Cari amici,
stamattina, in rappresentanza del Preside, ho accompagnato la scuola al 7° Reggimento Alpini di Feltre: i reparti, impegnati dalla scorsa estate in Bosnia, hanno fatto solennemente ritorno in Patria.
E' stato davvero emozionante e bello...la premura che ci è stata riservata e l'accoglienza che ci è stata fatta in quanto scuola è stata davvero esemplare.
Faceva un freddo boia e noi, arrivati in caserma con largo anticipo, eravamo preoccupati per i nostri bambini, oggi abituati a ben altre temperature. Il Comandante, dopo avermi salutato personalmente, si è subito preoccupato e ha disposto che venissimo ospitati nel Circolo Ufficiali e Sottufficiali Unificato in attesa che la cerimonia avesse inizio...non contento ha voluto offrire a tutti una cioccolata calda.
Alle 11.00, con la nostra Bandiera d'Istituto, eravamo schierati nel piazzale, ordinati, e dopo poco la fanfara entrava nel cortile marciando e accompagnando l'afflusso dei reparti che avevano sfilato per le vie della città partendo dalla stazione.
I bambini erano emozionati e, a dire il vero, anch'io, che ricordavo i giorni trascorsi a Feltre da militare e ripensavo con un nodo alla gola a quando anch'io mi ritrovavo dall'altra parte del piazzale.
Belli e significativi i discorsi di circostanza che elogiavano l'operato degli alpini, carico di notevoli sfumature umanitarie...i loro sguardi infreddoliti, emozionati, incontravano i nostri volti, paonazzi dal gelo, ma orgogliosi di essere lì a far festa con loro ed a rendere loro onore.
La brezza di valle che soffiava indifferente nel piazzale, muoveva la nostra bandiera e la bandiera del Reggimento in ugual misura, quasi a volerci ricordare che tutti siamo chiamati alla costruzione di un avvenire migliore.
...E l'emozione si è fatta forte quando, agli onori alla Bandiera del Reggimento, si è suonato l'Inno Nazionale e tutti, dico tutti, in un unico boato hanno cantato le ormai famose parole e vorri che aveste potuto vedere la fierezza nel volto dei bambini.
"Maestro, loro sono più bravi di noi, perché la loro Bandiera ha le medaglie" mi disse una bambina...beata spontaneità dei bambini che, però, ha saputo cogliere l'essenza di quella bandiera e del Reggimento stesso.
Terminata la cerimonia, siamo stati intrattenuti per un succulento buffet e trattati come ospiti d'onore.
Non scorderò mai le parole che il Comandante mi disse per salutarmi al mio arrivo...parole piene di calore, parole piene di alpinità , parole che solo uno che ha a cuore la Patria e le giovani generazioni può dire.
Fidatevi! Non ritengo opportuno renderle pubbliche, sia per una questione di professionalità , sia perchè hanno del personale.
Stasera, mentre scrivo, mi sto accorgendo che tralascio molte cose, ma le emozioni che ho vissuto, e rivissuto, da protagonista, ma in un altro ruolo, sono così tante che non so da quale parte cominciare.
Dico solo che più passa il tempo e più mi sento orgoglioso di essere alpino...in caserma non ho buttato via del mio tempo: ho imparato ad essere uomo!
W GLI ALPINI!!!!
C.le Busbani 10°/95, orgogliosamente alpino!