secondo me era già  (per lo meno) iniziato nel 1992, con certe azioni di qualche ora senatore a vita pluri-stipendiopensionato.
Ora non manca che venga applicato alla lettera quell'articolo della costituzione di cui aveva parlato qualche tempo fa Federico, e saremmo a posto.
Mandi.
Luigi

[Nicola]

Guarda, cerco di essere ironico perchè altrimenti non mi resta che il pianto.
Visto la nuova irpef? Ecco, io faccio paghe! Tra normative e software di gestione che cambiano diventerò scemo, in più rispondere alle domande dei dipendenti su questioni che diventano sempre più complesse (vuoi per complessità  intrinseca dei meccanismi, vuoi perchè cambiano ogni 2 anni) è una tortura.... da parte di molti la complessità  è vista come uno strumento che noi usiamo per gabbare la gente, in realtà  non facciamo che attenerci in modo quasi maniacale alle normative per evitare errori.
E il pastrocchio tfr? Un ottimo sistema per mettere due puntelli all'inps, altro che. E altri due puntelli ne deriveranno alle imprese, solo che questi verranno fatti passare per l'orefizio posteriore.

Altro: le mie competenze mi permettono di dare un voto alla finanziaria fin qui emersa senza dovermi fidare di giudizi di parte... mettendo insieme i più ed i meno il mio voto è molto deludente, diciamo 4,5 su 10.

Soprattutto mi danno fastidio certe affermazioni tipo "abbiamo alzato la soglia dell'aliquota comunale ma sono i comuni a decidere se fruire o meno della possibilità ". Ma che cazzo, con cosa devono asfaltare le strade, con la buona volontà ?
Ridicoli.
Come è ridicola la storia che il ceto medio viaggia sui 3000 euro netti al mese (a testa, non a famiglia). Ma allora sono proprio io il pezzente?

Quanto al conto corrente obbligatorio io sono sempre contro a questo tipo di imposizioni (visto soprattutto come funziona il libero mercato bancario in Italia), devo però aggiungere anche che se esiste un professionista che lavora senza conto corrente io non l'ho mai incontrato.
Mentre di professionisti che lavorano a nero ne conosco un'infinità  .
Tanto pagano gli altri (cioè quelli che strutturalmente non possono evadere).

[Luigi]

Quanto al conto corrente obbligatorio io sono sempre contro a questo tipo di imposizioni (visto soprattutto come funziona il libero mercato bancario in Italia), devo però aggiungere anche che se esiste un professionista che lavora senza conto corrente io non l'ho mai incontrato.
Mentre di professionisti che lavorano a nero ne conosco un'infinità  .
Tanto pagano gli altri (cioè quelli che strutturalmente non possono evadere).

In parte è certo vero. Naturalmente non dimentichiamo quei dipendenti pubblici che dopo 6 ore di ufficio vanno a fare il secondo lavoro in nero.
Sulla finanziaria se ne potrebbero dire di ogni, come quasi sempre. Il fatto è che ancora non è legge, mentre il famoso decreto Bersani da domenica lo è.
Qui il problema è che una cosa è aprire un conto corrente perchè necessario all'attività , un'altra quella di essere obbligati per legge ad aprirlo (del resto è noto che razza di rappresentanti le banche abbiano nel governo). Mutatis mutanda, la stessa differenza che passa fra il prendere la tessera di un partito se lo si vuole, e quello di esservi obbigati dalla legge.
Mandi.
Luigi

[Hellis]

Nel 2006 io, piccolo imprenditore, vado a votare e devo scegliere fra:

1) una destra arraffona che vuole ridurre il mercato ad una sorta di circolo dei furbetti e che sostanzialmente incentiva la 'furbizia illegale', spaventata da una economia di mercato seria e in cui valgono i fatti e non le amicizie etc etc. Una destra che sta al liberismo come pippi calzelunghe sta alla federal reserve.

2) una sinistra che mi considera un dispotico sfruttatore a prescindere, quindi da tartassare e ridurre al silenzio, così accecata dall'idelogia che non si rende conto che fra i redditti bassi figura tantissima gente che se la passa moooolto meglio di me. Una sinistra fra i quali figura una masnada di coglioni che crede che uno, con 75000 euro lordi annui, si possa permettere lo yacht e che fa finta di non sapere che in quei lordi figurano anche le mancate entrate dei fallimenti che ti sei beccato nel corso dell'anno. Che piuttosto che andare a prendere chi evade c l a m o r o s a m e n t e, come avevano spergiurato per 5 anni, lasciano tutto come'è ..il prof che ti becca 200 euro in nero a visita per farti un favore, che mantiene l'X5 della moglie, il suo 3000, che è al circolo del golf dal giovedì pomeriggio al martedì a pranzo.. . e non trovano di meglio che caricare le spalle dei pochi asini che pagano da sempre.
Ps: termoidraulico che, al 13 marzo, gli chiedo la fattura ed emette la FATTURA N°1!!!!

voto.. 'FFANCULO TUTTI

...e scusate l'espressione non consona agli Alpini

[Federico]

...

Ora non manca che venga applicato alla lettera quell'articolo della costituzione di cui aveva parlato qualche tempo fa Federico, e saremmo a posto.
Mandi.
Luigi

Quello sulla proprietà  privata?

Ciao (toccandomi e toccando ferro!!)

[Federico]

Il pastrocchio TFR è ben di più: un assurdo contabile. Nei bilanci aziendali il TRF sta nel passivo patrimoniale (è un debito che l'azienda ha nei confronti dei dipendenti). l'INPS quindi si aumenta il debito di bilancio, perchè, a meno di che non si inventino robe che nemmeno Tremonti ubriaco e fatto come un cammello avrebbe potuto sognare, dovrà  pure lei iscrivere la posta nel passivo. Mitico davvero.

Ciao